Capitolo 14

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Dopo essere riuscita a calmare i miei ormoni impazziti, dopo che Daniel ha fatto apparire una maglia e dopo averla indossata, ci siamo messi a camminare per un paio di minuti mano nella mano.

In realtà non so come siamo finiti a tenerci per mano ma sono felice, con la sua mano grande che avvolge la mia più piccola.

Mi fa sentire al sicuro.

Arriviamo nei pressi di un albero più grande rispetto a quelli che ci circondano.

Daniel va a sedersi appoggiando la schiena contro il tronco mentre io resto a guardare.

Batte  le mani sulle sue gambe facendomi segno di sedermi in braccio a lui.

Arrossisco avvicinandomi a lui cautamente e quando sono abbastanza vicina mi tira per la mano facendomi cadere su di lui.

< Ora si che sto bene.> Dice appoggiando la testa tra la curva della mia spalla e il mio collo e avvolgendomi con le sue braccia.

Gli passo la mano nei capelli costatandone la morbidezza.

Ripenso a quello che ci siamo detti e al fatto che non gli ho mai nascosto niente.

L'unica cosa in tutta la mia vita è stato il segreto di Samuel, ma ancora non gli ho detto di Sean.

Sento i sensi di colpa crescere dentro di me ma non so se dovrei dirglielo.

Non so nemmeno come cominciare il discorso.

Abbasso lo sguardo e lo vedo rilassato con gli occhi chiusi, sembra stia dormendo.

E se una volta che gli ho detto del mio bacio con Sean mi odierà? 

 Al quel pensiero mi irrigidisco.

< Cos'hai?> Mi domanda.

< Niente.> Gli rispondo cercando di rilassarmi.

< Dai piccola. Ti devo rifare lo stesso discorso di prima?> Alza la testa dal mio collo.

 < No no  ho capito. Niente segreti tra di noi.> Lo guardo con un piccolo sorriso.

< Bene. Allora parla.> 

Lascio uscire un sospiro dalle mie labbra. 

< Prima ho detto che non ti ho mai nascosto niente e infatti è cosi. Solo che oggi è successa  una cosa  che  ho..... Omesso diciamo.> Mi mordo le labbra.

< Sarebbe?> Dice spostandomi in modo da stare a cavalcioni su di lui.

< Bhe ecco dopo la litigata con Rachel e Samuel me ne sono andata da sola in una caverna. E.... Per farla breve, Sean mi ha raggiunta.> Dico giocando distrattamente con i suoi capelli.

Quando sente  il  nome di Sean si irrigidisce. 

Vado avanti.

< Abbiamo parlato della litigata, di quello che ho fatto e  non so come un secondo  prima gli stavo urlando contro e quello dopo ci stavamo baciando.> Confesso finalmente.

< Hai baciato quel coglione?> Mi incenerisce con lo sguardo.

< NO! E' stato lui a baciare me. All'inizio ho ricambiato ma poi mi sono staccata cadendo addirittura a terra ferendomi. Poi mi è saltato addosso e mi ha morsa.> Abbasso lo sguardo sulle sue mani strette sulle mie cosce.

< Appena vedo quello stronzo lo ammazzo di botte finchè non  lo vedrò strisciare a terra come il misero verme che è.> Dice a denti stretti.

< Sarebbe inutile> Gli dico,

< Già ma almeno mi toglierei questa soddisfazione.> Ghigna.

Angelo - Oltre Le MuraWhere stories live. Discover now