Cap 7

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Mia sorella è rientrata da un po', seguita da mio padre. Sto finendo di leggere Allegiant, quando mi viene in mente che volevo chiamare Tom.

"Sono le 17.10... lui ha gli allenamenti alle 18.30, sono ancora in tempo."

Non passano molti squilli, che subito risponde <<Hey Al.>>

<<Ciao Tom, tutto bene?>> gli chiedo.

Sento dei respiri pesanti, e una lunga pausa. 

<<Tom?>>lo richiamo.

<<Mmm... si tutto ok.>>

<<Tommy non credo che voce rotta e respiri lenti siano segno del fatto che stai bene.>>

<<No, no... tutto bene davvero...>> non prova nemmeno ad usare un tono di voce che sia lontanamente convincente.

<<Tom, non posso obbligarti a parlarmi, ma mi stai facendo preoccupare. Non mi chiami mai Al e non venire a dirmi che questo è il tuo tono di voce perchè lo riconoscerei anche se fossi sorda.>>

<<No, io... scusa un secondo...>> dice e poi sento tutti i suoni ovattati come se avesse tappato il microfono con la mano.

<<...sì, sono io...>> 

<<ok, faccia il possibile per favore.>>

<<Hey, eccomi...>>riprende con la voce più spezzata di prima.

<<Eccoti... chi era?>>chiedo con calma.

<<Un medico.>>

"Si è fatto male?"

<<Un medico per cosa? Tom sto uscendo di testa, spiegami per favore!>>

<<Per mio nonno Al... non lo so, stamattina si è svegliato e mentre uscivo in bici da garage, l'ho visto appoggiarsi alla macchina e, non lo so... faceva delle smorfie di dolore assurde e... non sapevo cosa fare, magari se fossi intervenuto prima starebbe meglio, ma non lo so non sapevo cosa st...>>

Sta ansimando e non prende fiato a causa delle lacrime.

<<Uo uo, piano. Respira...>>

Dall'altra parte un rumore soffiato si introduce nel microfono e arriva al mio orecchio, e mi fa tirare un sospiro di sollievo.

<<Sono sicura che qualsiasi cosa ti abbiano detto i medici, non comprende il tuo coinvolgimento in ciò che è successo. Che hanno detto?>>

Prende fiato.

<<Hanno detto con qualcosa che riguarda il cuore e mi hanno chiesto se si era affaticato molto e se prendesse medicinali per la pressione, ma sinceramente non ho saputo rispondere.>>

"Cazzo, è da solo in ospedale da stamattina"

<<Non fa niente, non eri lucido è normale Tommy. Sei solo da stamattina?>> chiedo preoccupata.

<<No, un paio d'ore è stata qui con me mia nonna e poi l'ho obbligata ad andare a casa a riposare.>>

<<Va bene, in che ospedale sei?>> domando delicata.

<<No Al, non provare a venire qui.>>

<<Sei al Memorial, vero?>>

"Se non vuole che vada, significa che sa che ho dei ricordi legati a quel posto, e mia madre era ricoverata li."
<<Al... non venire, davvero.>> dice preoccupato.

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