Dubbio

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È passato una settimana da quando Hazel lasciò i Cavalieri del Re per tornare con la sua famiglia. Cynder e Fenrir presero il comando creando il nuovo Branco dell'Alba. Erano nuovi a questa esperienza, non sapevano bene come gestire un branco intero. Per loro fortuna, io, Shaomu Ex Machina, ero con loro. Avevo già gestito tutti loro, ero l'unica con più esperienza rispetto ai due lupi. Insegnai molte cose ai futuri Alpha e Beta, persino gli stessi lupi che facevano parte del branco iniziavano a fidarsi della loro guida. In tutto questo, Fenrir non tornò mai nella sua forma normale. Sin da quando uscimmo dal Tempio Divino restò in quella forma oscura. Teneva il controllo, era in grado di parlare e ragionare come sempre, aveva solo questo problema con l'aspetto.

A Cynder non importava. Nonostante l'aspetto rude e mostruoso del suo Alpha, lei iniziò a provare affetto per lui. Un mese dopo che Fenrir e Cynder presero a pieno il loro ruolo, io andai via dicendo che sentivo il bisogno di aiutare chi ne avesse bisogno. Insegnare ed istruire era la mia vocazione e non avevo altro da dare ai due lupi. Il branco prese bene la mia partenza augurandomi di trovare ciò che cercavo e di rivedermi presto. Il Branco dell'Alba diventò molto famoso e temuto in poco tempo ma non per i suoi lupi. Si narrava di una storia da lupo a lupo, branco a branco, una leggenda: si diceva che il Branco dell'Alba avesse un Alpha per niente normale, un mostro dagli occhi viola, le sue zampe avevano dei pollici, dal pelo grigio con sfumature violacee ma il petto ed i palmi delle mani ne erano privi evidenziando così la sua muscolatura. Un mostro con un paio di lunghe corna nere con le punte ricurve verso l'interno, anche sulla schiena erano presenti degli aculei neri. Sia le corna che gli aculei avevano delle venature viola che si illuminavano, gli artigli ed i denti erano più lunghi e più bianchi.

Ovviamente si riferivano a Fenrir ma lui non si rispecchiava in questa descrizione. Voleva che il branco venisse riconosciuto per i lupi che lo compongono, non solo per il suo Alpha. Fu per questo motivo che Fenrir non prese mai parte a nessuna battaglia o difesa del territorio, voleva che queste voci venissero smentite. Ma un Alpha che non é in prima linea per la difesa del proprio territorio... che razza di Alpha é? Questa domanda perseguitò Fenrir per mesi interi, iniziava a dubitare di sé stesso.

'Fenrir? Sei in tana?' domandò Cynder prima di entrare dentro.

'Lo sai che sono qui.'

Lei sospirò 'Beh, magari eri da qualche parte per bere o mangiare.'

Lui dava le spalle all'entrata della tana. Si voltò leggermente, i suoi occhi luminosi si vedevano persino nel buio 'Non ho voglia di uscire da qui...'

'Eppure un giorno dovrai farlo. Quella forma cambia il tuo aspetto ma non chi sei, manchi molto al tuo branco. Abbiamo bisogno del nostro Alpha, io da sola non riesco a badare a tutti loro. Stiamo lentamente diventando sempre di più, magari se ti mostri a loro non ti riterranno-'

'Cosa? Non mi riterranno cosa? Un mostro? Una bestia? Per favore... ho già sentito abbastanza...'

Cynder tirò un lungo sospiro. Nulla poteva sollevare il morale di Fenrir. Nemmeno lui sapeva bene cosa lo tormentava di più: il suo aspetto o le sue origini? Essere l'ombra dei due Re gravava molto sulla sua identità. Arrivò la notte, come al solito Cynder la passava nella stessa tana di Fenrir. Lui non dormiva quasi mai, la sua forma oscura non riusciva a farlo riposare bene. Usava quel tempo per pensare a svariate cose. Si sentì un boato in lontananza, qualcosa di tetro che fece rabbrividire persino il lupo oscuro. Lui guardò fuori dalla tana aspettandosi di vedere qualcosa correre lì davanti. Invece di vedere la causa di quel suono, si presentò Velvet con il fiatone.

'Fenrir, Cynder! Dovete venire a vedere!'

Cynder si era svegliata di colpo, era ancora spaesata. Fenrir uscì subito seguito dalla sua Beta, furono accompagnati da Velvet fino alla pianura. L'intero branco osservava senza muoversi, avevano tutti paura. L'Alpha e la Beta si fecero largo tra la folla, videro qualcosa che non era affatto normale: era una specie di lupo su due zampe, il volto era deforme ed aveva persino i pollici. Fenrir guardò il proprio corpo, anche lui era nella sua stessa situazione ma, al contrario di quell'essere, aveva la ragione. Molte più domande sorsero nella testa dell'Alpha, era come lui? Era una bestia nata proprio come Fenrir? Cynder aveva capito a pieno come si sentiva lui in quel momento, cercò di confortarlo. La bestia lanciò un altro grido e corse via.

'Fenrir...'

'Sto bene.' sentì gli occhi di molti su di sé 'Ho... bisogno di riflettere. Quella cosa é andata via. Non ci darà più problemi...' si voltò e camminò verso la tana con lo sguardo perso nel vuoto.

Era simile a quel mostro? Anche lui era destinato ad impazzire? Si sarebbe rivoltato contro il suo stesso branco uccidendo qualcuno a sé caro? Non poteva rischiare, non se lo sarebbe mai perdonato. La mattina arrivò, Fenrir era seduto fuori a guardare il sole sorgere. Non ci volle un genio per capire cosa gli passava per la testa. Cynder lo affiancò.

'Non hai dormito... di nuovo.'

'Come posso dormire dopo ciò che ho visto? Mi é già difficile in questa forma, figuriamoci dopo che quel... mostro si é presentato davanti a noi. Hai visto... come mi guardavano tutti?'

Lei sospirò 'Non é come pensi. Si, ci siamo fatti tutti qualche domanda ma-'

'Allora io dovrò trovare le risposte che cerchiamo tutti.'

'Che vuoi dire...?'

Si alzò in piedi 'Seguirò quel... lupo. Scoprirò cos'é e, soprattutto, cosa sono io. Ho bisogno di farlo, per me e per il branco. Se sono costretto a restare in questa forma per il resto della mia vita, voglio almeno vivere in pace con me stesso.'

'Quindi vuoi andare via? Come Shaomu?'

'Temo di si. Ma tornerò per comunicare le risposte che anche voi cercate su di me, questa é una promessa. Troverò chi sono io. Solo allora potrò sentirmi... me stesso.'

Cynder annuì anche se non era affatto contenta della scelta 'Allora va. Non puoi essere un Alpha se dubiti di chi sei veramente. Va e... torna da noi. Il Branco dell'Alba ha bisogno del suo Alpha. Fino ad allora me ne occuperò io. Però non tardare, non vorrei pensare che tu ci abbia... abbandonati.'

Fenrir si abbassò su quattro zampe per guardare lei negli occhi 'Ho detto che é una promessa. Tornerò. Abbi cura di questo branco, Cynder. E di te.' si voltò ed iniziò a correre verso Nord.

'Fai presto... ti prego...'

Iniziò il viaggio di Fenrir alla ricerca di sé stesso. Non sapeva come avrebbe fatto a rispondere alle sue domande, sapeva solo che quella creatura che si presentò quella notte poteva condurlo da ciò che cercava. Avrebbe trovato gloria... o disperazione. Tutto stava nelle sue zampe e nelle decisioni che di lì a poco avrebbe preso.

FENRIR - Il Re bianco [COMPLETA] Where stories live. Discover now