Portava i capelli lunghi come quando si era fatto ricongelare. Castani, fino alle spalle.
La leggera barba incolta era sempre la stessa. Probabilmente T'challa l'aveva scongelato solo da qualche giorno, perché era praticamente come l'ultima volta che l'avevo visto.

Teneva la mano del braccio metallico dentro la tasca dei pantaloni, e fu li, che notai che non aveva più la stella rossa sulla spalla.

"Come facevi a sapere che ero qui?" - gli chiesi

Lui mi raggiunse, affiancandomi e guardando il Wakanda.

"T'challa" - ovvio - "Mi ha detto che venivi spesso qui"

Annuii, tornando con lo sguardo verso la città.

"Steven" - mi richiamò

E di nuovo mi venne in mente lei.
Che si ostinata a chiamarmi con il mio nome per intero, cosa che non avevo mai sopportato, eppure lei lo rendeva così bello.

"Come si chiama" - continuò

Lo guardai. Come diavolo faceva a saperlo? Cioè, era ovvio che la mia testa non era qua ma, che il mio essere distratto fosse dovuto ad una persona, non mi sembrava così evidente.. forse.

Bucky mi conosceva come le sue tasche ed era inutile mentirgli.
Aveva capito che fra me e Peggy c'era qualcosa ancora prima che riuscissi a rendermene conto io. Sapeva di Sharon, anche se, fin dall'inizio, non l'aveva apprezzata pur essendo una Carter.

Ricordo come si era infuriato quando gli e ne avevo parlato. Diceva che avevo cercato Sharon solo perché era la nipote di Peggy e che così rimanevo aggrappato al mio passato.

Persino lui era riuscito a lasciarsi da parte la sottomissione dell' H.Y.D.R.A, e io, per una donna di cognome Carte non l'avevo fatto.

Mi guardò con un sopracciglio alzato. Storse la bocca in un'espressione da Tony Stark, che a lui non si addiceva per niente. Risi e lui fece lo stesso.

"L'espressione maliziosa da Tony Stark non fa per te"

Mi puntò l'indice sul petto -"Non sviare il discorso Rogers"

Sospirai e abbassai lo sguardo sui miei piedi -"Si chiama Maelle"

"Wow" - disse -"principessa"

"Come?" 

Lui rise, probabilmente dalla mia espressione.

"Intendo dire: che Maelle significa principessa" - mi disse, togliendomi ogni dubbio -"e com'è?"

Sorrisi -"Stupenda, oltre che fisicamente anche caratterialmente. È forte, determinata, sicura di se, sveglia, solare " - prendo un respiro -"ha due occhi che ti mandano fuori di testa"

Lui alzò entrambe le braccia, girando gli occhi all'insù, e portandosi poi una mano alla fronte, come se fosse esasperato.

"Dio Steve" - mi disse scuotendo la testa -"mi sembri un ragazzino innamorato"

Prima che possa rispondere veniamo interrotti da una sirena che prende a suonare a ritmo ininterrotto. Una delle poche cose che avevo imparato quando ero stato qua, era che, quando suonava quella sirena, voleva dire che qualcuno stava cercando di entrare senza permesso.

In pochi minuti, Bucky ed io ci trovammo nel grande giardino davanti alla reggia del Re.
Natasha teneva le mani a pochi centimetri dalle sue pistole, Clint era già pronto con l'arco ben teso, T'challa si guardava attorno mentre le Dora Milaje lo circondavano per proteggerlo.

Quest'ultimo chiese a Shuri di aprire la parte nord della barriera e così lei fece. Subito un piccolo jet atterrò a pochi metri da noi, facendo un gran baccano.

Till the end •Steve Rogers•Where stories live. Discover now