eleven

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Ain't Fun - Paramore

"Ciao, posso esserti utile?"

L'agente di polizia che si trovava oltre il bancone, mi parlò senza alzare lo sguardo dal fascicolo che aveva sotto gli occhi.

"Sì, ehm... sto cercando mio padre..." risposi, mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Stacy?" la voce dello sceriffo riecheggiava dalle spalle dell'uomo davanti a me "Che ci fai qui?"

"Pranzo." gli mostrai il sacchetto di carta che avevo in mano, contenente cibo d'asporto preso da un fast food della città "So che non hai mai molto tempo per un pranzo decente."

Sulle labbra di mio padre comparve un sorriso. Adoravo renderlo felice con semplici gesti.

"Non dovevi preoccuparti per me, tesoro." mi ringraziò lui dandomi un bacio sui capelli "Tuo fratello sarà solo a casa."

"Stiles se la cava bene da solo..." dissi ma poi, notando lo sguardo perplesso di mio padre, ci pensai su "Okay, forse no. Ma in ogni caso, volevo farti una sorpresa."

Mi fece cenno di seguirlo, così oltrepassai il bancone, attraversando metà della centrale di polizia fino ad arrivare al suo ufficio, dove come al solito, regnava il disordine.

Da qualcuno mio fratello aveva pur preso.

La scrivania era piena di fogli svolazzanti e fascicoli impilati l'un l'altro in modo casuale.
Gli archivi di metallo erano quasi tutti aperti.

"Questo caso deve essere proprio irrisolvibile, se il tuo ufficio è immerso nel caos." dissi mettendo piede nella stanza.

"In effetti, sto cercando di non impazzire." rispose spostando un plico di fogli per farmi spazio sulla sedia "Il cadavere non è ancora stato identificato."

Radunai alcuni fascicoli sparsi sulla scrivania, accantonandoli per appoggiarci il pranzo.

"So che non puoi dirmi nulla," ammisi guardando mio padre "ma se mi raccontassi solo alcune cose in generale, forse potrei darti una mano."

Prese un panino dal sacchetto e alzò i suoi occhi azzurri su di me. Esitò per un momento, indeciso sul da farsi, ma poi vedendo che lo stavo implorando con i miei occhioni dolci, cedette sospirando.

"E va bene, solo in generale." accettò "Ma promettimi che non racconterai a nessuno quello che ti sto per dire, intesi?"

Feci segno di cucirmi la bocca e annuii.

"D'accordo, ehm... come sai, abbiamo ritrovato metà di un cadavere nel bosco. È quasi una settimana che stiamo analizzando questo caso e ancora è tutto un mistero." spiegò mio padre appoggiandosi allo schienale della sua sedia girevole "Chiunque abbia ucciso la vittima, non ha comunque architettato l'omicidio in modo preciso."

"Ma se non è stato preciso, allora come mai non avete ancora risolto nulla?"

"Infatti è questa la cosa strana: l'assassino ha ucciso senza avere particolare cura nel nascondere quella metà del corpo, ma allo stesso tempo non si hanno prove certe."

Cercai di ragionare anche io: da quello che dicevano i giornali, il corpo era stato trovato sepolto in una buca in mezzo alla foresta. Questo significava, come diceva mio padre, che l'omicida non si è preoccupato di trovare un posto più sicuro come nascondiglio.

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