CAPITOLO 18. LOUIS/RAH

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Louis

Sono un’idiota. In queste settimane avevo notato che Sarah si ubriacava più del solito, anzi, avrei già dovuto preoccuparmi del fatto che aveva iniziato a bere. A lei non piace l’alcol.

Abbiamo provato tante volte a convincerla a sorseggiare anche solo un goccio di vino, ma i nostri tentativi furono sempre inutili.

Ha perso il bambino e nemmeno Zayn sapeva niente. L’unico che in questi giorni le era stato accanto, l’unica persona che faceva avvicinare oltre a Andy, era Liam, ma lui è troppo onesto per voltare le spalle a qualche amico e, a quanto pare, si è affezionato molto a quelle due ragazze per tradirle.

Invece io? L’ho fatta fuggire, ancora. Solo questo sono bravo a fare, farla scappare lontano da me.

<< Perché l’hai baciata? Guardami quando ti parlo. Mi stai ascoltando Louis?>>

La voce squillante di Edith mi risvegliò dal mio stato di trans. Perché l’avevo baciata? Ma se era stata lei ad insistere tanto.

<< Ti devo ricordare che sei stata tu a volerlo?>>

<< Si, ma non avresti dovuto farlo in quel modo.>>

<< In quali altri modi si può limonare?>>

<< Non ne ho idea, ma di sicuro il tuo non mi è andato a genio. Le scintille che emanavate mi hanno accecata.>>

Scintille? Facevamo quest’effetto agli occhi degli altri o è solo la sua stupida gelosia a farle uscire queste parole?

Forse ha ragione, ma non penso che Rah abbia la stessa opinione. Aveva detto di amarmi e per una frazione di secondo ci avevo anche creduto, ma il pensiero che quell’espressione sia stata usata per calmarmi, prese il sopravvento.

Non dimenticherò mai il bacio di poche ore fa, quando le nostre labbra si toccarono, non può non aver provato almeno un quarto delle sensazioni che ho avuto io. Eravamo due persone che cedevano al desiderio di sfiorarsi, due corpi che si univano l’uno con l’altro.

<< Louis vieni qua. Corri!>>

<< Cosa vuoi Liam? Sto parlando con la mia ragazza.>>

<< Sarah!>>

<< Cazzo!>>

Bastò quella parola, quel nome, a far muovere piedi e gambe in quell’unica direzione, la sua. Se le fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato.

<< L’ho trovata svenuta qua fuori. Deve essere uscita a bere altro e, Lou, non sono sicuro che si sia limitata all’alcol.>>

Sbiancai al solo pensiero che Liam fece circolare nel mio cervello. La presi in braccio stringendola più che potevo, assicurandomi di non farla cadere.

<< Questa stronza cosa ci fa ancora qui?>>

Mi voltai incredulo verso il mio amico, non posso credere che abbia potuto dire, proprio lui, una cosa del genere e ad una donna oltretutto. La faccenda è più grave di quello che pensassi.

<< Come ti permetti idiota? >> Le rispose lei.

<< Vacci piano con le parole tu! Sta solo difendendo una sua amica. E comunque, la festa è finita ed è meglio se te ne vai.>>

<< Se stai parlando sul serio Tomlinson, io e te abbiamo chiuso.>>

<< Addio allora.>>

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