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slight angst (SA)
Riassunto Tae e Jungkook sono fidanzati da molto ma ormai qualcosa si è spezzato.
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"Sí che ti amo!" aveva urlato il suo fidanzato Taehyung, offeso che il più piccolo potesse dubitare di una cosa così importante.
La domanda era sorta spontaneamente perché certo, lui e jungkook vivevano nella stessa casa, ma allora perché si sentivano soli?
Il suo stesso ragazzo lo aveva confermato quando Jungkook era andato via due giorni per trovare la sua famiglia e il più grande non lo aveva neanche realizzato.
Vivevano in una casa piena di tutto ciò che qualche anno prima avrebbero voluto, ma, adesso, agli occhi dei ragazzi, era una casa vuota.
"Perché non possiamo scegliere le nostre emozioni?" aveva pensato in risposta Jungkook.
Sentiva che qualcosa ormai si era spezzato ma non riusciva a dirlo senza sperare che che non sarebbero mai stati soli.
Jungkook decise che era giunto il momento di affrontare ~quel~ discorso.
Prese delicatamente il braccio di Tae, che ancora era furioso per i sospetti del suo ragazzo anche se lui stesso sapeva che ormai di ragazzo aveva solo il titolo, e lo pose a sedere sul divano dove la sera vedevano la televisione insieme.
Si misero seduti come se fossero alla partenza di una maratona e da un momento all'altro dovessero scappare via, entrambi terrorizzati da ciò che stava per succedere.
"Tae..." aveva annunciato Jungkook dopo un lungo sospiro "dobbiamo parlare, ascoltami. Lo so che sei arrabbiato ma per favore adesso entrambi dobbiamo mettere da parte l'orgoglio e parlare sinceramente perché tutto questo" disse facendo un ampio gesto con la mano senza distogliere lo sguardo dagli occhi del più grande "non ha più un senso se noi non lo desideriamo."
Taehyung finalmente lasciò un respiro che non sapeva di star trattenendo e si posizionò più comodamente sul loro divano. Jungkook copió le sue mosse e dopo tornò a guardare l'altro negli occhi.
"Ultimamente sembra che stiamo vivendo in nazioni diverse. E siamo in guerra, le linee nemiche sono state definite e l'uno non osa entrare nel territorio dell'altro. Perché siamo in guerra Tae? Ci siamo scordati come amare? È come parlare lingue diverse tra le pareti della nostra stanza.
Lo sento, lo riesco a percepire cosa sta succedendo, quello stiamo facendo eppure il tempo è congelato e nessuno dei due lo vuole ammettere perché io so che tu, come me, rimani qui, insieme a me, nella speranza che non saremo mai soli, perciò ci aggrappiamo a questa bugia e la manteniamo viva.
Ma non ti accorgi che stiamo vivendo in una fantasia? La nostra relazione ormai è tossica e non ci riconosciamo più.
E tutte le cose che eravamo abituati a chiamare sogni, adesso non hanno più il significato di una volta.
Perché sembra che stiamo scomparendo? Come se rimanessimo in piedi davanti delle porte che speriamo si aprano da sole."
A questo punto Jungkook prese un attimo per sospirare e si accorse che Taehyung stava piangendo: anche il più grande sapeva queste cose ma aveva bisogno di qualcuno che gliele dicesse.
Il suo ragazzo, vedendolo in quello stato sporse le mani verso il più basso e avvolse le sue spalle con le braccia in una stretta forte ma dolce.
Teneva a Taehyung.
Una volta sollevato il corpo del ragazzo e averlo messo sulle sue gambe il più grande aveva avuto il tempo di calmarsi grazie alle carezze di Jungkook.
Quando stava per addormentarsi, il più piccolo gli diede un bacio sulla tempia e sussurrò: "Voglio solo ritornare a noi, perché avevamo di più."
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L'ULTIMA FRASE POTREBBE NON AVERE SENSO MA ERA ISPIRATA AD UNA CANZONE (MORE DEI 5SOS): "I JUST WANNA GET BACK TO US CAUSE WE USED TO HAVE MORE"
