The Broken Hearts Club

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CONSIGLIO VIVAMENTE DI SENTIRE THE BROKEN HEARTS CLUB DI GNASH PRIMA DI LEGGERE QUESTA ONESHOT.

Word Count = 638

slight angst (SA)

Riassunto Jimin decide di entrare a far parte di un club per persone dal cuore spezzato.

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"Devi smetterla di cercarmi, non ho bisogno di te" gli aveva detto Yoongi dopo essere entrato nel dormitorio del più piccolo.
Jimin aveva sentito il panico scavare la sua gola e bloccare le parole che voleva urlare.
Voleva solo portarselo a letto, avrebbe dovuto saperlo invece di fare l'idiota innamorato.
Era riuscito a sussurrare: "C-che intendi? Perché?"
La voce che si spezzava ad ogni parola che pronunciava.
Le lacrime che iniziavano a formare una costellazione sulle lunghe ciglia del ragazzo; tristemente bellissimo.

Dopo quella volta non lo vide più, Yoongi era bravo a nascondersi.
Dopo di lui niente sembrava avere più senso, studiare non serviva più, mangiare lo faceva sentire come se si stesse legando ad una pietra prima di gettarsi sul fondo di un lago.
Le fotografie che scattava non erano più così luminose senza il sorriso di Yoongi a renderle perfette.
Aveva imparato a odiarlo.
Aveva bisogno di qualcosa che portasse via il dolore, che facesse stare zitto il cervello, che cancellasse ciò che rimaneva del nome dell'unica persona che lo aveva amato bene e lo aveva maledetto ancora meglio.
Voleva un'amnesia per un giorno e un ombrello per la pioggia che non lo lasciava stare dal giorno in cui gli aveva spezzato il cuore.

Aveva sentito parlare di questo club di cui facevano parte le persone distrutte per aver sprecato l'amore con persone sbagliate.
Non era convinto se entrare a farne parte o no, si sentivano delle voci riguardo a quella comitiva che lo spaventava.
Non aveva mai approfondito, non credeva a ciò che si diceva in giro.
Ma non gli importava, magari in quel posto non si sarebbe sentito così pazzo dopo tutto, pazzo per essere innamorato di qualcuno che chiaramente non ricambiava, pazzo per aver mantenuto speranze talmente alte.
Quindi a mezzogiorno di un martedì afoso si era presentato alla loro porta: "odiati da tutti ma comunque meglio dell'amore" aveva pensato.
Bussando aveva sentito il cuore a mille e dopo pochi secondi un viso malinconico si era presentato davanti a lui.
"Hey"
"Hey"
"Entra"
Le presentazioni erano state povere, il ragazzo che aveva aperto si era indicato e aveva semplicemente detto: " Taehyung" e poi in ordine aveva presentato un ragazzo dai capelli viola sdraiato su un divano verde più rotto che altro, NamJoon, un ragazzo che, seduto per terra, aveva preso a scavare una parete in legno con un coltellino, Hoseok e un ragazzo che sembrava essere il più piccolo, sembrava quello più triste, Jungkook.
"Jimin, vuoi essere il membro più nuovo del club dei cuori spezzati?" aveva detto Namjoon con una risata amara. "Odiamo ogni cosa delle persone che amiamo, siamo l'ultima scelta, quelli che deludono" aveva continuato Hoseok come fosse una filastrocca, riusciva a sentire dell'agrodolce lasciare le sue labbra.
"Il solitario rende il solitario meno solitario" aveva sospirato Jungkook senza neanche guardarlo negli occhi. "Resta con noi, cerchiamo di portare via il dolore l'uno dell'altro perché la tristezza ama la compagnia.
Quindi, che ne dici?"
Namjoon aveva continuato restando sdraiato a guardare il soffitto di metallo.
Per la prima volta aveva esitato.
"E se non ci fosse una cura a ciò che sto provando? Deve esserci perché ciò che sto provando mi sta facendo provare cose sempre più assurde" aveva pensato tra sé e sé.
I suoi pensieri avevano perso il loro senso compiuto.
Ma poi si ricordó delle delle ultime parole che Yoongi gli aveva detto che ogni giorno si ripetevano nella sua testa, come se anche dopo che lo avesse lasciato ancora non se ne fosse andato e no, non poteva tirarsi indietro.
"Sono dentro."

Un'ora dopo la sua testa sembrava pesante sulle gambe di Hoseok mentre ognuno di loro raccontava la propria storia aprendosi.
Jimin già percepiva che sarebbe stato meglio, certo si sentiva ancora solo e dubitava che il dolore se ne sarebbe completamente andato però aveva deciso di non pensarci al momento.
Fino a quando la porta si aprì e il tempo si fermò.
La persona che amava fino a fare male era davanti a lui.
Gli occhi del più grande erano consumati dal dolore e le sue labbra sottili erano schiuse.
Mentre una lacrima scendeva solitaria lungo la sua guancia pallida lo sentí dire: "Benvenuto nel club dei cuori spezzati."

ONESHOTS - BTSWhere stories live. Discover now