Symphony

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angst (A)

Riassunto Jeongguk, amico d'infanzia di Yoongi, non riesce mai a trovare la chiave d'intonazione giusta senza l'aiuto dell'altro. Diventa un problema quando il suo amico verrà a mancare.

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Jeongguk era bravo al pianoforte.
Ma le sue dita non volteggiavano come le sue.
Però Jeongguk era bravissimo a cantare.
Lo aveva fatto per tutta la sua vita e non aveva mai pensato di smettere: era una passione che bruciava come un fuoco secolare.
Ma per quanto potesse essere bravo, non riusciva mai ad intonare nella chiave giusta senza che fosse Yoongi ad aiutarlo.
Yoongi era la persona con cui aveva condiviso tutta la vita e che non avrebbe mai potuto abbandonare. Yoongi era una passione, proprio come il canto.
Anche quest'ultimo aveva un talento incredibile: suonava il pianoforte come se la musica scorresse nel suo sangue e aveva un orecchio che riusciva a percepire ogni nota.
Si trovavano bene insieme, tanto che l'uno l'altro aveva mai avuto il bisogno di conoscere nuove persone, non avevano mai sentito la necessità di prendersi del tempo per stare da soli.
Yoongi e Jeongguk avevano assistito alle lacrime, le risate, i primi imbarazzi adolescenziali l'uno dell'altro e mai una volta si erano voltati le spalle a vicenda.
Una delle cose che più amavano fare insieme era cantare. O meglio, Yoongi amava accompagnare la voce di Jeongguk al pianoforte.
Forse molte volte era lo strumento a trasportare l'artista, tanto che il più piccolo non riusciva mai ad intonare la nota giusta senza che fosse Yoongi ad aiutarlo.
"Non ti preoccupare." gli aveva detto una volta, con un sorriso gommoso sulle labbra, dopo che Jeongguk si era lamentato per l'ennesima volta di non riuscire a trovare la chiave giusta da solo.
"Lo capirai prima o poi.
Fino a quel momento ti aiuterò io."
Ora quelle parole risuonavano nella testa del ragazzo come l'eco del suono di un vaso che si rompe. Parole rotte, non erano niente di più.
Promesse rotte, quelle che non era riuscito a mantenere.
Singhiozzi rotti, quelli del ragazzo che non riusciva ad andare avanti, non riusciva a trovare la sua chiave.
Era seduto davanti il pianoforte, con le mani tremanti e gli occhi coperti da una patina di rimpianto.
Le lacrime erano uscite e continuavano a cadere, devastando gli spartiti che un tempo qualcuno in quella stanza era in grado di decifrare. Quei semplici fogli custodivano melodie preziose che Jeongguk avrebbe pagato pur di sentire un'ultima volta.
No, Jeongguk avrebbe fatto a meno di melodie complicate, gli sarebbe bastato sentire il suono delle dita di Yoongi che tastavano agevolmente quei due colori contrastanti.
Ma non poteva avere neanche quello.
Voleva cantare, voleva piangere il suo dolore con tasti dolenti e sprofondare la testa nella miliarde di note che aveva davanti.
Ma tutto quello che usciva dalla sua gola erano urli disperati e strozzati, molto più simili al dolore di quanto lo sarebbero state delle note salde e ferme.
Non riusciva a intonare.
Aveva perso la sua chiave e non poteva riaverla indietro.
Più provava a cambiare tonalità, più gli sembrava di perderla.
Più cercava di non pensarci, più gli sembrava di perdere lucidità.
Le sue mani si tuffarono a capofitto sullo strumento, schiacciando e torturando le corde nascoste.
La sua testa accompagnò queste subito dopo, occupando il do centrale e le note che lo circondavano.
I singhiozzi sembravano aver preso il controllo del suo corpo, le sue spalle si alzavano e abbassavano ad un ritmo che solo una persona spezzata dal peso della perdita riesce a percepire.
Dalla sua bocca grida laceranti perforavano il silenzio facendo sentire in colpa il fantasma del ragazzo che non aveva avuto nessuna colpa se non quella di essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Il suo mondo era oscurato da delle nuvole che facevano dimenticare la presenza del cielo sopra di esse.
La promessa era il lucchetto chiuso della catena che gli imprigionava le mani, e l'unico che possedeva la chiave si era scordato di lasciarlo libero.
"Dove sei andato?
Ho ancora bisogno di te."

N/B
Scrivo oneshot veramente troppo corte halp.

ONESHOTS - BTSWhere stories live. Discover now