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-Piton ci aspetta nel suo studio.
Fu il saluto di Edmund quando Mag e Frannie lo raggiunsero in Sala Grande per la colazione.
-E perché?
Chiese Mag sbarrando gli occhi, improvvisamente era sveglia.
-Ha detto che dobbiamo discutere i nostri orari...
Disse Edmund prendendo tranquillamente una fetta di crostata dal piatto.
-Bene, allora niente di grave!
Disse Frannie versandosi del tè nella tazza, poi continuò.
-...Con i nostri magnifici voti dei GUFO possiamo fare quello che vogliamo.
Mag e Edmund furono decisamente d'accordo con lei. Finita la colazione si alzarono. Jasmine non si era ancora svegliata e decisero che l'avrebbero avvertita più tardi.
-Speriamo che non ci rubi troppo tempo, il prossimo giorno libero come questo sarà tra due mesi!
Disse Mag mentre si incamminavano verso lo studio del direttore della Casa.
Una volta arrivati, Mag spinse Edmund davanti a lei e lo costrinse a entrare per primo. Il professore di Pozioni era seduto alla sua scrivania con davanti un calderone fumante che si auto-mescolava.
-Buongiorno.
Borbottò il professore con fare annoiato quando entrarono e lo salutarono. Piton aveva davanti a sé un orario delle lezioni e un registro su cui erano scritti i nomi di tutti i Serpeverde del sesto anno con accanto i rispettivi voti dei GUFO.
-Bene, passiamo al sodo, non ho molto tempo da perdere. Firwood. Se non sbaglio vuoi intraprendere la carriera diplomatica, è così?
-Sì, signore.
Rispose subito lei.
-Direi che Trasfigurazione, Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure, Antiche Rune e Babbanologia li dovrai continuare per forza, anche Pozioni, se vuoi. Il tuo voto era Eccellente.
Disse cercando di mascherare l'orgoglio per l'ultima parte.
-Certo, li continuo di sicuro! Anche Divinazione. Ho saputo che mi tornerà utile.
Disse Frannie, concentrata.
-Anche qui il tuo voto è Eccellente. Ti consiglio di tirare su quello di Babbanologia, anche se O è decisamente buono.
Disse Piton con una smorfia. Non doveva essere un grande sostenitore della materia ma comunque era piuttosto compiaciuto del fatto di avere studenti così preparati.
-Se non è un problema vorrei continuare anche con Astronomia, mentre gli altri corsi li abbandono tutti.
Disse Frannie sporgendosi verso l'orario.
-Molto bene.
Piton puntò la bacchetta verso un foglietto bianco, sul quale comparve l'orario che avrebbe dovuto seguire la ragazza.
-Grazie!
Disse Frannie con un gran sorriso. Non vedere più la scritta "Storia della Magia" fra le lezioni che avrebbe dovuto seguire quell'anno le rallegrò la giornata.
-Pevensie.
Tagliò corto Piton, Edmund sobbalzò.
-Per la carriera da Auror anche tu hai tutte le carte in regola.
Edmund abbassò il viso imbarazzato e sorrise timidamente.
-... per Incantesimi, Pozioni, Trasfigurazione e Difesa contro le Arti Oscure ci siamo. Ti consiglio di continuare anche con Cura delle Creature Magiche. Non si sa mai che il professor Hagrid picchi la testa da qualche parte e decida di insegnare decentemente la materia, che contrariamente a quanto penserete, è molto utile.
Disse facendo una smorfia quando nominò Hagrid. Mag fece una smorfia a sua volta, indispettita dall'ennesima mancanza di tatto del professore nei confronti di un suo collega, mentre Frannie fu decisamente d'accordo con Piton. Edmund si era perso quello scambio di sguardi perché era concentrato sull'orario.
-Va bene. Penso che anche Babbanologia mi servirà, quindi continuo anche quella. E Astronomia.
-Molto bene.
Disse Piton per la seconda volta prendendo la bacchetta, ma Edmund lo interruppe.
-...Continuo anche con Storia della Magia!
Si affrettò a dire il ragazzo prima che il professore posasse la bacchetta sull'orario.
Fino a quel momento Mag era stata distratta da un ragno sul muro che camminava nella sua direzione e lo stava tenendo d'occhio per evitare che si avvicinasse troppo. Udendo quelle parole il suo cuore perse un colpo; lasciò perdere il ragno e si voltò verso Edmund, pensando di essersi solo immaginata che lo avesse detto davvero. Lui rimase a guardare il professore, il quale, senza dire una parola, modificò l'orario del ragazzo e glielo consegnò.
-Rosander.
La voce di Piton la riportò alla realtà.
-Anche tu non hai alcun problema. Sei ancora decisa a voler insegnare?
-Sì, Storia della Magia.
Disse lei con convinzione.
-Quindi continuerai sicuramente con Storia e Antiche Rune. Poi se non vorrai essere un'insegnante inutile e mediocre dovrai anche continuare con Trasfigurazione, Difesa contro le Arti oscure, Incantesimi e Pozioni, come minimo. Non si sa mai che uno studente decida di metterti del veleno nel tè pomeridiano, ammesso che Silente decida di assumerti.
Disse Piton senza mettere alcuna emozione in quello che stava dicendo, tanto che i tre presenti lo guardarono storditi e indecisi se ridere o no.
-Certo, erano materie che avevo giù messo in conto.
Disse Mag, seria.
-...E poi ci tengo a continuare Aritmanzia e Astronomia.
Concluse con un sorriso.
-Molto bene.
Disse Piton. Quel giorno si esprimeva a monosillabi più del solito, ma in realtà non vedeva l'ora di sbandierare in faccia a Minerva McGranitt i voti perfetti dei suoi studenti e il fatto che continuassero con materie non strettamente necessarie alle loro rispettive carriere, cosa che non si poteva dire per tutti gli altri studenti del sesto anno.
Consegnò a Mag il suo orario e li congedò, dicendo che si sarebbero visti martedì. I tre uscirono dallo studio piuttosto soddisfatti, anche se Frannie e Edmund si stavano già lamentando per le due ore di Pozioni del giovedì mattina, dopo l'ora notturna di Astronomia.
-Io cosa dovrei dire? Ho Aritmanzia il lunedì alla prima ora!
Disse Mag ridendo.
-Te la sei scelta tu! "Ci tengo a continuare Aritmanzia!"
Disse ripetendo le parole dell'amico con l'intento di prenderla in giro.
-Certo che ci tengo, ma non il lunedì mattina!
Protestò Mag.
-Comunque, Ed, lo sai che per Storia della Magia dovrai iniziare a fare tutto da solo? Niente più Piano B.
Disse Frannie dandogli una gomitata.
-Ero io l'addetto a Storia, non cambierà molto.
Disse lui con un'alzata di spalle. Mag si accorse di essere in adorazione dell'amico quando fu troppo tardi per fingere il contrario.
-Hai ragione.
Disse Frannie pensandoci su e gongolando interiormente per lo sguardo stralunato che Mag aveva in quel momento.
-Ragazzi, secondo voi qualche studente ha mai provato ad avvelenare Piton?
Chiese Mag quando si ridestò, ripensando alle parole del professore.
-Non lo so, non penso che abbia vissuto abbastanza per raccontarlo in giro, comunque.
Disse Edmund ridacchiando.
-Mag, ti rendi conto che diventerai una sua collega?!
Disse Frannie dandole una gomitata.
-Pensa un po' te che fortuna! Sarebbe capace di sminuirmi davanti agli studenti.
-Sarebbe molto cattivo da parte sua, ma non penso che con te lo farebbe.
Disse Edmund.
-E poi ti inviteranno ai party privati tra professori e ti diranno tutti i pettegolezzi sugli studenti e sui genitori. Che bella vita!
Disse Frannie ridacchiando.
-Non vedo l'ora, guarda.
Disse Mag con un sorriso tranquillo.
-Allora.
Disse Frannie quando arrivarono alla Sala d'Ingresso; avevano deciso di fare un giro in cortile, dato che aveva smesso di piovere.
-...Cosa facciamo per la tua festa?
Chiese dando una gomitata a Edmund.
-Festa?!
Chiese Edmund guardandosi intorno spaesato.
-Ma certo, non penserai che i tuoi diciassette anni passino inosservati!
Disse Mag sorridendo.
-Beh, non saprei... lunedì abbiamo lezione fino a tardi...
Tentennò il ragazzo rigirandosi l'orario fra le mani.
-...Forse è meglio aspettare il finesettimana, non trovate?
-Come preferisci. Però dobbiamo fare qualcosa, per forza!
-Non è che il Castello offra molta scelta!
Borbottò il ragazzo con un'alzata di spalle.
-Inizia a fare la lista degli invitati, noi pensiamo al resto, vero Mag?
Disse Frannie facendo l'occhiolino all'amica e sedendosi per prima su un'arcata del cortile. Mag annuì entusiasta.
Edmund era sempre stato molto modesto quando si trattava del suo compleanno. Di solito organizzavano qualcosa in un angolo della Sala Comune dopo essere rimasti in Sala Grande più del solito insieme ai suoi fratelli e qualche amico delle altre Case. Questo sarebbe stato il suo primo compleanno senza Peter, ma era una tappa così importante per la sua vita che era necessario fare le cose in grande. Del resto, non si perde la traccia tutti i giorni, e il diciassettesimo compleanno era una tappa importante per qualsiasi mago.
Rimasero a parlare un po' del rientro, della novità del Torneo Tremaghi e con somma gioia di Frannie, di quanto fosse diventato bello Tony, ancora più bello di prima.
Il ragazzo che si era seduto accanto a loro la sera prima uscì dalla Sala Grande, si guardò intorno e li notò.
-Afete detto colazione insieme.
Disse contrito. Mag arrossì, mentre Frannie prese in mano la situazione e gli spiegò subito il motivo della loro assenza. Rimasero a parlare un po', il ragazzo comprese subito e il suo viso si distese. Gli dissero che avrebbero pranzato insieme con piacere.
Dopo pranzo ognuno andò per la sua strada. Edmund voleva stare un po' con Lucy, Mag andò in biblioteca per leggere Storia di Hogwarts e qualche informazione in più sul Torneo, mentre Frannie disse che sarebbe andata a cercare Tony per chiedergli quali corsi avrebbe seguito quell'anno.
Dopo un paio d'ore che si trovava in biblioteca, dove aveva incontrato anche Laetitia, Mag cominciò a distrarsi e la sua mente iniziò a vagare. Per il compleanno di Edmund voleva organizzare una festa che lo facesse sorridere. Nell'ultimo anno si era accorta che era bello vederlo felice. Forse perché aveva passato molti brutti momenti, tra i Dissennatori, il cane nero, l'ansia degli esami, la finale andata male, vederlo spesso triste e imbronciato le aveva fatto apprezzare maggiormente i momenti di serenità, e durante l'estate ce n'erano stati tanti. Dovevano fare le cose in grande, Edmund se lo meritava. Sarebbe stato bello fargli una sorpresa, ma ormai ne avevano già parlato con lui. Il week end successivo era troppo lontano, temeva che si sarebbe smorzata l'euforia del momento. C'era solo un modo per evitare che ciò avvenisse. Raccolse in fretta la sua roba e andò a cercare Frannie.
Fortunatamente quasi si scontrò contro di lei fuori dalla Sala Grande, dove Edmund stava bevendo un tè con Lucy e Susan.
-Vieni, devo dirti una cosa... Senza Edmund.
Disse Mag tutta felice. Anche Frannie era felice, probabilmente aveva trovato Tony e avevano passato un po' di tempo insieme.
-Che cosa hai in mente?
Chiese Frannie quando furono uscite. Aveva ricominciato a piovere, si strinsero nei mantelli.
-...E se la festa la organizzassimo per lunedì? Gli facciamo pensare che sia sabato... E lunedì dopo lezione gli facciamo una sorpresa!
Era entusiasta.
-Mi piace! Sarà felicissimo e ci amerà!
-Lo penso anche io!
Disse Mag immaginandosi già la faccia dell'amico.
-Quindi dobbiamo pensare noi a tutto, ma non è un problema...
Continuò prendendo dalla borsa una pergamena e sedendosi dove erano stati al mattino.
-Allora, la lista degli invitati non è necessaria, tanto sappiamo anche noi chi inviterebbe, ma comunque lasciamogliela fare per non destare sospetti.
-Sì, direi noi, i gemelli, Lee, Aladdin e le sue sorelle.
Disse Frannie contando la lista degli invitati sulla punta delle dita.
-Non dimenticare la squadra di Quidditch!
Aggiunse Mag segnandosi sulla pergamena tutti i nomi.
-Anche Hans?!
Chiese Frannie con finto disinteresse.
-Certo che no, gli faremmo solo uno sgarbo - e anche a me, sinceramente.
Disse Mag alzando gli occhi al cielo.
- Ma gli farà piacere avere Draco, immagino.
-Beh, sì.
Disse Frannie facendo finta di non aver visto la smorfia dipinta sul volto dell'amica.
-Hey, potremmo chiedere a Peter di farsi vedere anche lui!
Continuò Frannie con gli occhi che brillavano.
-In che senso?
-Con la Metropolvere! Dammi una pergamena, gli scrivo io!
- Edmund sarà felicissimo!
Disse Mag con aria sognante.
-Dobbiamo solo decidere il luogo e che cosa fare esattamente!
-La Stanza delle Necessità?
Azzardò Mag, memore della festa a sorpresa che avevano organizzato per lei l'anno precedente.
-Mh, sì, è un'idea, ma non so se in quel caso Peter riuscirebbe a esserci...
-Allora no, meglio non rischiare che rimanga incastrato da qualche parte
Disse Mag pensierosa.
-Dobbiamo chiedere a Piton il permesso di usare un'aula. Ci pensi tu?
-Cosa?! No, io con Piton non ci parlo! Sei tu la sua preferita, è meglio se vai tu!
Disse Mag in tono supplichevole.
-Ma io mi occupo già di Peter! E poi dovrò dire a tutti gli invitati della sorpresa!
Disse Frannie trattenendosi dal ridere.
-Ma quello potrei farlo io!
Protestò Mag.
Rimasero a discutere per un po' su chi dovesse andare in missione suicida presso Piton. Alla fine Frannie riuscì a convincere Mag con non poca soddisfazione. Era vero che Piton avrebbe dato più ascolto a lei, ma per Edmund Pevensie, il Prefetto, l'altro studente preferito, avrebbe certamente detto di sì. E poi Mag sapeva essere gentile e subdola quanto lei per queste cose, anche se un po' meno. Ma soprattutto, voleva vedere quanto era disposta a farsi in quattro Mag per Edmund, per pura curiosità scientifica.
-Andrò domani. Però dovrai tenere lontano Edmund.
Disse Mag alla fine, a malincuore.
-Per quello non ci vuole tanto.
Disse Frannie ridacchiando. Mag sbuffò. Aveva già l'ansia.
Il venerdì passò nella tranquillità più assoluta. I membri delle nuove scuole giravano per il castello in gruppetti più o meno grandi. Frannie si era offerta di accompagnare in giro per il castello alcuni studenti di Durmstrang che avevano conosciuto il giorno prima, per mostrare i luoghi principali.
Mag rimase in Sala Comune a leggere, ogni tanto scambiava due parole con chi arrivava, stando ben attenta a tenersi alla larga dai ragazzi del quarto anno, che dopo il ritorno a Hogwarts sembravano più esaltati del solito. Fortunatamente la raggiunsero Frannie e Jasmine, che confabulavano sulla festa per Edmund.
-Secondo me se ci diamo appuntamento per le sei meno un quarto va bene.
Disse Jasmine.
- A Laets diciamo cinque e mezza.
Disse Mag intromettendosi nel discorso.
-Qualche novità da Peter?
Chiese Mag.
-Ancora niente.
Rispose Frannie.
-Poi uno di noi dovrà attirare Ed nella stanza
Aggiunse la ragazza.
-Possiamo dirlo a Lucy
Azzardò Mag.
-No, meglio un Serpeverde.
Disse Frannie.
La decisione su chi dovesse svolgere quel compito ingrato fu rimandata a causa dell'arrivo del diretto interessato.
-Di che parlavate?
-Oh, niente.
Si affrettò a dire Mag, imbarazzata. Edmund non ebbe il tempo di pensare che gli stesse mentendo perché Frannie disse una cosa che fu in grado di distrarlo subito.
-Mag stava esprimendo i suoi apprezzamenti nei confronti di un ragazzo di Beauxbatons.
Disse con noncuranza.
-Ma che dici? Non è vero!
Sbottò Mag pentendosene subito, dal momento che era necessario mentire al ragazzo in qualche modo, ma la presenza di Edmund l'aveva messa in dovere di fargli capire che quel che aveva detto Frannie era assolutamente falso.
Edmund lottò contro sé stesso per non fare una smorfia. Alla fine voltò la testa di scatto come se una mosca fastidiosa gli stesse volando intorno. Vedendo le reazioni dei due, Frannie scoppiò a ridere e fu difficile fermarla.
Una cosa era certa: la festa doveva essere perfetta, non importava il prezzo da pagare.

Note autrice
Siamo finalmente tornati a Hogwarts! Vi è mancata?
Abbiamo visto l'apparizione di Moody (pensate che i ragazzi ne saranno rapiti come i gemelli Weasley o resteranno titubanti come Harry?) e ora anche Edmund e Margaret sono a conoscenza dei grandi piani di quest'anno.
Rispetto all'anno scorso, Mag è maturata e ora i suoi sentimenti per Edmund sono chiari. Speriamo che questo sia d'aiuto.
È finalmente apparso Dimitar, lo studente di Durmstrang che quest'anno ronzerà un po' attorno ai nostri amici. Il suo inglese è molto incerto e ha detto solo due battute in croce, ma entrambe le cose, com'è normale che sia, pian piano nel corso della storia miglioreranno.
Ogni feedback è sempre apprezzato, positivo o negativo.
Noi ci aggiorniamo venerdì, il nostro Edmund diventa maggiorenne!

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