10- End Game.

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10.

Kyah.

Aprii di scatto gli occhi quando sentii una scossa sul mio braccio. Alcuni secondi dopo aver aperto gli occhi, sentii un dolore lancinante avvolgermi il braccio e ciò mi costrinse a gridare.

«Chiudi quella cazzo di bocca!» Tuonò una voce femminile. «Perché devi essere così fottutamente insopportabile? Non puoi semplicemente fare ciò che ti è stato ordinato? Questo avresti potuto evitarlo!»

Ignorai chiunque mi avesse appena urlato contro e guardai il mio braccio, una lama era conficcata nel bel mezzo di esso e la vista di tutto quel sangue mi fece impallidire all'istante. Iniziai a respirare pesantemente ed avvertii un dolore al centro del petto.

Ero stata accoltellata.

«Oh mio dio, oh mio dio, oh mio dio, oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio-»

«Chiudi quella cazzo di bocca!» la voce della ragazza gridò ancora.

Guardai alla mia destra e vidi Jamie e, sebbene la sua immagine fosse sfocata, capii che era lei, la riconobbi dal bellissimo vestito rosso che indossava.

«Sto sanguinando, Jamie. Qualcuno mi ha accoltellata, sto morendo dissanguata. Fa davvero male, per favore, per favore, aiutami-»

«Zitta!» gridò venendo verso di me. «Perché parli così tanto? Chiudi quella cazzo di bocca!»

Sentii il dolore dello schiaffo sul viso prima ancora che la sua mano potesse colpirmi. Il dolore al centro del petto era più accentuato che mai e faceva male ad ogni più piccolo movimento che compivo, mandandomi nella confusione più totale.

Perché Jamie avrebbe dovuto farmi male?

«Jamie!» gridò una voce maschile. Sapevo che apparteneva a Tony ed ebbi la conferma quando mi passò una mano sulla fronte.

«Cos'hai fatto?» ringhiò irato, notando la condizione del mio braccio.

«E' impazzita durante il sonno, così ho voluto zittirla! Continuava a parlare velocemente e a respirare in modo strano.»

Cercai di spostarla, ma al minimo movimento, lanciai un grido non indifferente.

«Dannazione, le sta capitando di nuovo. Te l'ho detto che soffre di bipolarismo! Tu, stupida puttanella!» gridò Tony, sempre più infuriato, tenendomi bloccata per impedire qualsiasi mio movimento.

Abbassai il capo, sentendomi improvvisamente stanca.

Concentrata sul dolore pulsante del mio braccio, ignorai il suono di una schiaffo e il gemito che ne seguii.

«Kyah? Apri gli occhi, Piccola.» la voce di Tony, per quanto assurdo potesse essere, mi cullava.

Nascosi il viso, ma uno strattone improvviso mi costrinse ad urlare fino a sentir bruciare la gola, il dolore avvolgeva ogni millimetro del mio braccio.

«Scusami Piccola. Ho dovuto rimuovere la lama» disse Tony, mentre avvolgeva qualcosa attorno alla ferita, saldamente.

Ha dovuto rimuovere la lama? Jackson mi ha sempre detto di non rimuovere mai una lama o un oggetto da una persona, se accoltellata, perché avrebbe potuto causare più danni, urtando un'arteria o facendo fuoriuscire ancor più sangue.

Il pensiero di mio fratello, Justin e Harley irruppero nella mia mente. I flashback della lotta offuscarono gli altri pensieri, facendomi tornare viva la scena all'interno dell'Arena e ricordai della loro vittoria, subito dopo gridai contro Tony ordinandogli di lasciarmi andare con loro, ma qualcosa mi colpì alla testa facendomi svenire.

Caged - Traduzione (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora