epilogue

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Glory - The Score

"Allora ragazzi, prima che vi disperdiate per la scuola per non farvi trovare da me..." spiegò il coach Finnstock appena suonò la campanella dell'ultima ora "Vi avviso che ci saranno le gare di atletica settimana prossima, quindi per chi vuole partecipare può scrivere il suo nome sulla lista appesa alla bacheca."

Gli alunni presenti annuirono come se volessero veramente partecipare, tra questi ci fu Stiles, che di recitazione non ne sapeva proprio niente.

"Certo, coach. Ci sarò sicuramente alla gara di atletica..." annuì facendomi l'occhiolino "Come se avessi altro di meglio da fare..."

"E inoltre ricordo che per tutta la squadra di Lacrosse" aggiunse Finnstock prendendo di sorpresa mio fratello "la gara è obbligatoria."

Stiles spalancò gli occhi "Che cosa?!"

"Buona giornata ragazzi." ci salutò sorridendoci il coach.

Mi portai una mano alla bocca per trattenere le risate. Scott si avvicinò all'amico mettendogli un braccio intorno alle spalle
"Arrenditi Stiles, Finnstock vorrà sempre farci partecipare alle gare scolastiche."

Uscimmo dalla classe, dirigendoci verso la mensa.

Erano passate due lunghe settimane dall'accaduto: Allison aveva accettato la morte di sua zia Kate, riconoscendo che, pur essendo sua parente, fosse una persona egoista e manipolatrice; lei e Scott avevano risolto i loro problemi e si erano finalmente messi insieme; Stiles invece, bè... in amore era sempre stracotto di Lydia, non c'erano dubbi; mentre per quanto riguardava me, era riuscito ad accettare il fatto che sua sorella gemella fosse un licantropo.

All'inizio fu strano: mi sentivo in parte una persona diversa, udivo ogni più singolo rumore e capivo più velocemente se una persona mentiva, attraverso i battiti del cuore.

E in più fu difficile tenere a bada l'istinto omicida durante la luna piena, che capitò proprio qualche giorno più tardi l'accaduto.

Dover rimanere chiusa nella mia stanza, immobilizzata con qualunque cosa resistente che ci fosse in casa, non fu una passeggiata, soprattutto per Stiles, che aveva già passato questo momento con Scott.

Vedere la propria sorella implorare di essere lasciata andare e imporre resistenza al licantropo che era diventata, risultò per lui un duro colpo, ma in fondo la cosa più importante era impegnarsi a mantenere il segreto a nostro padre.

Io e i ragazzi, percorremmo i corridoi fino ad arrivare alla mensa. Allison era già seduta ad un tavolo a metà della sala, che aspettava guardandosi intorno.

Scott senza farsi vedere, la colse d sorpresa arrivando alle sue spalle e le coprì gli occhi con le mani.

"Scott, lo so che sei tu." sorrise la mora togliendo le mani.

Il ragazzo si chinò per baciarla e si sedette al
suo fianco, mentre io e Stiles ci posizionammo di fronte a loro.

"Com'è andata la prova di fisica?" chiesi alla mia amica poggiando il vassoio sul tavolo.

"Mmmh... bene, credo..." storse il naso non totalmente convinta "Era molto impegnativa."

"Tanto lo sappiamo tutti che prenderai
una A." rise Scott "Da quando ti conosco, non ti ho mai vista saltare un giorno di studio."

Allison gli diede una leggera pacca sulla spalla, facendo ridere tutti, ma poi vidi il volto di Stiles farsi serio improvvisamente.

"Che c'è?" domandai e lui mi indicò due persone alle spalle dei due ragazzi.

WerewolfWhere stories live. Discover now