Riuscivo a trattenere a stento la rabbia, sentivo che da un momento all'altro sarei esploso.

Con un ruggito gli saltai addosso, ma me ne penti subito, quando un dolore straziante si propagò per tutto il mio corpo, provocato dai fili elettrici del taser attaccati al mio addome.

Caddi a terra, sentendo l'elettricità stordirmi e bloccando ogni mia possibilità di difendermi.

"Sai Derek," disse la persona accovacciandosi in modo da guardarmi meglio "ti ricordavo più furbo e intelligente."

Ruggii mostrando le zanne e cercando invano di mordere il suo braccio.

"Le buone maniere non le hai ancora imparare, vero? Non si tratta così una signora..."

Alzai lo sguardo su di lei "Va' al diavolo, Kate."

***

Cercai di alzarmi, appoggiandomi alla ringhiera della scala.

"Di sicuro sei rimasto il bel fusto di sempre, eh?"

Alzai la testa, senza voltarmi verso la donna
"E tu la vecchia strega di sempre..."

"Non credevo fossi ancora da queste parti. Dopo tutte le tragedie che sono successe, sai... pensavo fossi sparito, nascondendoti in un altro schifo di buco come questo."

"Io non me ne vado, da qui." risposi con voce stremata "È casa mia."

Sulle sue labbra si formò un sorriso perverso e allo stesso tempo inquietante.

"Certo,... Lo diceva anche Laura..." continuò giocherellando con la sua arma. Sentii una forte fitta al petto al pronunciare di quel nome "...Ed ora è seppellita in una buca scavata da un cane rabbioso."

Il dolore che ero riuscito a superare con gli anni, ritornò misto alla rabbia che provavo nei confronti di quella donna.

"È colpa tua!" urlai scaraventandomi contro di lei, riuscendo finalmente a farla cadere a terra e a disarmarla.

Spinsi il taser lontano da lei, la presi per un braccio alzandola "Li hai uccisi tutti e devi pagare per questo."

Kate cominciò a ridermi in faccia.
Le piaceva vedermi soffrire, era il suo passatempo preferito fin dal principio.

"Oh, tesoro... quanto mi sarebbe piaciuto veder bruciare la tua casa con tutti quei piccoli mostri all'interno." disse con acidità "Meno licantropi se ne vanno in giro per la città, meglio è..."

La scossi obbligandola a guardarmi negli occhi "Cosa intendi?"

"Non sono stata io ad uccidere la tua famiglia, Derek." rispose sorridendo.

Com'era possibile? Solo i cacciatori potevano avere colpa dell'incendio.

"Ma chiunque l'abbia fatto..." continuò la donna con decisione, tirando fuori un pugnale "ha la mia piena approvazione."

Emisi un gemito, sentendo la lama del coltello, conficcarsi nella mia pelle.
Mi accasciai dolorante su di lei, portandomi le mani sul fianco.
Stavo perdendo molto sangue, la ferita era profonda e avrebbe impiegato più tempo per rimarginarsi.

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