Capitolo 4

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Non ho dormito molto, ieri notte. L'eccitazione e l'ansia provocate dall'annuncio del professor Jones mi hanno tenuta sveglia.
Quale sarà la sua decisione?
L'ho sognato partire senza di me.
Il professor Jones mi ha esclusa dalla selezione.
L'ho osservato partire con altri studenti senza nemmeno guardarmi.
Ero devastata.
Stamattina mi sono svegliata con gli occhi gonfi e i capelli scompigliati.
Uno splendore! Dopo una lunga doccia, mi sono truccata per cercare di nascondere i segni della fatica.
Ho avuto appena il tempo di darmi una pettinata ai capelli e afferrare una mela dalla cucina, per poi scappare all'università.
Dopo la mia chiacchierata con Nicolae, non avevo molta voglia di imbattermi in lui.
Il fondotinta non ingannerebbe il detective Nicolae.
Se mi vedesse, si preoccuperebbe di nuovo.
Trovo Sarah nei corridoi del campus.
Ha un'aria molto più serena della mia. Sarah: "Ciao, Claire! Il professor Jones non ha ancora affisso la selezione. Ci sono almeno una trentina di studenti in attesa, di fronte alla sua porta."
C:"Credo che molti di noi vogliano vivere un'avventura del genere!"
Sarah prende un'aria estasiata.
Sarah: "Ovviamente, è l'occasione di una vita! E poi, non sono mai stata in America Latina. Vorrei tanto scoprirla con te." Partire assieme a Sarah sarebbe la ciliegina sulla torta.
Avere certi ricordi in comune potrebbe solo avvicinarci.
Non riesco a non mordermi le unghie. Sono così in ansia, l'attesa è insopportabile.
Perché ci mette così tanto? Improvvisamente, la porta dell'ufficio si apre.
Vederlo sulla soglia mi mozza il fiato.
I suoi occhi dorati fissano i miei per qualche istante, mentre appende un foglio sulla porta.
Non so se sia un buon segno o meno.
Gli studenti si accalcano attorno al foglio, strappandogli una risata che mi fa venire la pelle d'oca.
Sebastian Jones: "Spero mostrerete lo stesso entusiasmo più tardi, a lezione!" Poi si fa strada attraverso la folla. Quando passa accanto a me, trattengo il fiato.
Non sopporto più la sua indifferenza. Voglio capire cosa gli passi per la testa.
Il professor Jones mi supera senza neanche guardarmi.
Sarah: "Claire, smetti di sognare! Andiamo a controllare la lista."
Sgomitiamo per arrivare di fronte al Sacro Graal.
I secondi sembrano durare un'eternità, finché Sarah non inizia a saltare dalla gioia.
Sarah: "Oh mio Dio, Claire! Sei stata presa!!! Sei tra i selezionati!!!"
Il cuore mi salta nel petto.
Quasi vado in iperventilazione, tanto sono felice.
Ma il volto allegro di Sarah si incupisce e la mia eccitazione si attenua.
I suoi occhi castani hanno perso la loro lucentezza.
Sarah: "Beh, sembra che non andremo insieme..."
Ne sono delusa.
Avrei voluto vivere quest'avventura con Sarah.
So già che sentirò la sua mancanza. Leggo di nuovo i nomi nella lista, per essere certa di aver letto bene.
Non c'è segno di Sarah Osborne...
D'altra parte, il mio nome è seguito da quello di Samantha.
Lei farà parte del viaggio.
Diavolo! Samantha è una studentessa eccellente, è logico che il professore l'abbia selezionata.
E la cosa mi sconvolge.
Farà di tutto per rovinare il mio viaggio, lo so.
Capisco che Sarah sta facendo del suo meglio per non mettersi a piangere.
La stringo tra le braccia, sapendo che mi sentirei allo stesso modo, al suo posto.
???: "Per forza è stata presa..."
Sento delle risatine alle mie spalle.
Mi volto e mi ritrovo faccia a faccia con Samantha e il suo ghigno crudele. C:"Samantha, non sai fare altro che parlare di me? La tua ossessione si sta facendo inquietante."
So che non dovrei dar da mangiare ai troll ma, con Samantha, non si deve chinare la testa.
Lei è una di quelle persone che non perdono mai l'occasione di ferire gli altri.
E non ho sempre la forza di affrontarla.
I suoi occhi prendono una luce malvagia. Mi si avvicina in modo fintamente dignitoso, sotto le risatine del suo gruppetto.
Samantha: "Non hai davvero alcun pudore, Claire! Tutti sanno che, se sei stata selezionata dal professore, è perché sei stata parecchio amichevole nei suoi confronti."
Stavolta ha davvero esagerato. L'ingiustizia delle sue parole mi fa arrossire dalla rabbia.
I miei voti sono impeccabili, e sono molto attiva durante le lezioni.
Merito questo posto!
Sarah: "Taci, Samantha!"
Il tono di Sarah è talmente aggressivo da prenderci tutti di sorpresa.
Fissa Samantha con tale disgusto che l'altra sembra rimpicciolirsi sul posto. Sarah: "Claire è una studentessa eccellente e ti batte a ogni esame! Ha decisamente meritato il posto nella spedizione. Se fossi in te, comincerei a fare dei corsi di sopravvivenza, perché né i tuoi soldi né il tuo papino ti saranno d'aiuto, in mezzo alla giungla."
Sarah gira i tacchi, trascinandomi via con sé.
Sarah: "Chiudi la bocca, o ci entrerà una mosca!"
Sarah mi guarda e ride.
C:"Sei stata... fantastica!"
Sarah: "Lo so!"
La mia migliore amica mi fa l'occhiolino, ed entrambe scoppiamo a ridere.
Ma, dentro di me, mi faccio delle domande.
Se le parole di Samantha mi hanno toccata così tanto, significa che potrebbe non essersi sbagliata completamente?
Durante la lezione di Miti e leggende, mi sento parecchio a disagio.
Prima di tutto, perchè certi studenti continuano a lanciarmi occhiate storte. Mi dovrò abituare, anche se è una cosa parecchio sgradevole.
Mi sento come una scimmia in gabbia.
Se iniziassero a gettarmi del cibo, almeno avrei una compensazione al disagio.
Le banane danno tante proteine.
Mi appresto a chiedere a Sarah se preferirebbe banane o noccioline, ma la mia amica sembra parecchio silenziosa. So che è particolarmente a terra per non essere stata presa.
Ho paura che finisca per avercela con me. Sarah ha preso le mie difese con Samantha ma, se io stessa dubito dell'obbiettività del professor Jones... Perché Sarah dovrebbe pensarla diversamente? L'essere stata selezionata potrebbe avere delle conseguenze sulla nostra amicizia.
Per coronare il tutto, il professor Jones continua a sfuggire al mio sguardo.
La situazione mi esaspera.
Così tanto che ho deciso di andare a trovarlo, dopo le lezioni, per chiarire le cose una volta per tutte.
Dopo quella che sembra un'eternità, l'aula si svuota poco a poco.
(Sembra che tutti abbiano deciso di fare del lavoro extra proprio oggi).
Sarah mi osserva raccogliere le mie cose con tale lentezza che finisce per capire. Mi sorride e mi fa cenno di raggiungerla una volta finito.
Quando la sala è completamente vuota, scendo le scale e mi dirigo verso la scrivania del professor Jones.
Scendo lentamente.
Devo ancora decidere come affrontare la questione, così mi prendo il mio tempo. L'auditorium non mi è mai sembrato così grande.
Una volta di fronte alla sua scrivania, mi blocco trattenendo il respiro.
Sebastian Jones mi dà le spalle, occupato a cancellare la lavagna.
Vista la tensione delle sue spalle, intuisco che qualcosa lo preoccupa.
Sembra davvero in ansia.
È incredibile quanto mi sembri di conoscere quest'uomo.
Siamo legati.
Ci siamo confidati i nostri segreti più intimi.
È normale che mi senta legata a lui.
È così assorto che non sembra neanche avermi notata.
Ne approfitto e mi avvicino in silenzio. Dopo qualche minuto, mi schiarisco la gola per informarlo della mia presenza. Quando si volta verso di me, rimango sbalordita dalla freddezza dei suoi occhi dorati.
La sua mascella è contratta, come se il solo vedermi lo infastidisse.
Il suo atteggiamento è come uno schiaffo in piena faccia.
Esito.
C:"Vorrei parlarle."
(Semplice, diretta, concisa e sicura. Brava, Claire!)
Il professor Jones gira attorno alla scrivania, si appoggia e mi guarda.
Il suo profumo delizioso mi elettrizza istantaneamente.
Rimane in silenzio, e io cerco di non sciogliermi sotto il suo sguardo.
C:"La ringrazio per avermi scelta per la spedizione in America Latina. Ho sempre sognato di andarci. Tuttavia, vorrei essere certa che questa scelta sia stata motivata dai miei risultati..."
Si morde il labbro inferiore, poi un leggero sorriso divertito compare sul suo bel volto. Sebastian Jones: "E per quale altra ragione avrei dovuto sceglierti, signorina Evans?"
C:"Perché ci siamo baciati. Anche se ora sembra pentirsene."
Il professor Jones sospira e io mi sforzo di non mostrargli fino a che punto il suo atteggiamento mi ferisca.
Non è da lui.
Sebastian Jones: "Ti tranquillizzo subito, non hai ricevuto nessun trattamento di favore. Ho basato le mie scelte sui vostri risultati, né più né meno. Quanto al resto, non mi sarei mai dovuto lasciar trasportare. Mi dispiace. Non ricapiterà!" A queste parole, il mio cuore si stringe. Stringo i pugni, mentre le mie dita iniziano a formicolare.
Il mio potere minaccia di manifestarsi. C:"Sono contenta di sapere che i momenti passati insieme non abbiano influenzato la sua decisione."
Faccio appello a tutto il mio coraggio per sostenere il suo sguardo e reagire dignitosamente al rifiuto.
Ma sapevo dal principio di starmi avventurando su un sentiero scivoloso. Non mi pento di nulla.
Il professor Jones ha fatto tanto per me. Mi ha incoraggiata, supportata e ispirata. Continuerò ad ammirare il suo lavoro, malgrado l'incidente che ha lasciato il mio cuore a pezzi.
Il professor Jones mi fissa e il mio respiro accelera.
È così vicino, eppure così lontano. Desidero toccarlo, il che va contro tutte le ragioni per cui sono venuta qui.
Sono venuta qui per parlargli e andare via subito dopo.
Ma resto qui, le braccia penzolanti, in attesa di una sua risposta.
Jones: "Sì, signorina Evans, è così."
I miei occhi si offuscano e mi si stringe la gola.
Mi sollevo il mento, tentando di sfidarlo un'ultima volta.
C:"La ringrazio, professore. Felice di sentirlo."
Queste ultime parole mi lasciano un retrogusto amaro nella bocca.
Riesco appena a voltargli le spalle e uscire dall'aula con il poco di dignità rimastami. Agito le dita nelle tasche, per sgranchirle. Ho bisogno di far volare qualcosa, ma non posso!
Sarah, devo trovare Sarah!
Per fortuna non incontro nessuno in corridoio.
La smorfia sul mio volto, nell'uscire dall'aula del professor Jones, avrebbe fatto parlare.
Cerco Sarah con lo sguardo e la trovo a raccogliere le sue cose dall'armadietto. Mi avvicino lentamente.
Devo calmarmi.
Non voglio attirare l'attenzione su di me, ho già abbastanza problemi.
Sarah mi osserva con aria sorpresa, ma non si muove.
Sarah: "Che succede?"
Non riesco a rispondere subito, troppo confusa.
Riesco a sentire solo il dolore che mi sommerge.
Sarah continua a frugare nel suo armadietto, furiosa.
Sarah: "Non riesco a credere di non essere stata selezionata... Sono così incazzata!"
A queste parole, non riesco più a trattenermi e mi getto tra le sue braccia. Sarah rimane sbalordita.
Sarah: "Hey, tesoro, che succede? Mi stai spaventando!"
Il mio respiro è irregolare, e ho bisogno di qualche minuto per riprendere fiato.
È pazzesco come la presenza di una persona vicina possa farti abbassare la guardia.
Sarah mi accarezza gentilmente la schiena e la sento avvicinarsi.
Mi allontano un po'.
Dopo quello che ha detto Samantha, non mi sento troppo a mio agio.
Parlano già abbastanza di me, non voglio scatenare voci anche su noi due.
Sarah: "Oh, non sembri proprio stare bene! Una serata tra ragazze ti farà bene!"
L'idea mi dà un po' di conforto.
Mi rendo conto di non aver scelta: devo dirle cos'è successo tra me e il professor Jones.
La trascino in un angolo, lontano da sguardi indiscreti.
Glielo dico di punto in bianco.
È come con i cerotti, meglio strappare in un colpo secco.
C:"Il professor Jones e io... ci siamo baciati."
Sarah spalanca gli occhi.
La sua sorpresa mi farebbe anche ridere, se la situazione non fosse tanto pesante. Sarah: "Eh... che vuoi dire?"
C:"Sai, quando la gente fa la respirazione bocca a bocca, ma con la lingua..." Sarah: "Oh MERDA!!!"
Le metto la mano sulla bocca per soffocare le sue grida.
Sarah si stacca la mia mano dal viso e mi punta un dito addosso.
È sotto shock.
Non posso darle torto.
Ora anche lei penserà che sia andata a letto col professore per ottenere dei trattamenti di favore?
Sarah: "Claire, piccola pervertita! Lo sapevo! Sapevo che era successo qualcosa fra voi."
Quasi svengo dal sollievo, di fronte al suo sorriso malizioso.
Sarah è una vera amica.
Non mi attaccherebbe mai, vedendomi a terra.
Sarah: "Wow, non ci credo... Quindi...?" Lascia la domanda in sospeso, continuando a fissarmi intensamente. Rido.
C:"Quindi?"
Sarah: "Lo fai a posta?! Com'è stato? Voglio tutti i dettagli!"
Difficile spiegare certe emozioni a parole, ma farò del mio meglio.
C:"Diciamo che, quando ho sentito le sue labbra sulle mie, il mio cuore ha smesso di battere. È stato... mozzafiato!"
Solo a pensarci mi si stringe il cuore. Sarah mi guarda dolcemente.
Sarah: "Beh, sembri essere completamente cotta."
Mi mordo le labbra e annuisco.
Ciò che provo è importante per me.
Anche se fa male, non mi sono mai sentita tanto viva.
Sarah si porta le mani ai fianchi e mi guarda dritta negli occhi.
Stranamente, la tensione tra noi è svanita. Sento che è ancora parecchio delusa dal non essere stata scelta ma, almeno, non si sta sfogando su di me.
Sarah: "Sei proprio una seduttrice!"
Non era premeditato! Non facevo che ammirare il professor Jones, come tutti. Non avevo previsto che la situazione mi sfuggisse tanto di mano.
Sono felice di averne parlato con Sarah. Mi sembra di essermi levata un peso dalle spalle.
Non potevo più tenermelo dentro...
Vorrei poterle dire di più, ma non posso rivelarle il segreto del professor Jones.
Si è fidato di me, non posso tradirlo. Anche se ha fatto marcia indietro.
Un segreto è un segreto.
E con me sarà ben custodito.
Sarah ride di fronte alla mia aria perplessa.
Sarah: "Smetti di fare quella faccia, Claire. Hai abbastanza sex appeal da risvegliare i morti, ma è meglio che non te ne renda conto!"
C:"Ma grazie! E così sono uno schianto per gli zombie, eh?"
Sarah mi pizzica il fianco, facendomi sussultare sul posto.
Sarah: "Sei carina, adorabile e intelligente, e di certo non una calcolatrice, al contrario di quello che pensa una certa stronza di nostra conoscenza. Non farti abbattere, è solo gelosa di te."
La sua spiegazione mi lascia perplessa. Perché Samantha dovrebbe essere gelosa di me? Non ci credo.
È bella, ha ottimi voti, è ricca, piace agli uomini, ha un sacco di seguaci...
Non posso proprio credere che sia gelosa di me!
Sarah scoppia a ridere.
Sarah: "Eh sì, mia cara. Come tutte le sventole, non ti accorgi di nulla. Ma, credimi, gli uomini crollano a terra ogni volta che gli passi accanto."
(L'immancabile imparzialità di Sarah!) Sarah: "Per non parlare di tutte quelle volte in cui corri in pantaloncini, durante le ore di ginnastica."
Stavolta è ufficiale, andrò a nascondermi in una classe fino a nuovo ordine.
Sarah esagera.
Sono troppo discreta per essere popolare come dice.
La secchiona disadattata che va in giro con la ragazza popolare.
Alla gente non interessa! Eppure, il peso sul mio cuore non si alleggerisce.
Sarah: "Ma perché sei triste? Hai baciato l'uomo più sexy del mondo, e presto partirai all'avventura con lui! Ti ricordo che io non ho nulla di tutto questo..."
C:"Non è così semplice, credimi. Non appena mi ha baciata, il suo comportamento nei miei confronti è totalmente cambiato. Non uno sguardo, non una parola... e ora mi dice di essersi pentito, che non avrebbe dovuto baciarmi, e che non accadrà più. Non so che fare, Sarah. Come devo comportarmi?"
Sarah mi fissa a lungo.
Mi sembra quasi di sentire le rotelle del suo cervello girare alla velocità della luce. Sembra riflettere intensamente.
Sarah ha più esperienza di me, non vedo l'ora di ascoltarla.
Sarah: "Magari si è spaventato. C'è la sua carriera in gioco, è comprensibile. Se il preside lo venisse a sapere, il professor Jones potrebbe venir sospeso, o addirittura licenziato!"
Non voglio che il professor Jones rischi la carriera a causa mia.
Non sarebbe giusto per lui.
Un bacio con una studentessa non può distruggere la brillante carriera di Sebastian Jones e tutto ciò che ha portato all'università di Mystery Spell. Sarah: "Credo stia cercando di proteggersi. Non sono dentro la sua testa, ma resistere a una ragazza come te non dev'essere facile, per lui. Secondo me, non pensa davvero a ciò che ha detto." C:"Lo credi davvero?"
Senza volerlo, parlo con una vocetta penosa che mi fa venire voglia di prendermi a calci.
Sono sempre stata una brava studentessa, seria e diligente.
Ed è bastato l'arrivo di un uomo a farmi perdere la mia quotidianità.
Sarah: "Di nuovo, non posso parlare per lui. Ma da quello che mi racconti, non devi essere stata l'unica a provare qualcosa, quando vi siete baciati. Sono sicura che ci pensi anche lui, nel suo ufficio... o sotto la doccia, a casa sua."
Faccio un verso di disapprovazione e Sarah scoppia letteralmente a ridere, attirando qualche sguardo curioso su di noi.
Sarah: "Davvero, non perdere la testa! Sono sicura che tornerà da te. Non è quello che vuoi?"
Mi fa un occhiolino, convinta di aver centrato un punto.
Ha ragione, non so cosa voglio.
Da una parte, vorrei baciare di nuovo il professor Jones...
Dall'altra, mi dico che sarebbe più sensato lasciare le cose come sono.
Il ragionamento di Sarah ha senso.
Il professor Jones ha fatto della sua passione un mestiere.
Tutta questa storia deve preoccuparlo.
Se domani venisse licenziato a causa mia, perderebbe tutto quello che ha costruito. Improvvisamente, sento uno sguardo su di me.
Sollevo lentamente gli occhi.
Argh, Loan mi sta fissando! Ha un sorrisetto sulla faccia che, invece di sedurmi, mi dà i brividi.
Distolgo lo sguardo. Ho già abbastanza problemi con la sua fidanzata.
Sarah mi dà una gomitata, spezzando il momento imbarazzante.
Ha quella tipica espressione maliziosa che annuncia l'idea del secolo.
Sarah: "Allora, ci stai per una serata tra ragazze? Ti aiuterà a rilassarti un po'. E potremo discutere del tuo piano d'azione per riconquistare il bel professor Jones durante la spedizione in America Latina!" Sembra davvero eccitata, e il suo entusiasmo è contagioso.
Niente funziona come il sostegno di Sarah per risollevarmi il morale.
Sono sul punto di accettare, quando improvvisamente mi si ghiaccia il sangue. Ero così felice di essere stata scelta per la spedizione in America Latina che ho dimenticato un dettaglio essenziale...
La famiglia Bartholy mi ha assunta per occuparmi di Lorie, in cambio di vitto e alloggio.
Viaggiare fino all'altro capo del mondo non fa parte del contratto.
Sarah: "Va tutto bene? Sembri altrove." C:"No, non proprio. Mi sono dimenticata di avere una cosa importante da fare al maniero... Ci vediamo domani?"
Sarah: "Ok..."
Sembra delusa.
Devo davvero parlare della spedizione con Nicolae.
Saluto Sarah e mi dirigo dritta all'uscita, un nodo allo stomaco.
E se il maggiore dei Bartholy rifiutasse di lasciarmi partire? Il sangue mi pulsa nelle vene, mentre aumento sempre più il passo.
La nostra ultima conversazione su Lorie mi fa pensare che non si dimostrerà comprensivo.
Ha insistito su quanto sia diventata indispensabile per il benessere di Lorie. Non si dovrebbe cambiare le sue abitudini. È già parecchio instabile di suo.
Per non parlare del fatto che, finora, sono stata l'unica tata a reggere.
Occuparsi di Lorie non è per niente un gioco da ragazzi. È una piccola peste! Non è sempre facile ma, per ora, contrariamente alle tate che mi hanno preceduta, sto resistendo!
Alla fine mi sono molto affezionata a lei. Ma, se dovessi rinunciare alla spedizione a causa sua, la mia delusione potrebbe rovinare la nostra relazione...
So che è il mio lavoro, che ho accettato l'accordo, ma non voglio privarmi del mio sogno.
Sento il telefono vibrarmi nella tasca: un messaggio di Sarah.
Sarah: "Hey. Cerca di fare un passo indietro e ascoltare il tuo cuore. Un bacio." Le rispondo immediatamente.
C:"Grazie Sarah! Sei la migliore!"
Sarah: "Lo so ;)"
Non riesco a smettere di pensare.
E preferisco farlo per strada piuttosto che al maniero, dove un certo Nicolae potrebbe tentare di leggermi nel pensiero. Questo viaggio si trova al centro di tutti i miei dubbi.
Professionali e sentimentali... Come posso cambiare prospettiva?
È da sempre il mio sogno: devo andare! Continuo a pensare ai mille modi per convincere Nicolae a lasciarmi partire. Dopo tutto essere una ragazza alla pari mi serve solo per pagarmi cibo e alloggio.
I miei studi sono più importanti, i fratelli Bartholy lo sanno.
Questa spedizione mi permetterà di realizzare il mio sogno e diventare l'archeologa che ho sempre sognato di essere.
Devo andarci.
Per me... Già quando avevo 5 anni passavo ore in giardino, a osservare piante e animali.
Avevo un piccolo quaderno, su cui annotavo ogni nuova scoperta.
Mia madre si arrabbiava sempre, quando rientravo ricoperta di fango e con le tasche piene di insetti.
Sono troppo vicina al mio obbiettivo per rinunciarci.
E poi, Sarah ha ragione, li potrei riuscire a sistemare le cose.
Troverò una soluzione per me e il professor Jones...
Quello che è successo tra noi è speciale, e sono certa troveremo una soluzione.
Ci dev'essere un modo per conciliare attrazione e professionalità.
Sono felice di averne parlato con Sarah. Malgrado la sua delusione, ha reagito con classe.
È sempre comprensiva, e sa come risollevarmi il morale.
La adoro! Pian piano, tutto riprende il suo posto.
Mi manca solo il permesso di Nicolae. Sono nervosa.
Ora dipende tutto da lui.
Vista la nostra ultima discussione, non credo che Nicolae ne sarà troppo felice. In più, Lorie farà sicuramente una delle sue sceneggiate.
E ha una tale influenza sui suoi fratelli che sono certa rovinerà tutto.
L'ossigeno comincia a mancarmi.
Mi rendo conto di star praticamente correndo!
L'adrenalina sale di una tacca, quando intravedo il maniero in lontananza.
Ho la sensazione che si tratti di vita o di morte, che sia tutto appeso a un filo. (Riprenditi, Claire. Non c'è in gioco la tua vita!)
Mi intrufolo nella villa e vado prima nella mia stanza per rinfrescarmi e poggiare le mie cose.
Ho bisogno di essere al meglio per affrontare Nicolae.
E devo riprendere fiato.
Se penso che ha tra le mani una decisione così importante per me, mentre qualche mese fa non lo conoscevo nemmeno...
Ho paura!
Nicolae è davvero imponente! Spero di non balbettare! In cima alle scale, cerco di calmare i battiti del mio cuore.
Farò bene a essere convincente. Coraggio, Claire!
Scendo le scale e mi dirigo in soggiorno, dove so di trovare Nicolae.
Sembra davvero concentrato nel manoscritto che sta leggendo.
Nicolae: "Sì, Claire?"
Sussulto.
Ha parlato senza neanche alzare la testa. I vampiri sono davvero sempre un passo avanti.
(A parte Drogo ma, conoscendolo, sarà stato morso a metà!)
Raccolgo il coraggio a due mani e vado a sedermi sulla poltrona di fronte alla sua. Le fiamme scoppiettanti del caminetto mi fanno stringere il cuore.
I vampiri non sentono il freddo, e so che non amano il fuoco.
Il caminetto è acceso unicamente per me, per non farmi congelare.
Il gesto mi commuove.
(Effettivamente morire di freddo non rientra nei miei progetti).
Ad aumentare il mio senso di colpa, Nicolae mi osserva con espressione allegra.
Sembra sinceramente contento di vedermi.
Sarà felice di sapere che ho intenzione di abbandonare Lorie per andare a giocare all'avventuriera.
Nicolae: "Beh, non dici nulla? Sai che puoi parlarmi tranquillamente."
Mi schiarisco la gola e mi butto. Inutile girarci attorno.
C:"Ho qualcosa da dirti. È importante..." Nicolae posa il libro sul tavolino e mi osserva attentamente per lunghi istanti. Con mio grande sgomento, vedo il suo sguardo incupirsi.
Nicolae sembra già agitato, e ancora non sa di cosa debba parlargli.
Nicolae: "Ti ascolto."
Il suo tono non è più caldo come prima. Come se mi avesse letto nel pensiero.
(I miei dubbi sul fatto che possa accettare crescono rapidamente).
Mi aggrappo alla sedia.
Cominciamo bene, sembra davvero agitato.
C:"Sai che quella di Miti e Leggende è la materia più importante del mio corso?" Nicolae incrocia le braccia al petto.
Ho la sensazione che stia perdendo la pazienza.
È un brutto segno.
Deglutisco nervosamente.
C:"Ho lavorato duro per questo corso, mi appassiona. Qualche giorno fa, il professore ci ha detto che sarebbe andato in spedizione in America Latina per qualche settimana. Laggiù è stato scoperto un tempio. È un ritrovamento di portata storica! Verrà accompagnato da alcuni studenti. Sono stati scelti in base ai voti, la competizione è stata dura. E..."
Mi interrompo.
Gli occhi di Nicolae hanno preso una luce inquietante.
Nicolae: "E?"
Vuoto il sacco.
C:"E io sono stata scelta per partire con loro..."
Ecco, l'ho detto!
Mi agito sulla sedia, a disagio.
Nicolae si solleva dal divano con un movimento fluido, per poi avvicinarsi alla grande finestra del salone.
I secondi passano interminabili.
Alcune gocce di sudore freddo mi imperlano la fronte.
(Questa tensione mi farà impazzire!) Nicolae: "Quindi mi annunci, di punto in bianco, che vorresti lasciare il maniero per diverse settimane. Il tutto per andare a scavare tra le rovine di qualche tempio antico?"
Mi irrigidisco.
La voce di Nicolae risuona nella stanza, come una frusta.
Mi sembra di sentire mio padre...
Mi arrabbio.
Qui si parla del mio futuro!
Non ho mai detto che fare la tata fosse l'ambizione di tutta la mia vita.
C:"Mi spiace che tu la prenda in questo modo. Speravo davvero che capissi e mi permettessi di fare questo viaggio." Nicolae: "È fuori questione, Claire."
La sua è una decisione finale, senza appello.
I miei occhi si riempiono di lacrime. C:"Scusa?"
Nicolae: "Hai capito bene. È fuori questione."
C:"Rifiuti, senza neanche discuterne?" Nicolae: "Credevo di essere stato chiaro, durante la nostra ultima conversazione. Sei stata assunta per prenderti cura di nostra sorella. Ho bisogno di te, qui, non in America Latina! Hai firmato un contratto, mi sembra."
C:"Ma si tratta di una situazione eccezionale. Non puoi proibirmi di andare, è l'occasione di una vita!"
Nicolae sospira e si volta verso di me. Il suo volto, freddo come il marmo, mi dà i brividi.
Nicolae: "Credimi, di rovine ce ne saranno sempre. Per ora, ti sei impegnata con noi. Hai delle responsabilità!"
È una situazione inestricabile.
Nicolae non si piegherà.
Sono arrabbiata.
C:"È la tua ultima parola? Non vuoi neanche sentire quello che ho da dire?" Nicolae: "Mi spiace, Claire, ma ho preso la mia decisione. Non partirai. Finché vivrai sotto il nostro tetto, dovrai seguire le nostre regole."
Cerco di fargli cambiare idea.
C:"Mi rattrista che tu non voglia guardare le cose dal mio punto di vista. Sai quanto contano gli studi, per me."
Nicolae: "Non ho altro da aggiungere. Se permetti, vorrei cambiare argomento."
È troppo! Lascio il salone senza neanche rispondere.
Ancora una volta, sento le mie dita formicolare terribilmente...
Salgo le scale quattro a quattro.
Voglio mettere più distanza possibile tra me e Nicolae.
Non lo perdonerò mai.
Non mi aspettavo una tale mancanza di comprensione da parte sua.
E dire che pensavo di poter contare sul suo sostegno!
Chiudo la porta della mia stanza con un sospiro.
Devo fare una scelta.
Ho bisogno di lavorare per mantenere i miei studi ma, se rimango, non potrò partire per questa spedizione.
Mi getto sul letto, la testa tra i cuscini. Soppeso i pro e i contro.
Devo far cambiare idea a Nicolae. Adottando le strategie di Drogo: Molestie, intimidazioni, discussioni estenuanti. Drogo ottiene ciò che vuole tormentando le persone, e mi sembra funzioni abbastanza bene.
Sono talmente arrabbiata da avere un nodo allo stomaco.
Sono stufa di litigare con tutti.
Forse dovrei farmi rispettare di più.
Lorie: "Cos'hai? Perché tieni il broncio?" Fantastico! Ci mancava solo lei!
È stata così silenziosa che non l'ho sentita entrare.
C:"LORIE! Per la millesima volta, smetti di entrare senza bussare! È insopportabile, e finirò davvero per arrabbiarmi!"
Lorie sembra sorpresa dal mio tono aggressivo.
(Bisogna dire che le ho letteralmente abbaiato addosso...)
Mi scuso.
Dopotutto, non è colpa sua se suo fratello mi ha appena rovinato la carriera.
C:"Mi spiace, non volevo essere cattiva. È solo che non sono dell'umore, stasera..." Lorie inclina la testa di lato, poco interessata al mio stato d'animo.
Tanto per cambiare...
Lorie: "Ho portato le mie bambole. Possiamo giocare nella tua stanza, se ti va."
Adoro essere ascoltata, mi dà la sensazione che la mia opinione conti...
È incredibile!
C:"No, Lorie. Non ora! Sono occupata."
La piccola ridacchia, facendomi irrigidire ancora di più.
Lorie: "Ma non è vero, non stai facendo niente. Stai piagnucolando, a letto!"
La caccio via.
Quando è troppo, è troppo!
Deve imparare il rispetto!
C:"Hai tre secondi per uscire dalla stanza, prima che vada a chiamare i tuoi fratelli!" La sua boccuccia trema e i suoi occhi si riempiono di lacrime.
Lorie: "Sono stufa, stufa, stufa! Non hai mai tempo di giocare con me! Non è mai il momento, quando vieni pagata per questo!"
Sempre a sbattermi in faccia il mio status di dipendente! Ma non è proprio il momento per ricordarmelo.
C:"Lo so, ho capito! Non fai che ripeterlo. Ma tranquilla, non durerà; essere la tua tata non è il lavoro della mia vita."
Mi rendo conto, troppo tardi, di aver un po' esagerato.
Mi sento in colpa.
Lorie è solo una bambina, non è responsabile della sua condizione né della sua situazione attuale.
Tendo una mano verso di lei, in segno di scuse, ma lei fa un salto all'indietro così improvviso da farmi sussultare.
Lorie: "Cattiva, sei cattiva!!! Dirò a Nicolae che mi hai trattata male!!!"
Cerco di trattenerla.
L'ultima cosa di cui ho bisogno è avere anche Lorie contro di me.
Non giocherà in mio favore, se voglio tentare di far cambiare idea a Nicolae. Lorie corre fuori dalla stanza e io sospiro, lasciandomi ricadere nel letto.
Questa giornata ha preso una piega drammatica!
Ho attraversato ogni tipo di emozione, sta iniziando a essere spossante.
Nel frattempo, non so che fare con Nicolae.
Se continua a rifiutare di lasciami andare, dovrò prendere una decisione difficile. Darò le dimissioni dal maniero.
La famiglia Bartholy mi mancherà, questo è certo, ma questa spedizione è l'occasione della mia vita! Non posso perdere questa opportunità.
Forse Sarah accetterà di ospitarmi. Sfinita, chiudo gli occhi per qualche secondo... e cado in un sonno profondo.
Vengo risvegliata dal rumore del vento.
Il tempo è terribile. Grossi nuvoloni neri hanno invaso il cielo, immergendo la mia stanza nell'oscurità.
Mi stiracchiò, un po' disorientata, quando il ricordo degli avvenimenti del pomeriggio mi colpisce in pieno.
Sono arrabbiata.
Non uscirò mai da questa stanza! Nicolae Avrà qualche problema a spiegare la presenza del mio cadavere denutrito.
Una doccia veloce e mi aiuterà a rilassarmi. Poi mi infilerò qualcosa di comodo e andrò a letto.
Mi brontola lo stomaco, ma lo ignoro. Troverò sicuramente qualche vecchio biscotto in uno dei miei cassetti...
La sensazione dell'acqua calda sulla mia pelle mi fa un gran bene. Mi avvolgo in un asciugamano, sospirando di piacere.
Torno nella mia stanza e, improvvisamente, sento qualcuno bussare.
Non rispondo.
Stasera non voglio vedere nessuno! Altrimenti perderò tutti i benefici della mia doccia rivitalizzante.
???:" Claire? Ci sei?"
Riconosco la voce di Peter. Mi rivesto sospirando E la porta, guardandolo sospettosamente.

Is It Love? SebastianUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum