Jimin ~

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Quel giorno mi alzai sorridendo. Ero così felice, quela mattina sarei andata ad un Fan meeting del mio gruppo preferito.
Sono diventati molto famosi in questo ultimo periodo, BTS. Sono un gruppo di sette ragazzi, tutti bellissimi, senza dubbio; anche se il ragazzo che mi ha rubato il cuore è Jimin. Non è il più piccolo ma si comporta come tale e in questo mi assomiglia.

Guardaibl'ora sul mio telefono e notai che erano le 18:30 così iniziai a prepararmi.
Mi feci una doccia calda e aprii l'armadio; ero molto indecisa su cosa mettermi e ci misi ben dieci minuti per scegliere cosa mettere.
Alla fine optai per una camicia bianca dentro una una gonna gialla a scacchi. Misi sopra un cardigan abbinato alla gonna e delle scarpe bianche da ginnastica.
Dopo essermi vestita mi misi una collana argento e alcuni bracialetti dei BT21 insieme al cerchietto di Chimmy.

Scesi le scale trovandomi in cucina, feci colazione con un caffè e una brioches e andai alla fermata del pullman dopo essermi lavata i denti.
Mi sedetti su una panchina e mi misi le cuffie scegliendo come prima canzone Seredipity.

Immersa nei miei pensieri non mi accorsi che il pulman era già arrivato.

Quest'ultimo si fermò e appena si aprì la portiera automatica entrai all'interno del veicolo passando il biglietto che avevo comprato il giorno prima.

Dopo un'ora e dieci minuti di pullman scesi dal mezzo e mi incamminai saltellando come una bambina verso la mia meta.
Da lontano si poteva vedere la fila e spalancai gli occhi alla vista di tutte quelle ragazze in coda ordinatamente.
Sospirai rumorosamente quando mi misi in fila.

Dopo circa due ore e cinquanta minuti di attesa ero ancora in coda, anche se mancavano più o meno solo altre 10 persone.
Quando arrivò il mio turno feci per andare dai ragazzi ma venni fermata da un signore della sicurezza.

"Ci dispiace per il contrattempo ma i ragazzi devono andare via. Non èpiùpossibile incontrarli" mi disse l'uomo.
Quella frase, detta con tanta indifferenza, mi ha distrutto in un'attimo l'intera esistenza.
"Mi scusi ma io è da quasi 3 ore che aspetto, ci sono solo io, non potete farmi passare?"
"Mi dispiace, non è possibile signorina"
"Ma la prego... Provi a capirmi io-"
"No, se ne deve andare" disse senza lasciarmi finire di parlare.

Guardai quei bellissimi ragazzi parlare tra loro. Riuscì a vedere il sorriso angelico di Jimin da lontano e sentii gli occhi pizzicare.
Arrivai all'uscita a passo lento e poco dopo iniziò a piovere.

Il pullman arrivò e tutte le persone presenti si precipitano all'interno cercando di essere al coperto il prima possibile. Aumentai il passo e per un soffio riuscì ad entrare ma visto le troppe persone all'interno del veicolo poco prima che le porte si chiudessero finì fuori cadendo a terra.
Mi alzai incominciando a disperarmi pensando a un modo per tornare a casa dato che il prossimo pullman sarebbe stato solo il giorno dopo e che non c'erano altri mezzi che potessi prendere.
Purtroppo avrei dovuto aspettare la mattina seguente e prendere il pullman delle 5:30.

Mi siedetti per terra con le ginocchia attaccate al petto e le circondai con le braccia.
Ero davvero così triste che non potevo crederci. Le lacrime iniziarono a scendere senza che me ne potessi accorgere.

Dopo qualche minuto la pioggia smise di colpirmi.
Alzai lo sguardo e vedi un ombrello giallo che mi stava coprendo.
Guardai alla mia destra per vedere chi stette tenendo quel parapioggia e vidi Jimin.
Sbattei più volte le palpebre per rimuovere tutte le lacrime nei miei occhi per assicurarmi che ci fosse davvero Park Jimin davanti a me.
Persi più di un battito; sotto la pioggia lo trovai ancora più bello.

"Tutto ok, signorina?" si rivolse a me Jimin sorridendomi dolcemente.
Annuii con le guance leggermente rosse e lui creò una risata molto carina, facendomi arrossire ancora di più.
"Non stare per terra... sei tutta infradiciata, così ti ammalerai" disse preoccupato spalancando le palpebre, mostrandomi i suoi bellissimi occhi.

Mi porse una mano facendomi alzare dallo scomodo pavimento.
Jimin face 'no' con la testa chiudendo gli occhi e poi mi guardò "Tieni ti do la mia giacca"
"Ma poi tu rimarrai senza" dissi preoccupata "Non ti puoi ammalare, mi sentirei in colpa..." continuai.

"Figurati!" Disse sorridendo "Tu ti ammalerai di sicuro se non ti copri, e poi mi sentirei in colpa io, se tu ti ammalassi"

Si tolse la giacca e la mise sulle mie spalle, facendomi arrossire. Non potei fare a meno di sentire il suo buonissimo profumo invadermi le narici.

"Non mi hai ancora detto come ti chiami" disse gentilmente
"Mi chiamo TN"
"È un bel nome. Sei straniera, non è vero?"
"Si i miei genitori sono italiani,si sono trasferiti qui per lavoro"
"Deve essere davvero un bel posto. L'Italia dico"
"Sì, è molto bella"

Dopo qualche secondo di silenzio il Jimin riprese parola

"Senti TN... vieni con me insieme agli altri. Sei tutta bagnata e non voglio lasciarti qui. Anche perché il pensiero di lasciare una bellissima ragazza da sola, non mi piace per niente come idea"

"Mi piacerebbe moltissimo ma non voglio creare problemi..."
"Ma figurati! Non sei d'intralcio e di sicuro non crei problemi" mi scompiglió i capelli dolcemente.

Mi prese la mano e andammo verso la macchina dove c'erano gli altri


[Revisionato]

❝ᴼᶰᵉ ˢʰᵒᵗˢ❞Where stories live. Discover now