Capitolo 23 -Noi siamo la tua famiglia-

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Dopo il nostro pubblico scambio di effusioni, la riunione si era divisa in due parti. I "grandi" rimasero a parlare in salone, e noi ragazzi ci spostammo al piano superiore, in camera di Adhane.
Ovviamente a farci compagnia c'era anche Hektor, che non voleva perdersi nemmeno un secondo della mia compagnia. "Finalmente avete risolto questa situazione." Sbuffò Aries, buttandosi a peso morto sul letto, noi la seguimmo, sedendoci al suo fianco.
"Sì, mi dispiace di aver trascinato voi ragazzi in tutto questo." Borbottò Draco in risposta, riferendosi in particolare ad Adhane, che capendolo, gli diede una pacca sulla spalla, sorridendo sornione.
"Niente scuse, cugino. Hogwarts è davvero figa." Esultò, facendomi ridere di gusto. Era stato difficile per lui prendere il posto di Draco, eppure sapevo che quelle sue parole erano vere. Hogwarts era casa, indipendentemente da quanto tempo avevi passato tra le sue mura, e anche Adhane doveva averlo capito. "Harry!" Hektor, ignorato per troppo tempo, richiamò la mia attenzione, afferrando la giacca e tirandola con forza. Tutti gli occhi puntarono verso di noi. Doveva essere strano vedermi con un fratellino birbante tra le braccia... risultava strano per me, figuriamoci per i miei amici.
"Cosa c'è, ti stai annoiando?" Chiesi dolcemente. Il bambino scosse la testa, ma rimase imbronciato per qualche secondo, prima di alternare lo sguardo tra me e Draco. Aggrottai le sopracciglia, senza capire cosa avesse per la testa mio fratello. Sembrava voler chiedere qualcosa, ma continuava a rimanere in silenzio.
"Mi sento osservato." Borbottò Draco con un filo di voce.
"Tu e lui siete come la mamma e il papà?" Per poco non soffocai. Forse sarebbe stato meglio se Hektor fosse rimasto chiuso nel suo silenzio. Dray cominciò a tossire violentemente, mentre Adhane e Aries ridevano a crepapelle. Certo, doveva essere divertente per loro osservare quella scenetta comica. Io, invece, cercavo un modo carino per spiegare al mio dolce ed innocente fratellino, quale fosse il rapporto che legava me ed il biondo. Lo avrebbe capito? Sicuramente vedere Sirius e Remus insieme doveva averlo preparato in qualche modo a relazioni del genere, ma avrebbe accettato la nostra? Oddio, volevo sotterrarmi da qualche parte e uscire dal mio rifugio soltanto quando Hektor sarebbe stato abbastanza grande da comprendere appieno la faccenda.
Presi un respiro profondo e cercai di darmi una calmata.
"Io e Dray non siamo proprio come la mamma e il papà, piccolo. Ma lui è davvero tanto importante per me." Borbottai. Poteva essere sufficiente?
"Quindi devo scusarmi con lui?" Si lamentò Hektor. Per un momento non capii a cosa si stesse riferendo, ma subito dopo ricordai che mia madre lo aveva sgridato per aver fatto la burla a Draco. Poteva sembrare una cosa stupida, ma la nostra era una di quelle famiglie ancora legate al concetto di rispetto, soprattutto nei riguardi di qualcuno più grande di età.
Guardai Draco, sembrava in completo imbarazzo. Capivo dal suo sguardo che quello di mio fratello era stato un vero colpo basso per lui, doveva esserci rimasto male... avere un rifiuto da due Potter nel giro di così poco tempo...
Mi trattenni dal ridere per i miei stessi pensieri e tornai a rivolgermi al marmocchio che avevo davanti.
"Credo proprio di sì, Hektor. Non è stato per niente carino da parte tua prenderlo in giro. Sei un ometto educato, no? Dimostralo." Lo sollecitai.
Lui continuò a tenermi il muso, abbassando gli occhi a terra, con aria colpevole. Riusciva ad essere tremendamente carino anche quando faceva il capriccioso. Mi chiedevo se anche io da bambino avessi avuto quelle grandi doti di dolcezza innata.
"Scusa." Borbottò, nascondendo il volto sul mio petto. Draco scoppiò a ridere.
"Perdonato, Scricciolo. Sai, credo che tu abbia preso da tuo fratello in quanto a combinare guai, quindi sei giustificato." Disse scherzando. Io ridacchiai, anche se il bambino continuò a rimanere attaccato a me. Doveva essere stato davvero umiliante per lui chiedere scusa, ma ero convinto che tra meno di due minuti, sarebbe tornato a giocare come se nulla fosse accaduto. Era una capacità dei bambini che mi trovavo ad invidiare. Poteva succedere qualsiasi cosa di brutto, ma in loro tornava sempre la gioia e il buon umore.
"Tornando a cose serie. Ce l'abbiamo un piano?" Chiese Adhane.
"Intendi dire uno nostro? Credevo che dovessimo seguire quello di tuo padre..." Risposi confuso. Lui annuì.
"Certo, quello è ovvio. Io... bhe, stavo parlando di... piuttosto... di noi. Insomma, Dray torna ad Hogwarts, io andrò al ministero con gli altri e poi... quando tutto sarà finito? Non credo che andare di nuovo a Durmstrang mi renderebbe felice. Devo ammettere di aver preso in considerazione l'idea, ma questo prima di frequentare Hogwarts..."
Adhane sembrava in difficoltà, mentre si torceva nervosamente le mani.
Anche Hektor lo guardava sottecchi dal suo rifugio tra le mie braccia.
"Stai dicendo che vuoi venire ad Hogwarts anche tu?" Il tono di Draco era sorpreso, quasi incredulo. Evidentemente non si aspettava nulla del genere da parte di suo cugino. Forse credeva che il fatto di averlo costretto a prendere il suo posto a scuola per quel periodo, fosse stato un peso per Adhane, ma si sbagliava di grosso. Dal canto mio, non ero del tutto sconvolto da quell'ammissione: in fondo Adhane se l'era cavata davvero bene in quasi tutte le materie, aveva apprezzato la cucina della scuola, e si era anche preso una bella sbandata per Diggory...
"Credo che quando tutto questo sarà finito, i nostri genitori saranno come i re del nuovo mondo, e... beh questo fa di noi dei principini... voglio dire, è questo che succede quando si crea uno squadrone della morte per assaltare il ministero della magia, no? Quindi non credo che ci siano problemi a farti studiare ad Hogwarts... non dopo aver conquistato il mondo magico."
Dissi convinto. Soltanto ora che pronunciavo quelle parole, mi rendevo conto per davvero della situazione nella quale ci eravamo invischiati. Stavamo per prendere in mano le redini del mondo magico. Saremmo rimasti nella storia, i nostri nomi sarebbero comparsi tra le pagine dei libri scolastici... poteva essere un nuovo meraviglioso inizio, o una gloriosa disfatta. Eravamo sicuri che tutto sarebbe andato per il verso giusto? Nessuno ebbe tempo di rispondere alle mie considerazioni, perché Sirius entrò nella stanza, richiamando la nostra attenzione. Ci guardò per un istante, come fosse indeciso sul da farsi, poi chiuse la porta alle sue spalle e si diresse verso la finestra della camera, appoggiandosi al marmo del davanzale con la schiena.

Double Trouble || DrarryWhere stories live. Discover now