Capitolo 3

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Samantha ridacchia, osservando Sarah dall'alto in basso.
Ha tutte le carte in mano e gongola, preparandosi ad assestare il colpo di grazia.
Samantha: "Sei patetica, Sarah! Cerchi di difendere la tua amichetta, quando lei chiaramente non prova lo stesso per te."
Il silenzio che ci circonda è spezzato dalle risatine del suo gruppetto di oche.
Cosa? Che sta dicendo?
La ignoro.
Non ci si può aspettare altro dalla più grande pettegola della città.
La sua 'amichetta'? Sta delirando!
La mia amica resta in silenzio, ma le sue guance si sono fatte improvvisamente di fuoco.
Samantha ci fissa con un'aria di sufficienza che mi fa venire voglia di prenderla a schiaffi.
Drogo: "Ma bene, che bella festa! Posso partecipare?"
Drogo!
Fantastico... Se ora arrivasse pure mio padre, questa diventerebbe la mattinata più bella della mia vita.
Per qualche istante, Samantha sembra a disagio.
Bisogna dire che il carisma e la reputazione di Drogo lo precedono sempre.
In genere, gli altri studenti cercano di evitarlo.
Alla fine gli risponde, forse convinta che la sua bassezza divertirà la pecora nera dei Bartholy.
Samantha: "Non lo sai? La tua tata ama fare carriera a letto."
C:"Ti avviso, Samantha... Non provocarmi, o te ne pentirai."
Samantha: "Ooooh, che paura... La gattina tira fuori le unghie?!"
Sento la rabbia ribollire pericolosamente, e le mie dita iniziano a formicolare.
Devo faticare per tenere il mio potere sotto controllo.
Ci sono troppi testimoni: Drogo, Sarah, Samantha, per non parlare di mezzo corso di Miti e Leggende...
Devo essere discreta.Neanche Sarah sembra stare troppo bene.
Cerco di attirare la sua attenzione, invano.
Quanto a Drogo, lui è al settimo cielo. Ovviamente!
Drogo: "Oh... Mi stupisci ogni giorno, cosina. Credevo fossi più rigida di una scopa. Che piacevole sorpresa."
Mi innervosisco.
Non gliela farò passare liscia, questo è certo!
Ma aspetterò di tornare al maniero, non mi piace stare al centro dell'attenzione.
Drogo si volta improvvisamente verso Samantha, gli occhi pieni di rabbia.
Mi avvicino istintivamente a Sarah.
(Ho la sensazione che non si metta bene per la stronza! Se la mangerà viva? Dovrò fingermi dispiaciuta per lei?)
Drogo: "Perché non taci, Samantha? Qual è il problema? Ti scoccia essere detronizzata?"
Sono senza parole!
Esattamente come Samantha, che si mette a balbettare come una bambina che recita una poesia.
Samantha: "Che... eh?... Cosa... che vuoi... dire?"
Drogo fa un passo verso la vipera, e tutte le sue amiche indietreggiano, spaventate.
Drogo: "Non fare la santarellina! Non c'è un solo studente che tu non abbia cercato di portarti a letto. A parte me, forse... Non che la cosa mi interessi! In ogni caso, ti consiglio di smettere di diffondere queste voci disgustose quanto te. Perché, dovessero arrivarmi di nuovo alle orecchie, mi assicurerò che tutti sappiano chi è davvero la ragazza facile, mia cara figlia di papà. E ne ho le prove!"
Il volto di Samantha prende un colore violetto.
Fugge via, seguita immediatamente dalla sua corte.
Drogo si volta verso di noi e riprende la sua solita aria disinvolta.
Non riesco a crederci!
Non avrei mai pensato che Drogo avrebbe preso le mie difese, e di certo non di fronte a tutti!
C:"Grazie, Drogo..."
Mi fa un cenno con la testa e si allontana con movimenti felini.
Quel ragazzo non cesserà mai di stupirmi.
Sarah, che non sembra aver voglia di parlarmi, fila alla lezione di latino.
La osservo col cuore pesante.
Metto il pilota automatico per il resto della giornata, per evitare di riflettere.
Ma, una volta sola a casa, mi torna tutto alla mente.
Penso al professor Jones.
Queste stupide voci rovineranno la nostra complicità? Immagino di sì...
Dovrò sistemare la situazione sia col professor Jones che con Sarah.
Non ho alcuna intenzione di lasciare che Samantha rovini i miei rapporti più preziosi.
Riesco a raggiungere la mia stanza senza imbattermi in un Nicolae troppo curioso né in una Lorie sovreccitata.
Emetto un sospiro e mi lascio cadere sul letto, sentendomi completamente spossata.
È stato orribile trovarsi al centro dell'attenzione in quel modo...
Mi sono sentita talmente a disagio!
Non sapevo come comportarmi, soprattutto con il professor Jones.
Ma lui sembrava non saperne niente.
Era concentrato.
Quando si trova di fronte ai suoi studenti, per lui niente ha più importanza.
Tuttavia, non so cosa farei se queste voci finissero per raggiungerlo.
Come reagirebbe?
Sarebbe sicuramente furioso.
Ma non credo se la prenderebbe con me. Non è tipo da fuggire dai problemi.
Chiudo gli occhi per un istante, ma un rumore fuori dalla finestra mi fa sussultare.
È la mia civetta!
Sta battendo sul vetro, agitando nervosamente le sue candide ali.
C:"Hey, ciao! Ne è passato di tempo... Credevo mi avessi dimenticata."
Spalanco la finestra e lei si fionda nella stanza, squittendo allegramente.
Il suo entusiasmo mi fa ridere.
C:"Sembri davvero felice! Ti faccio questo effetto?"
Senza preavviso, Piuma si dirige verso la finestra rimasta socchiusa e si posa sul mio balcone, fissandomi con i suoi occhi d'orati.
Sembra che voglia essere seguita.
A ogni modo, sto solo rimuginando nel mio letto.
Non dico mai di no a un'esplorazione improvvisata.
La civetta sembra pensare che ci stia impiegando troppo tempo, e inizia a gridare sempre più forte.
Mi infilo la giacca e scendo di sotto, dove non incontro nessuno.
Apro la finestra che dà sul giardino silenzioso.
La civetta volteggia intorno a me, per poi posarsi su un albero, ai margini del bosco.
Piuma mi conduce nel profondo della foresta.
Sono davvero curiosa.
È la prima volta in tutta la giornata che mi viene da sorridere!
Adoro investigare...
Dove mi starà portando?
La civetta vola sempre più in alto, e faccio davvero fatica a seguirla tra gli alberi.
(Per fortuna ha delle piume bianche e lucenti, altrimenti l'avrei già persa da un po').
C:"Hey! Aspettami!"
Ma Piuma non sembra sentire il mio richiamo.
Continua per la sua strada, senza prestarmi attenzione.
Mi fermo un istante, per riprendere fiato, e mi rendo conto di non sapere dove mi trovi.
E, come se non bastasse, ho dimenticato il telefono nella mia stanza.
Posso dire addio alla mia torcia...
Continuo.
È troppo tardi per fare marcia indietro.
Se rinuncio, non scoprirò mai cosa voleva mostrarmi la civetta.
Alzando gli occhi al cielo, mi rendo conto che oggi c'è la luna piena.
Illumina l'intera foresta con la stessa luce spettrale che mi ha affascinata qualche settimana fa.
Quella notte memorabile che ha cambiato tutto...
Uno stridio di Piuma mi risveglia dal mio torpore.
Continuo ad avanzare.
Per fortuna le sue piume risaltano tra i rami degli alberi, ormai immersi nell'oscurità.
Non faccio in tempo a finire di pensarlo che, in un rapido battito d'ali, scompare in alto nel cielo.
Fantastico...
Fai amicizia con una civetta, e lei ti lascia gentilmente bloccata nel cuore della notte in mezzo a una misteriosa foresta! Tipico...
C:"Spero tu abbia una buona ragione, Piuma, perché non è per niente carino abbandonarmi qui."
Inizio a correre attraverso gli alberi, rischiando di inciampare più volte sulle radici.
Mi ritrovo presto Senza fiato. Mi appoggio a un albero, per riposare un po'.
Devo decisamente andare a correre più spesso!
Continuo.
Non ho molta scelta.
Devo continuare, Se non altro per trovare una radura che mi aiuti a orientarmi. All'improvviso, Mentre cerco di riprendermi, sento un ringhio inquietante a pochi passi da me.
Mi blocco immediatamente, il cuore in gola.
Sento un Ramo che scricchiola e mi volto di scatto.
Un lupo nero mi fissa con due grandi occhi dorati!
Gridò.
Non riesco a trattenere un grido.
C:"buono... buono..."
Il lupo comincia ad avvicinarsi, molto lentamente, con passo felpato e maestoso.
Sembra un re... dalle dimensioni di una macchina.
Non ringhia, non si mostra aggressivo.
Si ferma a pochi passi da me, continuando a osservarmi.
Guidata da una forza invisibile, mi inginocchio alla sua altezza.
Lo tocco.
Sembra che voglia essere accarezzato. prima che abbia il tempo di prendere una decisione, punta il muso verso di me.
La mia mano incontra il pelo morbido della sua testa.
Sorrido beatamente.
Mi sembra di sognare, e forse è proprio così... è un momento magico!
La mia mano accarezza dolcemente la schiena del lupo, il quale mette un gemito delicato.
Sembra che gli piaccia.
È un comportamento davvero strano, per un animale selvaggio.
Mi incuriosisce.
Mi domando cosa ci sia tanto speciale in me da spingere questo lupo a comportarsi in questo modo.
Non posso fare a meno di sorridere da un orecchio all'altro.
All'inizio ero spaventata, ma ora non è più così.
Proprio il contrario.
Ho la sensazione che ci sia qualcosa, tra me e questo lupo.
Come un legame invisibile
(sto perdendo la testa?)
Mi rendo conto di trovarmi da sola, in mezzo a una foresta buia, ad accarezzare un animale Selvaggio presentatomi da una civetta.
C:"Sei davvero uno strano lupo, lo sai!"
(senti chi parla!)
Il lupo freme contro di me, per poi allontanare la testa dalla mia spalla e riprendere fissarmi.
Lo guardo.
C'è un che di profondamente intelligente, nei suoi occhi.
Qualcosa di straordinario.
Il suo muso si trova qualche centimetro dal mio naso.
Potrebbe mordermi, se volesse, ma ho la certezza che non lo farà.
continuo ad accarezzargli dolcemente la testa.
Non so perché, ma non riesco a toccarlo come se si trattasse di un semplice animale domestico.
~continua~
Lo tratto con rispetto, e lui fa lo stesso. All'improvviso, Il lupo fa un balzo all'indietro, scoprendo zanne più affilate di coltelli.
Mi spavento.
C:" Hey, che ti prende?"
Una sagoma scura si staglia tra i rami gli alberi, per poi saltare vicino a noi.
???:"vattene, subito!"
Drogo! arriva sempre quando meno te l'aspetti!
Gli occhi iniettati di sangue, mostra i canini appuntiti sibilando minacciosamente.
Cerco di calmarlo.
Se lui e il lupo dovessero combattere, non ne verrebbe nulla di buono.
Non voglio che nessuno dei due si faccia male.
E non voglio neanche rischiare di ritrovarmi di mezzo.
C:" Drogo...?"
Si volta verso di me, furioso.
Rabbrividisco di fronte alla violenza che emana.
Drogo:"ti ho detto di scappare, cosina! vuoi farti divorare?"
Il lupo non si è mosso di un millimetro,ma ha drizzato i peli della schiena.
Fa schioccare i denti in direzione di Drogo. (Mi trovo in una pessima situazione! al centro di un combattimento tra due maschi alpha.)
C:"non fargli del male! non è cattivo!"
Drogo ridacchia. Una risata sardonica che riecheggia per tutta la foresta.
Drogo:"non sai che hai di fronte! credimi, farai meglio ad andartene.
Vattene ora. Non aver paura, lo tratterrò."
Mi intrometto.
Cosa? Non esiste! Non gli permetterò di far del male al mio lupo.
Mi posiziono tra Drogo e l'animale.
I due continuano a fissarsi, i muscoli tesi, pronti a saltare l'uno sull'altro.
Sento che la situazione sta per sfuggire di mano, e mille pensieri mi vorticano per la mente.
Non voglio vedere.
Cerco di frappormi tra Drogo e il lupo.
So benissimo di non poter competere con Drogo.
Ma non posso stare a guardare senza far nulla!
C:"lascialo!"
Il tono aggressivo della mia voce ci sorprende entrambi.
Drogo mi guarda stupito, e abbassa la guardia.
Lancio un'occhiata al lupo, per rassicurarlo.
Ma quest'ultimo, dopo avermi guardata un'ultima volta, si volta e scompare nella foresta.
Il mio lupo... Drogo sembra allibito dall'occhiataccia che gli rivolgo immediatamente.
Sono arrabbiata.
Non stava facendo niente di male! perché Drogo dovuto fargli paura?
Se avessi avuto bisogno di aiuto, glielo avrei chiesto.
C:" bravo, Hai ottenuto ciò che volevi. se n'è andato..."
Drogo si passa una mano tra i capelli biondi. Sembra calmarsi.
Drogo:" è meglio così. Sia per te che per lui."
I suoi occhi perdono gradualmente la loro sfumature rosso omicida e riacquistano il loro solito barlume sarcastico.
Un ghigno appare sul suo viso malizioso.
Drogo:" non finirai mai di stupirmi, cosina! ma ci sono due o tre cose che vorrei chiarire, se non ti dispiace."
Mi si avvicina con movimenti felini, quasi predatori.
Mi irrigidisco all'istante.
Drogo: "Sai se quel lupo passa spesso da queste parti?"
Sostengo il suo sguardo senza battere ciglio.
Dico la verità.
Dopotutto, non ho nulla da nascondere.
Non so nulla che possa mettere in pericolo il mio lupo.
C:" È la prima volta che lo vedo."
Non è neanche una bugia.
Anche se ho la sensazione che si tratti del lupo che ho sentito ululare l'altra notte...
Drogo non sembra convinto e continua a fissarmi, come se cercasse di leggermi nel pensiero.
Alla fine mi tende la mano.
Non mi resta che afferrarla, perché non mi lascerà qui da sola.
Drogo: "È ora di andare a dormire, cosina. E che non ti riveda a passeggiare per i boschi in piena notte!"
C:"Sarò più discreta, la prossima volta."
Sto mezzo scherzando.
Se Piuma mi ha condotta qui, se ho incontrato quello strano lupo, ci deve essere una ragione.
Dopo che l'Air Drogo mi ha fatta scendere sul balcone, ho cercato disperatamente di addormentarmi.
Mi risveglio esausta, ripensando agli occhi di Drogo che mi fissavano e mi interrogavano.
Sta diventando sempre più difficile nascondere le cose ai fratelli Bartholy. Vogliono proteggermi, e quindi cercano di sapere.
È commovente.
In questo momento, i rapporti con la mia famiglia sono nel caos.
La gentilezza dei Bartholy mi fa stare bene.
Il nervosismo di Drogo mi ha davvero sorpresa.
Sembra che ci sia un legame tra vampiri e lupi.
Devo assolutamente saperne di più.
Così tante domande, così poche risposte...
E una divisa da infilare in fretta, se non voglio arrivare in ritardo!
Nonostante l'insolito episodio del lupo, non ho dimenticato le mie preoccupazioni di ieri.
Data l'ostilità di Samantha, temo sarò al centro dell'attenzione dell'intero campus.
Sono arrabbiata.
Ho la coscienza a posto, non ho nulla da rimproverarmi.
Eppure mi sento in colpa, e la cosa mi fa infuriare.
Esco dal maniero e mi dirigo al campus, completamente persa nei miei pensieri. Sono un po' triste, perché non ho più avuto notizie di Sarah dall'incidente con Samantha.
Ce l'ho con Samantha.
È all'origine della maggior parte dei pettegolezzi, di quelli che fanno male e che non si riesce a scrollarsi di dosso.
Non capisco come riesca ad avere ancora degli amici.
È così gratuitamente crudele!
Arrivata al campus, cerco Sarah con lo sguardo, e la trovo subito, circondata da un gruppo di amici.
Sta sorridendo e sembra piuttosto felice.
Sto sulle mie.
Non ha risposto ai miei messaggi.
La conosco: ha sempre bisogno di un po' di tempo per venire a patti con le situazioni.
Così decido di continuare tranquillamente per la mia strada, sorridendole timidamente mentre le passo accanto.
Più tardi la vedrò comunque al corso di Miti e Leggende.
Sarah sembra notare la mia presenza e mi rivolge uno sguardo imbarazzato che non riesco a interpretare.
(Se Samantha ha rovinato la nostra relazione, perderò la testa!)
Mi affretto a raggiungere la prima lezione che, purtroppo, non abbiamo in comune.
Fortunatamente, la maggior parte degli studenti che la frequentano non seguono Miti e Leggende.
Quindi non dovrò temere voci, qui.
Mi sento sollevata.
L'insegnante inizia il suo monologo con voce strascicata e perdo immediatamente la concentrazione.
I miei pensieri tornano immediatamente alla foresta.
Come accade spesso, in questi giorni...
Non riesco a credere a quello che è successo ieri notte.
Mi sono inginocchiata tranquillamente accanto a un enorme lupo, che si è lasciato accarezzare.
A volte mi chiedo se non mi sia sognata tutto; sembrava così surreale.
Da dove è uscito quel lupo?
Era davvero fantastico.
Più ci penso, più mi dico che quello non era il comportamento di un animale selvaggio.
Mi conosceva?
So che potrà sembrare assurdo, ma avevo la sensazione di conoscerlo già.
C'è una strana connessione tra noi...(Oppure stai diventando completamente pazza, Claire. Sei da internare...)
Per non parlare dello strano comportamento della mia civetta.
Perché mi ha lasciata lì?
Non la vedevo da un po'...
Allora perché è venuta a cercarmi, solo per abbandonarmi in mezzo al bosco?
Che significa tutto questo?
Dovevo incontrare il lupo.
Anche se sembra tanto una fiaba di Perrault, forse era destino che incontrassi quel lupo.
Guardo fuori dalla finestra.
Il cielo è limpido, con poche nuvole all'orizzonte.
Gli alberi vengono scossi da una brezza leggera.
Chi mi crederebbe se dicessi che, ieri notte, ho abbracciato un enorme lupo dagli occhi dorati?
Credo nella magia.
Da quando sono arrivata qui, non ho trovato altro che magia e misteri.
Ieri non mi sono sentita minacciata dal lupo.
Né da Drogo.
C'è solo una creatura malefica a Mystery Spell.
E il suo nome è Samantha.
Ascolto frammenti della lezione, senza capirci molto.
Sono da tutta un'altra parte.
Continuo a ripensare agli avvenimenti degli ultimi mesi.
Devo arrendermi all'evidenza.
La mia civetta e il lupo di ieri presentano degli aspetti... quasi umani...
Il che spiegherebbe l'atteggiamento protettivo della prima, e la fiducia eccessiva dell'altro.
Devo saperne di più.
Ci saranno sicuramente dei libri con testimonianze di avvenimenti simili.
Non posso restare con tutte queste domande senza risposta, o diventerò pazza.
Se non lo sono già!
Mi sento invadere da una sensazione di eccitazione e ansia.
C'è solo una persona in grado di rispondere a tutte le mie domande.
Ma dovrò aspettare prima di rivederlo.
Ritrovo Sarah alla mia prima lezione del pomeriggio, quella di Miti e Leggende. Non ci siamo viste per tutta la mattinata, quindi sospetto che mi abbia evitata volontariamente.
Cerco di iniziare una conversazione, ma è davvero dura.
C:"Non ti ha sconvolta vedere Drogo difenderci? ...E la faccia di Samantha! È stato bellissimo, vero?!"
Sarah: "Già..."
C:"Non ho mai visto nessuno con un tale bisogno di attenzioni."
Sarah: "...Vero..."
Ok. Se continua così, il resto della giornata sarà davvero lungo.
Che fastidio!
Faccio un respiro profondo.
Se non fa alcuno sforzo, sarà difficile.
Entriamo nell'auditorium e ci dirigiamo verso le ultime file.
Mentre mi siedo, sento molto chiaramente alcuni frammenti di conversazione che mi feriscono.
Studentessa: "Sembra che vada a letto con lui!"
Studentessa: "Già. Ecco perché ha quei bei voti. Così è facile!"
I miei occhi si riempiono immediatamente di lacrime.
Il passaparola ha avuto effetto, sono una sgualdrina.
Questa cosa mi fa impazzire!
Vorrei gridare al mondo intero che, se prendo bei voti, è perché lavoro sodo! Sono appassionata e determinata a diventare una grande archeologa.
Ho lasciato la mia città e i miei genitori per far diventare il mio sogno realtà.
Non sopporto che i miei risultati vengano attribuiti ad altro!
È in questo momento che il professor Jones fa il suo ingresso nell'auditorium.
Poggia le sue cose sulla scrivania e si volta a guardarci col suo solito sorriso.
Sebastian Jones: "Buongiorno a tutti! Dopo aver riflettuto molto, ho deciso di mettere da parte i miti celtici per passare a un tema completamente diverso."
Mantiene la suspense per qualche istante. Poi, con un movimento teatrale del braccio, annuncia
Sebastian Jones: "Oggi vi parlerò del mito dei mutaforma. Qualcuno ne ha sentito parlare?"
Diverse persone alzano la mano.
Sembra che l'argomento sia più interessante dei druidi.
Strana coincidenza.
Avevo intenzione di chiedere al professor Jones qualcosa sugli animali dagli atteggiamenti umani...
E oggi decide di farci una lezione sui mutaforma.
Il professore inizia a proiettare delle immagini sul muro.
Sebastian Jones: "Come probabilmente già saprete, i mutaforma sono esseri umani capaci di modificare il loro aspetto fisico. Sono personaggi noti da millenni.
Si parla di loro in diverse religioni, così come nel folklore."
Non si sente volare una mosca.
Affascinante!
Si trovano leggende sui mutaforma in quasi ogni paese.
Il professor Jones ci mostra vari dipinti e affreschi, di origini diverse.
Veniamo a conoscenza della kitusne, lo spirito volpe, e del tanuki, lo spirito cane, miti giapponesi.
Sono contenta di vedere che le mie capacità cognitive sono intatte e il mio entusiasmo è tornato.
Anche il professor Jones sembra appassionato all'argomento.
Il suo carisma e la sua eloquenza sono per me una fonte inesauribile di ispirazione.
Sebastian Jones: "Ci si può riferire ai lupi mannari anche col termine licantropo. Attenti a non fare confusione con la teriantropia, con cui si indicano gli esseri umani che condividono tratti comuni con gli animali."
Continua a mostrarci varie immagini e soffoco una risata quando, in mezzo ai centauri e ai vari Horus e Anubi, fa la sua apparizione Ariel, la sirenetta.
Il professor Jones sposta lo sguardo malizioso sul pubblico, indicando la coda di pesce.
Sebastian Jones: "Ecco un esempio perfetto di teriantropia. Non molto pratico per la povera Ariel! Ce ne sono tanti altri, sta a voi trovarli."
Prendo freneticamente appunti, la mente allerta, sollevando a malapena la testa dal foglio per il resto della lezione.
Che il lupo di ieri sera fosse una di queste creature...?
Me lo sento.
Ieri notte, nei boschi, quel lupo si è comportato stranamente.
Il suo sguardo era davvero umano.
La lezione del professor Jones mi convince sempre di più.
Mordicchio pensierosamente la penna, turbata da tutte queste nuove informazioni.
Sento uno sguardo su di me. È quello di Sarah. Non so come interpretarlo.
Tento un approccio diverso, perché sono stufa di questo silenzio pesante.
C:" la lezione è davvero interessante, vero?"
Sarah:" si, non male..."
È dello stesso umore di prima, pare. Riporto subito la mia attenzione verso il professor Jones.
È appoggiato con disinvoltura alla cattedra.
Sta rispondendo alla domanda di uno studente.
Per un attimo, mio malgrado, non riesco a distogliere lo sguardo.
Ha un modo di rendersi accessibile, disponibile, mentre fa sentire i suoi studenti come le persone più importanti del mondo.
È carismatico e, come se non bastasse, ha un gran senso dell'umorismo sono molto sensibile agli uomini di talento...chi non lo è?
Sono sensibile al suo fascino.
Gli ultimi avvenimenti hanno giocato contro di me.
Immagino che l'averlo visto nudo non mi abbia lasciata del tutto indifferente.
Per non parlare delle nostre conversazioni appassionanti.
Prendo il volto fra le mani, facendo un sospiro.
La mia vita è diventata così complicata! Eppure, in fondo a me, so che non cambierei nulla.
Il resto della giornata vola in un lampo e, con mio grande dispiacere, l'atteggiamento di Sarah non cambia.
Mi parla a monosillabi.
E solo quando le faccio delle domande. Sono preoccupata.
Non è da lei.
Tutti i miei tentativi di rompere il ghiaccio sono falliti miseramente.
Inizio a chiedermi se non ci sia dell'altro... Devo ammettere di sentirmi strana, comunque.
Mi sembra di aver perso la mia unica amica.
Mi mancano talmente tanto quei momenti in cui mi faceva ridere che ho quasi crampi allo stomaco.
Era diventata davvero brava a imitare i nostri professori.
Dopo l'ultima lezione, mi segue fuori dall'auditorium e cammina al mio fianco per i corridoi, con gli occhi incollati al telefono.
Che fastidio.
Oltre a non rivolgermi la parola ora riesci a farmi sentire davvero invisibile.
C:"ah! Sono contenta che la giornata sia finita. che incubo!"
Ancora nessuna risposta... Iniziò a chiedermi se mi senta.
Piuma è più espansiva di lei.
C:" Vado in biblioteca a fare delle ricerche sui mutaforma. Vuoi venire?"
Spero accetti.
Non parleremo, ma almeno staremo insieme.
Sarah controlla l'orologio e, dalla sua espressione dispiaciuta, intuisco che rifiuterà.
Sarah:" mi dispiace, Claire. Ho lezione di danza, stasera. Ci vediamo domani?"
(wow, ha pronunciato più di due parole?! vittoria!)
Per non fare scenate, annuisco e la saluto con un cenno distratto della mano.
C:" nessun problema, Sarah. A domani. "
A ogni modo, se voglio capire meglio la mia Civetta e questo misterioso lupo, ho bisogno di passare attraverso lunghe e noiose ricerche, leggendo libri sull'argomento.
Il pomeriggio sta volgendo al termine e voglio assolutamente prendere in prestito dei libri prima che la biblioteca chiuda.
Soprattutto perché il bibliotecario non sembra tipo da straordinari.
Senza grandi sorprese, quando entro in biblioteca la trovo praticamente deserta. Sembra quasi che nessuno studi mai. Peccato!
Una biblioteca così colma di sapere non dovrebbe mai essere vuota.
Ma immagino che gli altri studenti abbiano di meglio da fare.
Poggio la borsa sul primo tavolo che trovo e tiro fuori i miei appunti.
Una volta ripassata la lezione, consulto la bibliografia distribuitaci dal professor Jones.
La maggior parte dei libri hanno l'aria di essere un'edizione limitata.
Vago tra gli scaffali e finisco per trovare tre dei testi elencati. Vittoria!
Sfoglio il primo e mi immergo talmente tanto nella lettura che dimentico completamente il mondo attorno a me.
Due studenti mi passano accanto, chiacchierando tra loro, ma li noto a malapena.
Sono assorta.
Sto scoprendo tante cose sui mutaforma, più di quanto non si veda nei film.
Durante i secoli è stato detto così tanto su queste creature che è quasi impossibile distinguere il falso dal vero.
Esistono davvero.
Da quando mi sono trasferita qui, ho capito che tutto è possibile.
Esiste un altro mondo.
È un mondo Sconosciuto al resto delle persone.
Il tempo continua a passare.
Ho perso completamente il contatto col resto del mondo.
Il corso di Miti e Leggende è in assoluto il mio preferito, ma è anche la prima volta che un argomento mi tocca in maniera tanto personale.
Brontolo dalla frustrazione.
Ci sono dozzine di disegni e pagine dedicate ai lupi mannari.
Ma nulla sugli uccelli. Nisba!
Potrei essermi immaginato tutto.
Non mi scoraggio.
Andiamo, Claire!
Che razza di esploratrice si arrende al primo ostacolo?
La giornata e si fa sempre più buia, e sento che sta per venirmi un emicrania. Troppo stress, troppo pressione...
Ma non mi devo lasciar distrarre.
Sento che sto per scoprire qualcosa di enorme.
Mi sono successe troppe cose , ultimamente.
Troppe, per essere una coincidenza.
Devo seguire il mio istinto.
È questo che il professor Jones non fa che ripetere.
Alla fine, il bibliotecario mette fine alle mie esitazioni.
La biblioteca sta per chiudere, lui vorrebbe tornare a casa.
Capisco.
Deve avere una moglie, dei figli e una vita. Che importa dei segreti dei mutaforma, Raccolgo i miei libri più velocemente possibile e mi dirigo all'uscita.
Ho a malapena il tempo di superare la porta che questa mi viene chiusa alle spalle.
Sono stata letteralmente cacciata fuori!

Is It Love? SebastianWhere stories live. Discover now