Honey patient

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Estratto del futuro di un mio OC

"Honey eyes,guarda! Un ornitorinco!" esclamó meravigliata Lilias,sporgendosi dalla barchetta che  stava trasportando lei ed il suo consorte lungo il fiume Murray.
I neosposi avevano scelto di attraversare quel fiume in quanto il suo nome era identico al cognome della biologa,un segno del destino in pratica,e in quanto principale corso d'acqua dell' Australia e dell'intera Oceania. Essendosi recati lí in luna di miele sembrava loro piú che giusto vedere le sue meraviglie,tra cui rientrava per l'appunto quel fiume assieme alla variegata fauna che era possibile osservare durante la traversata.
Akim seguí con lo sguardo l'animaletto che sguazzava in acqua,per poi tornare a guardare la biologa:
-Lilias...Stai attenta- l'avvertí. La giovane donna pareva avere lo stesso entusiasmo di un bambino quando si parlava di animali carini: incontrollabile.
"Tranquillo honey eyes,sono stata su imbarcazioni messe peggio quando viaggiavo con i miei colle..." Lilias non ebbe tempo di finire la frase proprio perché si era sporta troppo ed era quindi sparita sotto la superficie del fiume. Poteva vedere la luce sopra di sé,il sole che illuminava il torrente,ma l'acqua le stava riempiendo i polmoni e,presa dal panico,Lilias non riusciva a reagire.
Aprí la bocca,ma fu solo peggio. Cominciava a vedere buio,come la notte oscura.

Lilias si sveglió di soprassalto,respirando affannosamente,come se stesse cercando di salvarsi dalle acquee del fiume Murray. Calma Lilias,calma si disse. Era solo un sogno,tutto qui. Si guardó la mano e riuscí effettivamente a calmarsi quando vide la fede di matrimonio sull'anulare sinistro. Sorrise e l'accarezzó teneramente: ogni volta che osservava quell'anello si sentiva estremamente felice e quindi,quando qualcosa non andava o non stava particolarmente bene, le bastava guardare la fede per sentirsi subito meglio. A proposito di non sentirsi molto bene,il suo amato Akim in quei giorni pareva particolarmente stanco o forse si era addirittura preso qualche malanno. Si preoccupó ulteriormente quando non lo vide affianco a sé nel letto. Balzó giú dal talamo e corse verso la prima stanza che le venne in mente.

Nella casa che avevano trovato tutta per loro erano riuscita a ricavare un laboratorio dove Akim potesse coltivare il suo talento. Quella stanza era sempre piena di marchingegni incredibili e Lilias sapeva che spesso e volentieri l'inventore vi si recava di notte per costruire qualche regalino per lei.
Come volevasi dimostrare,lo trovó al lavoro.
"Honey eyes..." lo chiamó,poggiandosi alla parete e stringendosi tra le spalle.La sua voce trasudava tenerezza e sollievo. Akim si voltó verso di lei,gli occhi un poco lucidi.
"...Non stai bene?" Gli domandó,preoccupandosi nuovamente
-Tranquilla,sto bene- rispose lui,la voce ovattata a causa di un raffreddore che stava cercando di nascondere.
"Non me la racconti giusta" disse lei,raggiungendolo e parandosi tra il tavolo da lavoro e lui,parlando con quel tono di rimprovero tipico di una mamma. Akim cercó di distogliere lo sguardo,ma i bellissimi occhi chiari della biologa l'avevano giá rapito "Ti sei ammalato,vero?" Akim cercó di mantenere un tono freddo e distaccato -Non è vero,non...- ma fallí miseramente -...Non volevo farti preoccupare- ammise nel giro di pochi secondi.
Lilias gonfió le guance "Dovevi dirmelo,sai che mi prendo volentieri cura di te"
-É solo un po' di febbre,non é nulla di che-
"Ma se non ti curi subito potresti stare peggio...!"
-E poi hai quel congresso importante,non puoi perdere...Tempo stando dietro a me- bofonchió lui. Dal tono sembrava quasi che fosse geloso del congresso.
"Honey" disse lei,per poi prendergli teneramente il volto tra le mani e lasciargli un tenero bacetto sulla punta del naso "Non dicendomelo mi hai solo fatto preoccupare ulteriormente..."
-Little light,non voglio passarti la febbre...- non che stesse cercando di opporsi visto che adorava essere spupazzato dalla giovane,ma era seriamente preoccupato di farla star male. La giovane poggió il palmo della mano sulla fronte di lui:
"Sembra alta" disse riferendosi alla febbre
-Per questo non voglio rischiare di...- s'interruppe tuttavia quando la giovane gli diede un tenero bacino su un orecchio. Akim arrossí:
"Sará meglio andare a letto ora. Guardati,sei persino tutto rosso" ridacchió lei
-...È la febbre...- cercó di assumere nuovamente un tono distaccato,ma la ragazza non ci cascó e riuscí a trascinarlo a letto perché potesse riposarsi.

Qualche giorno dopo Akim era ancora al calduccio sotto le coperte e Lilias si stava vestendo elegantemente per andare a quel congresso tanto importante che sarebbe durato tutto il giorno.
-Mi dispiace non poterti accompagnare- disse desolato lui
"Non preoccuparti Honey eyes,davvero" lo rassicuró lei,per poi avvicinarsi a lui e baciargli la fronte "Cercheró di tornare a casa il prima possibile per stare con te" lui si limitó a guardarla con quei suoi occhioni dorati. Voleva baciarla,ma temeva ancora di poterle passare qualcosa. Nascose ulteriormente il volto sotto le coperte,come a cercare di trattenersi dal coccolarla. Lilias sbatté ripetutamente le palpebre e poi ridacchió:
"Allora? Come sto?" Giró su sé stessa cosí da mostrargli per bene il completo elegante che aveva indosso.
"Sei bellissima little light. Come sempre" rispose lui. La biologa si bloccó e le sue guance cominciarono ad assumere le piú variegate sfumature scarlatte.
Fantastico: aveva giá superato di gran lunga i vent'anni,senza essere tuttavia ancora arrivata ai trenta,eppure arrossiva ancora come una ragazzina alle prese col primo amore.
Akim sorrise -Arrossisci ancora per cosí poco?- ridacchió,per poi starnutire. Lei poggió le nocche delle dita contro la propria fronte
"Devi proprio avermi passato la febbre..." scherzó lei.

Era proprio bella,pensava Akim.  La ragazza che era riuscita a fargli battere forte il cuore per la prima volta era davvero straordinaria. Il suo battito accelleró:
-Sweetie...- la chiamó lui,guardandola con due occhioni lucidi. Lilias si mordicchió il labbro; vederlo stare male,anche solo per un po' di febbre,le faceva stringere il cuore.
Chissene importava se di lí a poco avrebbe avuto un incontro importante: alla peggio le avrebbe passato un po' di febbre e,si sa,le donne la sopportano decisamente meglio degli uomini,quindi non sarebbe stato poi cosí un problema eventualmente.
Si avvicinó ancora una volta e sporse il volto in avanti. Akim deglutí e sentí la gola in fiamme. Le labbra della biologa cosí vicine...Ma non voleva passarle l'influenza...
"L'ho detto no? Penso proprio che tu mi abbia passato la febbre..." ripetè lei,arrossendo di nuovo.  La sicurezza che era riuscita a guadagnare in tutti quegli anni,soprattutto grazie ad Akim che era sempre stato al suo fianco e l'aveva fatta sentire amata riuscí a farle recuperare un colorito ammissibile. Chissá la sé stessa con almeno dieci,quindici anni meno cos'avrebbe pensato vedendola cosí sicura dopo tanto tempo.Certo,ogni tanto arrossiva ancora tremendamente a caso,ma era riuscita a migliorare...Era cosí innamorata di Akim che il tempo sembrava non passare mai,un bellissimo eterno infinito. Si amavano proprio come da ragazzi,anzi, ancora di piú se possibile.
"...Quindi non c'é problema" gli disse. Nessuno dei due poi riuscí piú a resistere e si baciarono. Entrambi adoravano quei momenti in cui le morbide labbra di lei che cercavano quelle leggermente ruvide di lui come se non potessero farne a meno. Akim si mise seduto e spostó le mani sui fianchi di lei,per poi accarezzarglieli dolcemente. Lilias nel mentre gli carezzava teneramente le guance,che a causa della febbre erano davvero calde. Si allontanarono solo quando sentirono di aver bisogno d'aria.
La biologa si sistemó un ciuffetto dietro l'orecchio e gli sorrise,per poi guardare l'orologio affisso alla parete:
"Devo proprio andare. Riposati honey eyes" lo salutó,per poi uscire di casa.

Tornata a casa a notte fonda dopo la stancante giornata trascorsa a trattare di nuove scoperte con eminenti colleghi,abbaglianti flash dei cellulari dei giornalisti ed interviste varie,cominció a starnutire a raffica.

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Personaggi utilizzati
Lilias Murray mio
Akim Ivanov Laurachan864
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Estratti di OC-Unseen ScenesWhere stories live. Discover now