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Dopo le parole di Bruce davanti a me si materializzano le due figure del sogno di questa notte.

La piccola bambina continua a saltare avanti e indietro in portali che si chiudono alle sue spalle e che si riaprono in altri posti attorno alla casa di campagna.

Ora capisco che quella bambina che avevo sognato sono io. Per lo meno, ero io.

Vedo mio padre spaventato dal fatto che quella piccola e innocente bambina possa farsi male e quando lei si infila dentro un altro portale e si materializza sopra il tetto della casa resto stupita.

Sono certa di non ricordare niente di quello che sto vedendo.

"Micheal" - urla una voce alle mie spalle, o almeno sembra.

"Mamma"

Lei esce dalla porta della casa e con grande prontezza muove le mani velocemente creando un piccolo vortice d'aria che prende la bambina e la fa fluttuare in aria fino a farla ricadere con i piedi per terra sul prato fresco.

"Non si sarebbe mai buttata dal tetto Carol" - la riprende mio padre

Lei stringe la piccola me in un abbraccio e mi si scalda il cuore. Sento come se stesse abbracciando me adesso, anche se io di quello che sta succedendo davanti a me non ricordo nulla.

"Annullerò quello che sa di questi poteri, è troppo pericoloso se ci scoprono"

Toccò la testa della piccola e chiuse gli occhi. In pochi secondi lei caddè fra le sue braccia. Poi scomparvero.

Mi voltai verso la parte in cui sapevo di trovare il vetro che divideva me dalla stanza in cui si trovava Bruce.

"Cosa diavolo era?" - domandai io

"Un tuo sogno" - la sua voce uscì di nuovo dal megafono

Scossi la testa, impossibile. Sembrava talmente reale.

Chiusi gli occhi sperando di vederli ancora e quando li riaprì mi trovai davanti Tony.

La sua armatura luccicava, e aveva il guanto aperto puntato verso di me. Voleva davvero uccidermi?

"Non sei reale" - mormorai fra me e me

"Lo sono, e tu non sei niente, non sei nessuno, sono una ragazzina insolente"

Avanza velocemente verso di me e io cerco solo di parlare. Mi sento veramente una stupida, so che lui non è reale, anche se sarebbe davvero capace di dirmi certe cose solo per infastidirmi.

"Ha ragione, sei qui da mesi e non sei ancora in grado di mostrare chi sei" - la voce di Natasha, che compare dalla parte opposta mi fa sussultare

Natasha questo lo direbbe solo se la facessi arrabbiare seriamente, cosa che ancora non è successa.

"Vi sto odiando seriamente" - dico cominciando a perdere la pazienza -"anche tu Bruce"

Parlo guardando in alto, sperando che quel briciolo di realtà che è rimasto qui dentro faccia in modo che lui mi senta.

"Forse avresti dovuto morire con i tuoi genitori e i loro segreti" - Stark all'attacco

"Cosa?"

Chiudo gli occhi. Non ci vedo più dalla rabbia. L'unica cosa che non si devono permettere di toccarmi è la mia famiglia.

Sento una scarica di adrenalina e un pizzicorio strano mi percorre la pelle. Apro gli occhi e con una furia mai vista allargo le braccia spingendo via tutti quanti.

Natasha e Tony non ci sono più.

Non faccio in tempo a prendere fiato che la scena che avevo sognato questa notte si presenta davanti ai miei occhi.

Till the end •Steve Rogers•Where stories live. Discover now