Pov Jennifer
Jason se n'era andato per salvarci, piangevo e piangevo per paura di perderlo, ma forse era così, ma non ci volevo pensare. I momenti passati insieme a lui erano i momenti più belli della mia vita, non potevo mai dimenticarli, erano stati bellissimi. Ora avevo paura di perdere la persona che amavo più al mondo, il mio miglior amico e il mio fidanzato. Jason era magnifico, nonostante i suoi problemi aiutava gli altri ma poi il favore non gli veniva mai ricambiato ma a lui non gli importava quando aiutava gli altri era felice e soddisfatto. Non volevo pensare che fosse morto, lui era vivo nascosto da qualche parte insieme a Leonard, era questa la mia illusione. Ci fermammo in un una baracca piena di attrezzi da lavoro e vesti da operai. I marine erano rimasti in 4 mentre noi eravamo rimasti in due. Speravo a Dio solamente che Jason fosse vivo, lui mi dava sicurezza, dava a me quel coraggio che ora mi mancava, dava a me una speranza per uscire da questo posto infernale. I marine stavano pensando a un nuovo piano per raggiungere il Campo di sterminio di Burkenau insieme a tom ma non gli veniva in mente niente. Nel collo tenevo una collana fatta a croce, me l'aveva regalata Jason al mio diciottesimo compleanno. L'ha tenevo stretta intorno al cuore sperando che Jason tornasse da me senza nessun arto staccato e senza nessuna ferita. Aveva detto che questa collana portava fortuna, ora ci voleva veramente questo.
Marine Madison: Dobbiamo raggiungere immediatamente il campo di Burkenau. Vedendo la mappa manca poca strada.
Tom: infatti, allora andiamo.
Rimasi perplessa, a loro non gli interessava per niente Jason, volevano solo salvarsi fregandosene degli altri e ritornando alla loro vita normale. Addirittura Tom era uno dei suoi compagni di classe, come poteva lasciarlo a morire in questo posto? . E come poteva un marine lasciare la vita di un civile in questo posto? Un sacco di domande mi vennero in testa e delle lacrime uscivano dai miei occhi segnati dalla stanchezza e dalla disperazione.
Jennifer: Non possiamo lasciare Jason a morire in questo posto. Dobbiamo andare a salvarlo.
Tom: Il tuo fidanzatino è morto come tutti gli altro Jennifer. Non mi interessa di lui, voglio solamente salvarmi.
Jennifer: Però lui quando c'era per noi ci ha sempre aiutato. Lui è vivo.
Tom: No è morto. Puoi sempre diventare la mia fidanzata.
Tom mi prese tra le sue braccia e mi bació ma mi liberai subito dandogli un forte schiaffo nella guancia.
Jennifer: Brutto porco. Vado a salvarlo sola.
Tom: Allora vai puttana. Spero che muori anche tu.
Così uscì dalla baracca da sola in cerca di Jason e Leonard senza l'aiuto dei Marine. Un po' aveva paura di quello che c'era in questo posto ma lui era il mio fidanzato e volevo andarlo a salvare tutti i costi.
Marine: Madison non è giusto. Non possiamo pensare a noi stessi.
Marine Madison: Non lascerò morire altri uomini in questo posto.
Marine: Allora io vi lascio. Vado con la ragazza. Il compito di un marine è questo, proteggere la vita delle persone ed è quello che farò.
Il marine uscì dalla baracca non ascoltando gli ordini del suo generale e mi raggiunse sul posto correndo e gridando di aspettarlo.
Jennifer: Sono contenta che sei venuto con me.
Marine: Certo andiamo a salvare il tuo amico.
Mentre parlammo ci raggiunse Leonard piangente e stanco dalla corsa che fece per scappare dai nazisti e dal boia. Rimasi a bocca aperta e annusando semplicemente camminó velocemente indicando il luogo in cui era Jason. Mi asciugai le lacrime e insiema al soldato seguimmo Leonard in cerca di Jason.
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Il campo dei morti (REVISIONE)
HorrorJason Martins vince un concorso al college per andare in Polonia a visitare il Campo di concentramento di Auschwitz insieme alla sua amica Jennifer. Ma scoprirà che quel posto abbandonato dalla storia diventerà un posto dell'orrore e dovranno soprav...