9. Magari non è gay, ma è aperto

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Enrico a Natale e Santo Stefano sta di merda.
Ma di merda come al solito, non peggio.
Nessun regalo da scartare, nessuna lucina che cambia colore, nessuna nonna che gli allunga 50€ "per il gelato".
Vorrebbe chiamare Francesco, ma lui sta a Foggia con la sua famiglia.
Pure lui vorrebbe stare un po' con una famiglia, ma non ne ha una vera e propria.
Il 27 resta a casa da solo per tutta la mattina, al pomeriggio esce a camminare, a comprare un po' di erba e a prendere freddo.
Prova a chiamare Berto, ma non gli risponde.
La sera va al bar a bersi un paio di birrette e a parlare con Andrea.
Il 28 si sveglia presto senza un'apparente ragione, si sveglia affamato.
Fa colazione, finisce i compiti per le vacanze e si mette a rileggere Il Giovane Holden per la 30^ volta, il povero libro ha le pagine rovinate e sembra vecchio di chissà quanti anni.
Riesce pure a mangiare qualcosina a pranzo e a tenerla nello stomaco.
Si mette in terrazza con Calcutta nelle orecchie e la sigaretta in bocca.
Fuori nevica e fa freddo, ma non gli interessa, lui ha la sua musica e la sua sigaretta.
All'1 di pomeriggio suona il campanello.
È un ragazzo alto, con la pelle candida, un berretto di lana, gli occhiali da sole rotondi di plastica gialla.
In mano stringe un sottile pacco quadrato incartato con una carta natalizia un po' scadente.
Ma il ragazzo ha un regalo migliore.
Un sorriso bellissimo.
Enrico lo abbraccia.
«Ciao Francesco.»
«Ciao, tieni. Un po' in ritardo, ma buon Natale.»
«È... Per me?»
«Certo.»
«Io... Grazie, non me lo aspettavo,non mi fanno mai regali. Ma io non ti ho preso niente...»
«Non importa, davvero.»
Si siedono sul divano e Enrico apre il regalo.
È il vinile di Punk di Gazzelle.
Enrico abbraccia di nuovo il suo amico.
«So che ti piace Gazzelle e avevo visto il giradischi in soggiorno.»
«Grazie. Grazie davvero. Ti prenderò qualcosa, promesso.»
«Non serve, tranquillo.»
«Sì invece!»
«Ma davvero non ti hanno mai fatto un regalo?»
«...»
«Dai, fammi ascoltare 'sto Gazzelle.»
Enrico prende il vinile e si avvicina al giradischi.
Gli tremano le mani.
Mette il vinile e accende il giradischi.
Le mani tremano troppo e non riesce ad appoggiare la puntina.
Inizia a respirare affannosamente.
Spegne tutto e si porta le mani alla testa.
«Non ce la faccio.»
«Hey hey hey.»
Francesco lo guarda negli occhi.
È in iperventilazione, sta piangendo e si vede la vena che pulsa.
Gli va vicino.
Gli accarezza il viso.
«Guardami. Guardami negli occhi.»
«Non ci riesco.»
«Trattieni un po' il respiro.»
«N-non ci riesco.»
«Provaci almeno!»
«Non ci riesco! Non riesco mai a fare un cazzo! E quando qualcosa, per una volta, sta andando bene devo rovinarlo. Sempre!»
Gli prende il viso.
Lo bacia.
Il respiro si ferma.
Enrico smette di piangere, il suo battito resta veloce, ma comunque più lento.
E batte per un motivo diverso.
«Hai visto? Bastava trattenere il respiro.»
Enrico si sente... Non lo sa nemmeno lui come si sente.
Vuole solo tornare a quel bacio.
E lo fa.
Si mette in punta di piedi e si aggrappa alle labbra di Francesco come fossero l'unico appiglio che gli impedisce di cadere in uno strapiombo, perché è esattamente quello che sono.
Francesco gli mette le mani sui fianchi e lo tiene stretto.
Quando si staccano gli asciuga un'ultima lacrima.
«Mi piaci Enrico. Mi piaci tanto.»
«Non sono abituato a piacere alle persone.»
«Ti ci farò abituare.»
Gli da un altro bacio, a stampo.
«Anche tu mi piaci Francesco.»
Mettono su il disco di Gazzelle e si siedono sul divano, Enrico appoggia la testa sulla spalla di Checco. L'altro ragazzo si mette a giocare con i suoi capelli.
Restano così, in silenzio, fino a che sentono il rumore della macchina dei genitori di Enrico che fanno ritorno.
Francesco esce prima che loro entrino lasciando il suo "amico" solo, un po' intontito, ma contento.
Enrico si chiude in camera, apre il primo cassetto.
Prende l'erba e si gira una canna.
Gli prende a meraviglia.
Si sente scemo, contento e forse pure innamorato.
Forse è questo l'amore?
Sentirsi solo scemi e contenti?

Amarsi Male                  ~Lo Stato Sociale [completa] Where stories live. Discover now