Capitolo 5

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Una volta sull'aereo, controllo il biglietto per trovare il numero del mio sedile.
Fa che non sia accanto a Samantha!
Mi è saltata alla gola non appena sono arrivata all'aeroporto!
Non so cos'abbia in serbo il futuro, ma se solo una di noi due potrà tornare viva da questo viaggio, farò di tutto per essere io!Farò cambio di posto con Drogo, pur di non trovarmi accanto a lei.
Anche se poi gli dovrò un enorme favore.
Dopo qualche minuto, riesco finalmente a trovare il mio posto, in fondo all'aereo.
Sistemo immediatamente il bagaglio a mano sullo scompartimento sopra la mia testa.
Purtroppo è decisamente troppo alto per me e faccio un po' di fatica.
Sento la voce gracchiante di Samantha lamentarsi alle mie spalle:
Samantha: "Allora, Claire, ci vorrà tutta la giornata?! La gente aspetta, qui!"
Dentro di me, spero che venga morsa da un ragno tropicale, anche se non è molto bello da parte mia.
Improvvisamente un braccio muscoloso appare nel mio campo visivo e sorregge la mia borsa che stava iniziando a cadere.
Drogo: "Non preoccuparti, cosina. Sarò sempre pronto a venire in tuo soccorso."
Gli sono grata.
Almeno qualcuno prova a essere gentile.
C:"Grazie, Drogo. Sei un vero gentiluomo."
Drogo: "Nicolae non è l'unico a sapersi comportare da signore, mia cara."
Gli faccio un sorriso a 32 denti, per poi sedermi accanto all'oblò. Perfetto!
Non ho preso spesso l'aereo nel corso della mia vita ma, quando ero piccola, adoravo i decolli e gli atterraggi.
Sento qualcuno sedersi accanto a me.
Mi volto con apprensione: è il professor Jones!
Sono felice.
Almeno non dovrò avere a che fare con quella megera di Samantha per tutta la durata del volo!
E poi adoro sentire la presenza del professore al mio fianco.
Sento Samantha e Drogo sistemarsi dietro di noi.
Tendo l'orecchio.
Per quanto Samantha stia appiccicata a Loan come una sanguisuga, non è decisamente impassibile al fascino di Drogo.
Samantha: "Drogo... Beh, immagino sarebbe potuta andarmi peggio e ritrovarmi accanto quella insopportabile arrivista."
Drogo: "Non fingere di non essere eccitata all'idea di essere finita accanto a me. Ti piaccio, inutile negarlo."
Samantha: "Ti avviso, dovessi stringerti la mano, sarà solo perché ho paura di volare!"
Drogo: "Ti avviso, dovessi stringermi la mano, te la strapperò!"
Samantha scoppia in una risata nervosa, non sapendo come interpretare le sue parole.
Sorrido tra me.
Non può sapere che ne sarebbe davvero capace, ma il tono della sua voce è stato abbastanza minaccioso da lasciarle il dubbio.
Che soddisfazione!
Samantha è seduta accanto a un predatore molto più feroce di quelli che troveremo nella giungla.
Lei si mette a fare ancora più moine.
La immagino a sistemarsi meglio sul sedile, per mettere in mostra il seno.
Samantha: "Non è molto carino! Lo so già che adorerò questo viaggio. Sarà eccitante passarlo insieme, non trovi?"
Il sospiro infastidito di Drogo potrebbe fermare l'intero aereo.
Drogo: "Beh, sei carina, ma chiuderò gli occhi per tutta la durata del volo. A dopo, Samantha."
Ridacchio, mio malgrado, e vengo immediatamente colpita da due iridi dorate.
Il professor Jones si è voltato immediatamente verso di me.
Mi troverà infantile.
L'ostilità tra me e Samantha potrebbe essere un problema per la spedizione. Io lo so, lui lo sa.
Deve trovare la mia reazione immatura, e non avrebbe torto. Ma è talmente raro non vedere qualcuno inchinarsi di fronte a sua altezza Samantha.
All'improvviso, il comandante annuncia il decollo imminente.
Due hostess si posizionano nella parte anteriore e posteriore dell'aereo, dandoci le istruzioni di sicurezza.
Cerco di concentrarmi su quello che stanno dicendo, ma un leggere calore continua a espandersi lungo il collo.
Il professor Jones continua a guardarmi. Posso letteralmente sentire il calore delle sue iridi bruciarmi la pelle.
Lo fisso anch'io.
È come se mi stesse parlando.
Anche se non ho idea di cosa mi stia dicendo, non riesco a distogliere lo sguardo.
Ho la sensazione di sciogliermi sul posto, perché il suo sguardo è talmente intenso da consumarmi.
Cerco di concentrarmi sui frammenti di conversazione che sento attorno a me. Alcuni passeggeri hanno tirato fuori dei libri, altri digitano sul telefonino.
Dei genitori cercano di tenere occupati i loro bambini, mentre l'aereo si muove sulla pista.
Sono eccitata.
Amo il momento in cui l'aereo si stacca improvvisamente da terra e i motori iniziano a rombare.
Non c'è nulla di più esaltante dell'essere spinta contro il sedile, mentre l'aereo spicca il volo.
I motori ruggiscono e una certa tensione invade l'abitacolo.
Siamo partiti!
Chiudo gli occhi per godermi le diverse sensazioni.
Improvvisamente, cinque lunghe dita si intrecciano alle mie.
Sussulto dalla sorpresa e spalanco gli occhi... per scoprire il volto rigido del professor Jones.
Non ha ancora aperto bocca, ma la pressione della sua mano sulla mia parla da sola.
Rispondo al contatto.
A volte parlare è inutile.
Il suo gesto mi riempie di sollievo.
Se è silenzioso e misterioso è solo perché vuole allontanare i sospetti.
Sarah ha ragione, non ha altra scelta se non essere discreto.
Sento il mio desiderio volare in alto nel cielo, proprio come il nostro aereo che ora flirta con le nuvole.
È passata un'ora da quando siamo decollati, e tutti sembrano occupati tranne me.
Il professor Jones sarebbe un'ottima distrazione, se si degnasse di parlarmi. Non so come faccia!
Mantenere le labbra tanto sigillate deve richiedere una disciplina militare.
Questa cosa mi rende triste.
Ha lasciato la mia mano non appena raggiunta la velocità di crociera.
E da lì è tornato di ghiaccio! Che il Perù sia un paese più freddo di quanto immagini?
Frugo nella borsa alla ricerca del mio telefono, per ascoltare un po' di musica. Devo tenermi occupata, mi sento un leone in gabbia.
Mi infilo le cuffie nelle orecchie e faccio partire un pezzo dei Nightmareden, un gruppo metal che adoro.
Questa sì che è musica!
E rappresenta alla perfezione il mio attuale stato d'animo.
Vado pazza per il professor Jones.
Il cantante del gruppo è sexy, ma non può competere con l'uomo seduto al mio fianco.
Anche muto come un pesce, continua ad essere attraente.
Che tortura non potergli parlare!
Mi volto verso l'oblò, osservando le nuvole che fluttuano attorno all'aereo.
Sembrano una trapunta immacolata.
Mi fanno venire sonno.
I viaggi hanno un effetto soporifero su di me.
Sia che voli o sia per strada, mi sembra di venir cullata e raggiungo immediatamente le braccia di Morfeo.
Se mi addormentassi, il professor Jones mi guarderebbe?
Tiro fuori dalla borsa un pacchetto di biscotti e lo apro con discrezione.
Sto per offrirne uno al mio vicino di posto, ma cambio subito idea.
Non sembra voler condividere nulla con me, non di fronte agli altri.
Rimarrò in silenzio nel mio angolino.
(E cercherò di non soffocare con il mio biscotto esageratamente asciutto).
Vorrei parlare con Drogo, ma una breve occhiata dietro al mio sedile mi informa che ha già messo in pratica la sua minaccia.
Ha abbassato il cappello sugli occhi e sembra profondamente addormentato.
So benissimo che sta solo fingendo, ma l'illusione è convincente.
Samantha lo fissa avidamente, delusa.
Mi fa pena.
Si è costruita un personaggio basato sulla lussuria e sulla paura che ispira negli altri. Non ha una relazione sana con nessuno. Quindi nessuno la apprezza davvero, se non forse Loan...
(Che benedizione!)
Mi volto immediatamente, perché non voglio attirare la sua ira.
Avere il professor Jones accanto non mi aiuta a sentirmi a mio agio.
Leggo un libro.
Ne ho preso in prestito uno sul Perù, e conto di leggerlo tutto prima di arrivare sul posto.
Purtroppo devo arrendermi all'evidenza: a parte il provocarmi il mal d'aereo, non funziona affatto.
Ogni volta che il professor Jones si muove sul sedile, il suo braccio sfiora il mio.
Devo trattenermi per non saltare fino al soffitto, a causa della scarica elettrica che mi attraversa.
Devo uscire da questa trappola!
Mi schiarisco la gola, cosa che mi fa guadagnare uno sguardo incandescente che mi fa rabbrividire.
C:"Mi spiace disturbarla... Dovrei andare al bagno... Potrebbe..."
(Claire, non hai davvero trovato nulla di meglio da dire?!)
Il professor Jones allunga le gambe, per poi alzarsi e lasciarmi passare.
C'è così poco spazio che non riuscirò a passare senza nemmeno sfiorarlo.
Gli do le spalle?
Così avrò i glutei in bella mostra... ma non so se questo tipo di contatto sia raccomandato in pubblico.
Riesco a uscire dal mio sedile, le guance rosse, e raggiungo il corridoio principale completamente senza fiato, totalmente sconvolta da questo sfioramento breve ma delizioso.
Corro al bagno e mi chiudo dentro.
Fiù! Salva! ... per il momento.
Stringo entrambi i lati del lavandino tra le mani e faccio dei respiri profondi.
Il luogo non è l'ideale, ma riesco a calmarmi un po'.
Devo rimettermi in sesto.
Farò parte di una missione di importanza storica, in un paese dal patrimonio prestigioso.
Non posso proprio comportarmi come un'adolescente innamorata.
Penso a Sarah.
Mi ha dimostrato la sua amicizia, rinunciando al viaggio per me, devo renderle onore.
Sospiro, gettandomi un po' d'acqua sulla faccia.
La mia pelle è bollente.
Rabbrividisco al contatto con l'acqua fredda.
Sto per realizzare il mio sogno di diventare una vera esploratrice, eppure sembra voler andare tutto storto.
I problemi si accumulano.
Prima la cattiveria di Samantha, sempre pronta a rovinarmi la vita, poi Drogo, inviato a sorvegliarmi.
E infine il professor Jones, la cui sola presenza è capace di accendere un fuoco che non riesco a controllare.
Questo viaggio è un sogno che si realizza. Non permetterò che venga rovinato. Dovrei prendere delle distanze? Soprattutto dal professor Jones... Sarebbe meglio...
anche se è complicato, devo cercare di tenermi a distanza e mantenere un rapporto formale, se non voglio destare sospetti.
Forza, riprenditi Claire!
Stranamente, nessuno viene a bussare alla porta del bagno.
Quindi posso prendermi tutto il tempo per riflettere e ridarmi un contegno.
Una leggera scossa mi fa perdere l'equilibrio e mi riporta alla realtà.
Non posso nascondermi qui in eterno, devo tornare al mio posto.
Posso farcela!
Non sono più una bambina.
Posso comportarmi da adulta e concentrarmi sull'essenziale.
Avrò tantissime esperienze da vivere, in Perù.
Me le godrò al massimo.
Ripenso a una delle nostre conversazioni, quella in cui gli confessai della mia paura di partire all'avventura tutta da sola.
Ora ho l'opportunità di vivere il mio sogno nelle condizioni migliori.
Non posso rovinare tutto.
È deciso, mi armerò di coraggio e investirò tutto in questa spedizione.
Apro la porta e mi blocco.
Il corridoio è immerso nell'oscurità. Qualcuno ha chiuso la tenda che separa l'area dei passeggeri da quella del personale di volo.
Guardando in basso, scorgo un sottilissimo raggio di luce, e delle ombre che si muovono dall'altro lato.
Mi arriva alle orecchie il suono familiare della plastica strappata.
Ah, dev'essere ora di cena.
Ho fame.
Anche se il cibo degli aerei lascia molto a desiderare, ho così fame che mangerei due vassoi interi.
Avanzo titubante quando, improvvisamente, una sagoma emerge dall'ombra e mi costringe a indietreggiare contro la parete.
Sue mani si stendono a entrambi i lati della mia testa.
Tremo nel riconoscere la persona a pochi centimetri da me.
I suoi occhi dorati mi scrutano, come se cercassero di leggermi nel pensiero.
Mi piace.
Il suo sguardo mi fa sciogliere letteralmente, perché sento tutta la tensione che contiene.
Non ha ancora detto nulla, ma le parole non sono più necessarie tra noi.
Da dietro le tende arrivano delle risate.
I passeggeri stanno iniziando a mangiare.
Sono a pochi metri da noi, ma è come se fossero distanti anni luce.
Mi sento risucchiata dal magnetismo del professor Jones.
Il mio respiro si fa pesante.
Sostengo il suo sguardo.
Non mi lascerò impressionare.
Mi sono ripromessa di rimanere professionale.
Improvvisamente, il professor Jones si getta su di me e le sue labbra incontrano le mie in un bacio ardente.
Vengo presa totalmente alla sprovvista.
Le gambe mi tremano incontrollabilmente, ma lui mi tiene stretta contro di sé, mentre la lingua penetra delicatamente le mie labbra socchiuse.
Non resisto più e mi perdo tra le sue dolci carezze.
Tutte le mie barriere crollano l'una dopo l'altra.
Mi trasformo in un tizzone ardente, sotto le sue mani esperte che mi massaggiano la schiena con una fretta quasi disperata. Sappiamo entrambi che non abbiamo più molto tempo e che potremmo venire sorpresi in qualunque momento.
La cosa mi eccita.
Il rischio non fa altro che duplicare il desiderio che provo per lui.
Mi aggrappo a lui, per fargli capire che non gli permetterò di andarsene prima che abbia finito.
Ma è inutile. Non ne avrò mai abbastanza.
Una risata più forte delle altre ci fa sobbalzare.
Ci stacchiamo immediatamente, come scottati.
È come se mi venisse strappato il cuore dal petto.
È finita, il momento è passato.
Non di già!
Ci guardiamo e vediamo i nostri volti rossi e i capelli scompigliati, per non parlare dei nostri vestiti in disordine!
Il professor Jones mi sorride.
È stato bello, è stato surreale.
È stato, come sempre, magico.

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⏰ Dernière mise à jour : Oct 29, 2019 ⏰

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