Capitolo 11 -Appuntamento-

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''Cosa ne dici di un appuntamento?'' Mi guardai intorno per vedere se qualcuno stesse ascoltando la nostra conversazione, e quando fui certo che così non fosse, tornai a guardare il biondo. Va bene, dovevo stare calmo. Mi aveva appena chiesto un appuntamento, ma era normale, no? Ormai stavamo insieme...
"Appuntamento?'' Chiesi, cercando di dissimulare il mio panico. Draco rise. Eravamo a lezione con la Cooman e anche se non avevo la minima intenzione di prestare attenzione alle sue chiacchiere da sensitiva, in quel momento avevo la sensazione che una sua predizione mi avrebbe fatto bene. ''Harry Potter, hai per caso paura di uscire con me?'' Chiese a bassa voce, anche se sentivo l'insicurezza trapelare dalla sua spavalderia. Ci andava ancora con i piedi di piombo, convinto, forse, che da un momento all'altro io avrei preferito qualcun'altro a lui. ''Non ho paura di uscire con te, Malfoy. Devo solo abituarmi a questa nostra relazione.'' Sbuffai contrariato dal suo atteggiamento da saputello. Considerato il fatto che avevo avuto una cotta per Draco dal primo momento in cui lo avevo visto, non mi sarei mai aspettato che nel momento in cui lui si sarebbe finalmente accorto di me in quel senso, sarebbe stato tutto così difficile. Era come conoscere un nuovo aspetto di lui, del tutto estraneo. Era quasi come ricominciare la nostra conoscenza dal principio, e dovevo ammettere che la cosa mi inquietava. Draco Malfoy, il ragazzo che mi prendeva in giro per i miei capelli arruffati e la mia cicatrice, quello che mi regalava quintali di dolci ad ogni mio compleanno per poi costringermi al doppio degli allenamenti per non rischiare di ingrassare; il ragazzo che mi aveva sorretto in ogni mia decisione e aveva fatto di me il ragazzo sicuro e schietto che ero. Sospirai nel ripensare alla prima volta che io avevo baciato un ragazzo, a quanto lui fosse contrariato e a quanto io pensassi fosse la cosa giusta per non pensare che in realtà quello che volevo baciare era Draco. Ripensai al fatto che un paio di giorni dopo anche lui aveva avuto il suo primo bacio. Ora tutto acquistava un senso nuovo. Ci eravamo sfidati per anni, senza riuscire ad ammettere a noi stessi che quello che volevamo davvero era solo stare insieme l'uno con l'altro.
''Accetto.'' Mormorai. Talmente piano che non seppi neppure se Draco fosse riuscito a sentire. ''Sul serio?'' A quanto pare mi aveva sentito eccome. Aveva gli occhi di un bambino felice e io non potei fare a meno di annuire e sorridere alla sua reazione così genuina. Potevo farcela. Sì, sarebbe stato divertente.

''Allora, Zab... com'è andata la serata ieri?'' Chiesi al mio amico, alzando ed abbassando le sopracciglia, malizioso. Blaise alzò gli occhi al cielo, ma scoppiò a ridere. Se ci fosse stata Aries accanto a lui, sicuramente si sarebbe mantenuto, rispondendomi che non erano affari che mi riguardavano, soltanto per mantenere la privacy della sua ragazza, ma dato che eravamo al sicuro nella nostra camera, si scompose accennando a qualche dettaglio scabroso. ''Davvero Zabini? Cazzo, stai parlando di mia sorella. Non voglio avere questi dettagli della sua vita sessuale.'' Gridò Draco, indignato dalla schiettezza di Blaise, che ormai aveva cominciato a parlare e a descrivere la serata a ruota libera. Ridacchiai, contento che le cose tra quei due si fossero risolte. Non sarebbe stata la stessa cosa ad Hogwarts se Blaise e Dray avessero litigato. Eravamo un trio, e non per sminuire me o Draco, ma Blaise era sempre stato quello più saggio tra i tre e quello che la maggior parte delle volte ci salvava il culo. Saremmo stati fottuti senza la sua presenza. ''Dato che non vuoi avere notizie della mia relazione con Aries, perché non mi dici come sta andando la tua con Harry?'' Questa volta fu Blaise ad avere uno sguardo malizioso. Coprii la faccia con la manica della felpa per non farmi vedere mentre sghignazzavo, mentre il mio ragazzo balbettava qualcosa e Blaise mi faceva un'occhiolino di nascosto.
''Abbiamo un appuntamento.'' Confessò dopo qualche attimo in cui tutto ciò che era riuscito a fare era stato guardarsi intorno furtivo con le guance rosse per l'imbarazzo. Mi alzai e mi ci buttai addosso, spettinandogli i capelli, intenerito. ''Il grande e potente Dray diventa un cucciolino docile quando si parla di Potter, eh?'' Lo istigò il nostro amico, alzandosi in piedi e avviandosi verso l'uscita. Da quando eravamo tornati dalle vacanze natalizie, e la sua relazione era emersa, non aveva più alcun bisogno di accampare scuse per vedere la sua ragazza o andare da lei quando più gli aggradava, così aveva preso l'abitudine di andare da lei quasi tutte le sere.
Lo sentii ridere mentre si chiudeva la porta alle spalle, ed io ne approfittai per scoccare un bacio a fior di labbra al mio Draco, prima di accoccolarmi al suo fianco, appoggiando la testa sul suo petto. ''Allora, che ne diresti se andassimo a guardare le stelle?'' Alzai lo sguardo verso di lui, per capire se fosse serio o meno. Insomma, le stelle? Certo, era una cosa romantica, ma... scossi la testa e mi rimproverai mentalmente. Era stato lui a chiedermi l'appuntamento, quindi stava a lui decidere dove andare. Sorrisi. ''Non devi chiedere il mio permesso, e non devi nemmeno dirmi per forza dove andremo. Mi basta passare un po' di tempo con te senza preoccuparmi di chi ci stia attorno o di quante pagine di pozioni devo ancora studiare...'' Feci convinto. Draco annuì, lasciandomi un bacio sulla fronte. ''D'accordo.'' Mormorò stanco. Sapevo che da un momento all'altro si sarebbe addormentato. Quel pomeriggio era stato parecchio duro per la nostra squadra di Quidditch, le partite decisive dell'anno erano alle porte e noi ci stavamo allenando molto più del solito, per vincere la coppa delle case. Considerando il nostro comportamento discutibile nei confronti degli studenti che non appartenevano a Serpeverde, la nostra unica occasione per guadagnare punti era vincere tutte le partite. Stavo per dire a Draco di andarsi a fare un bagno prima di addormentarsi, ma lui già dormiva, con le braccia a stringermi a sè. Sospirai girandomi dall'altro lato per spegnere la luce sul comodino, ma in quel momento i miei occhi si posarono sul diario consegnatomi da Adhane. Diedi un'occhiata a Dray, valutando l'idea di lasciar perdere il diario e addormentarmi serenamente, ma ormai non avrei chiuso occhio pensando a cosa si potesse celare tra quelle pagine. Mi allontanai, quindi, dalla presa del mio ragazzo e lo coprii con la coperta, spegnendo la sua luce, non prima di aver preso l'agenda di mia madre. ''Notte Dray.'' Sussurrai nel buio, uscendo dalla camera, avviandomi verso la sala comune. Fuori dalle finestre il lago era più scuro del solito, anche se le creature che vi abitavano non sembravano affatto notare questo genere di cose. Per un attimo mi sembrò di vedere il viso di una donna fissarmi dall'acqua nera, ma scossi la testa ed uscii in corridoio. Alla fine di quest'ultimo c'era l'armadio dei sotterranei. Era una piccola stanzetta inutilizzata, il posto perfetto per qualcuno che voleva rimanersene un po' per conto suo. Con il passare degli anni era diventato il mio covo segreto, un rifugio per quando ne avevo abbastanza del resto del mondo. Accesi la luce e mi sedetti sul pavimento, avvolgendomi nella coperta di lana che avevo preso in camera prima di uscire.
"Dai Harry. Ce la puoi fare." Mi dissi.
Guardai per l'ennesima volta il libro.
Uno.
Due.
Tre.
Lo aprii.

Double Trouble || DrarryWhere stories live. Discover now