Harry Styles è l'idolo di tutte le ragazzine provenienti da tutto il mondo, famoso cantante della boy band One Direction con una vita da sogno; macchine, soldi, vacanze, ville e tutto quello che un uomo vorrebbe. Ma nel momento più bello del suo mag...
Ho conosciuto una ragazza quest'estate in vacanza a Los Angeles. Si chiama Abbie ed è una ragazza così speciale, mi piace perché mi ama per ciò che sono, per la mia semplicità, non perché sono Harry Styles il famoso cantante, ma perché sono Harry e basta, ed è questo quello che cercavo da tempo: qualcuno che mi amasse per ciò che sono e non per la vita che faccio.
Adesso stiamo per tornare in hotel, sono davvero stanco, è la terza volta in una giornata che cambio hotel e ho deciso di farla venire con me.
«Ehi tesoro tutto ok?» Chiedo a Abbie
«Oh si si, sono solo stanca» Dice mentre si strofina gli occhi.
«Beh, vado a farmi una doccia e poi ci mettiamo a letto, lì c'è un altro bagno, puoi usarlo.» Le dico sorridendo.
«Ok. Grazie Harry» Ricambia il sorriso.
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Dopo dieci minuti avevo finito, mi infilai dei boxer e una canottiera ed uscì dal bagno.
Dopo due minuti uscì dal bagno anche lei e mi sorrise, si infilò sotto le coperte e mi fissò.
Le sorrisi anche io e mi misi più vicino a lei stringendola il più possibile a me.
«Buonanotte Harry» mi disse per poi darmi un dolce bacio a stampo sulle labbra, mi spinsi un po' più avanti ... Le accarezzai il viso e mi avvicinai alle sue labbra chiedendo il consenso che non mi fu negato.
Dopo ci staccammo e lei appoggiò la testa sul mio petto.
«Buonanotte» Le dissi, per poi addormentarmi beatamente.
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Nel bel mezzo della notte mi svegliai sentendo un rumore, ero ancora nel sonno perciò non capii da dove provenisse.
Mi alzai e cercai di fare il più piano possibile per non svegliare Abbie.
Aprii la porta e trovai una bambina. Aveva dei capelli biondi ed un paio di occhi verdi o azzurri, non si capiva bene. Indossava un jeans,una magliettina e un cappottino e aveva una piccola valigia e dei fogli in mano.
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Quando mi vide le si illuminarono gli occhi.
Chi era? Una fan non poteva di certo essere, chi avrebbe mai lasciato la propria figlia girare per le strade solo per incontrare il proprio idolo.
Dato che la fissavo senza dire nulla da un paio di minuti mi abbassai per arrivare alla sua altezza e le chiesi come si chiamasse.
«Mi chiamo Allison e ho sei anni.» Rispose sorridendo mostrandomi tutti i dentini.
Le sorrisi anch'io, questa bambina aveva un sorriso contagioso.
«Wow, è un bellissimo nome Allison. Allora cosa ci fa qui a quest'ora una bella bimba come te?» Le chiesi il più dolcemente possibile trattandosi di una bambina anche se avrei voluto solo tornare a dormire per la troppa stanchezza.
A quella domanda il suo sorriso scomparve. Si toccò le piccole mani e poi mi rispose con una risposta alla quale non ero assolutamente pronto.
