Capitolo 8 -Tuo, senza essere tuo.-

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La serata era appena cominciata e già avevo una tremenda voglia di andarmi a chiudere nella mia stanza e non uscire per la vita intera, o almeno fino alla fine delle feste. Draco era di cattivo umore, sia perché io gli avevo fatto capire chiaramente che non avevo voglia di rendere pubblica la nostra "relazione", o meglio: scambio di effusioni; sia perché Theo non la smetteva di ronzarmi intorno. Comunque avrei dovuto ringraziare ogni divinità esistente, dato che Draco non si era minimamente accorto degli sguardi insistenti che suo cugino mi stava riservando, o la serata sarebbe finita davvero male.
Per quanto riguardava gli altri due ospiti, il biondo era talmente concentrato a tenere sotto controllo il mio ex, da non accorgersi dei loro scambi affettuosi e della loro intesa. Aries sparì per qualche minuto, e quando tornò, supplicai che la situazione non peggiorasse ulteriormente, ma le mie speranze furono del tutto vane. Accanto a lei, in imbarazzo totale, vi erano Ron ed Hermione, mano nella mano.
Mi alzai come una furia e andai verso Aries, affiancato da Draco.
"Che diavolo ci fanno loro qui?"Chiesi arrabbiato, non avevo commentato la presenza di Blaise e non avevo detto nulla persino nei riguardi di Theo, ma loro... "Sono miei amici. La serata l'ho organizzata io, quindi ho invitato anche loro." Rispose cocciuta. Blaise si batté una mano sulla faccia, incredulo. "Ma se non sono nemmeno del tuo anno." Fece Draco sconvolto, intanto il rosso e la sua compagna sembravano voler sparire alle spalle della padrona di casa.
"Andiamo ragazzi, calmate gli animi. Si tratta solo di una serata." Supplicò Aries. Quella ragazza aveva davvero un bel fegato a fare quel che stava facendo, almeno questo glielo dovevo concedere. Mi voltai verso Draco e gli misi una mano sulla spalla, ghignando nella sua direzione. "La cosa potrebbe farsi divertente." Dissi a bassa voce. Lui mi sorrise sghembo, intuendo le mie intenzioni. "Ma sì, perché no." Fece allora ad alta voce. Sua sorella saltellò felice della sua risposta e fece accomodare i nuovi ospiti. "Chi sono?" Bisbigliò Adhane al mio orecchio, facendomi rabbrividire. Draco se ne stava con le braccia incrociate al petto, vicino al camino, riflettendo a qualche modo per rovinare la serata alla lenticchia e alla sua amichetta, così risposi tranquillamente.
"Sono due Grifondoro. Non siamo in buoni rapporti." Lo misi al corrente della situazione, rivolgendo un sorriso del tutto falso ai due. Adhane annuì.
"Allora, manca ancora un po' alla mezzanotte. Cosa ne dite di un bel gioco della bottiglia?" Propose Adhane, gridando, in modo che tutti gli prestassero attenzione. Draco guardò nella mia direzione, come a voler capire se l'idea fosse stata mia o meno, quindi io scossi la testa. Aries, entusiasta, accettò subito la proposta del cugino, e conquistata l'approvazione del suo ragazzo con una gomitata nel fianco, ci costrinse a spostare il divano e a posizionarci tutti i cerchio, seduti poco distante dal camino.
"Dato che hai proposto tu il gioco, sta a te fare le regole." Aries, posizionata tra Blaise e Adhane si rivolse verso quest'ultimo, che senza farselo ripetere due volte, si lanciò nella spiegazione delle regole. Per il primo giro ci sarebbe stata la possibilità di scegliere tra obbligo o verità, senza alcuna regola aggiuntiva.
"Ehi, ultimo arrivato, perché non giri la bottiglia?" Chiese Adhane in modo ironico. Ron arrossì, ma fece quel che gli era stato detto. Gattonò al centro del cerchio e girò la bottiglia. Questa ruotò su se stessa per un paio di volte, poi puntò verso Aries.
"Obbligo o verità?" Chiese Ron, carico del fatto che gli fosse capitata una persona che conosceva. Aries mise una mano sotto al mento e ci pensò su per qualche istante. "Obbligo." Disse infine. Adhane ridacchiò. "Sorprendimi, Rosso." Lo prese in giro. Io sorrisi. Adhane non conosceva affatto le persone che aveva davanti, ma gli era bastato sentire da me che non erano propriamente nostri amici, e si era subito schierato dalla nostra parte. Ron fu più furbo di quanto pensassi. "Ti obbligo a dare un pugno alla persona che hai alla tua sinistra." Fece mostrando il dito medio al moro, seduto proprio alla sinistra di Aries. Lei rise e fece quel che gli era stato detto. Adhane sbuffò. "Tocca a me." Fece Theo con troppo entusiasmo. Assottigliai gli occhi mentre entrava nel cerchio e faceva ruotare la bottiglia. Per qualche secondo questa non si fermò, poi puntò verso Hermione. Vidi Theo abbassare le spalle deluso. Sapevo stesse sperando che la bottiglia puntasse nella mia direzione per poter approfittare della situazione.
"Verità." Rispose prontamente la ragazza. Theo sorrise maliziosamente.
"Sei vergine?" Chiese a bruciapelo. Ron parve andare su tutte le furie, ma la sua ragazza rimase impassibile.
"No." Rispose semplicemente, beccandosi i fischi e i commenti di approvazione da parte di noi Serpeverde.
Per i turni successivi tutto quello che si venne a sapere era che Blaise aveva un neo enorme sulla pacca destra del sedere, e che Draco usava la cera per capelli tutte le mattine, mentre io fui obbligato a bere due shottini di tequila da Blaise. "Okay, facciamola più interessante. Aries gira per due volte la bottiglia. Chi viene indicato da questa, passa dieci minuti chiuso nel bagno di là." Il sorriso di Adhane non prometteva nulla di buono. Feci per ridire, ma ovviamente la ragazza era già vicino alla bottiglia e questa stava girando. Sudai freddo mentre cominciava a fermarsi, ma invece di fermarsi su di me, la bottiglia si bloccò su Adhane. Sospirai. "Con chi passerai questi dieci minuti Galen?" Chiese retorica sua cugina. Strinsi i pugni e serrai gli occhi. Sentivo il rumore della bottiglia colpire il pavimento nel suo girare, e solo quando il silenzio arrivò alle mie orecchie, mi costrinsi ad aprire gli occhi. La bottiglia puntava su Theo. Mi si formò un nodo allo stomaco e per poco non smisi di respirare. Theo e Adhane nella stessa stanza. Per dieci minuti. Il solo pensiero mi dava tanto fastidio da sentire la pelle pizzicare. Theo si alzò e mi rivolse un'occhiata maliziosa. Aveva tutte le intenzioni di sfruttare quei dieci minuti per farmela pagare. Il problema era che di lui non mi interessava nulla; era di Adhane che ero geloso.
Formulando quel pensiero mi resi conto di quanto grave fosse la situazione. Ero appena riuscito a legare con Draco nel modo in cui speravo, ed ora sentivo di provare qualcosa anche per suo cugino.
Sicuramente avevo dei problemi gravi, e dovevo risolverli il prima possibile.
Adhane si alzò e seguì Theodore nella stanza accanto, chiudendosi la porta alle spalle. Aries batté ancora le mani. "Manca un quarto d'ora alla mezzanotte." Esultò. Alzai lo sguardo e vidi che aveva ragione. Erano le undici e quarantacinque. "Vado a prendere i regali." Dissi, rivolgendomi a Draco, lui annuì. "Vuoi che ti accompagni?" Chiese premuroso. Scossi la testa e sorrisi.
"Non ci provare. Anche se vieni non ti farò vedere prima il tuo regalo." Lo presi in giro. Lui annuì e mi lasciò andare. La casa era buia e silenziosa. Sicuramente Narcissa e Lucius erano già andati a dormire e con loro anche Bellatrix. Salii lentamente le scale e raggiunsi a tentoni la mia camera. Forse era l'effetto degli shottini, o forse era l'effetto Adhane-Theo nella stessa stanza, ma mi sentivo come se un senso di vertigine mi ostacolasse la vista.
Non riuscivo a capire cosa provavo. Gelosia. Sì, ero geloso. Ma di cosa? Io avevo Draco. Non potevo dire ancora di amarlo, ma percepivo che era lui quello giusto per me. La mia metà.
Eppure Adhane...
Mi sedetti sul letto, preso da una fitta fastidiosa allo stomaco. Sentivo di aver bisogno di capire fino a che punto avrei potuto spingermi con lui. Volevo essere certo di non fare la scelta sbagliata, andando verso Draco. Presi i regali da sotto il letto e corsi nuovamente giù per le scale; se fossi rimasto ancora per qualche minuto in quella stanza, ero sicuro che sarei caduto in depressione.
"Finalmente!" Mormorò Aries non appena misi piede nella camera. Aggrottai le sopracciglia in direzione della ragazza, che rannicchiata dietro al divano, si stava tappando le orecchie, per poi indicarmi i ragazzi dietro di lei. Solo in quel momento mi accorsi che Blaise e Draco stavano litigando. Draco aveva preso l'amico per il colletto e gli stava ringhiando contro qualcosa.
"Draco!" Gridai arrabbiato. Lui sembrò non ascoltarmi. "Draco!" Gridai di nuovo. Questa volta mi avvicinai a lui e lo presi per una spalla, in modo da farmi notare.
"Lascialo stare." Imposi. Draco si irrigidì alle mie parole e fece un passo indietro, senza smettere, però, di fissare male Zabini. "Che ti è preso?" Chiesi cercando di calmarlo, ponendomi davanti a lui così da eliminare il contatto visivo tra i due.
"Mi sto solo rendendo conto che le persone che mi stanno vicino hanno la tendenza a nascondermi delle cose." Sbottò infastidito. Rimasi a bocca aperta, incapace di dire qualsiasi cosa. Avevo un macigno sul cuore che mi impediva di proferire parola. Non avevo alcuna giustificazione, negli ultimi tempi non avevo fatto altro che raccontargli delle bugie, troppo indeciso sulla strada che avrei voluto prendere. Draco mi guardò, aspettando che dicessi qualcosa, ma io mi limitai a fissarlo. Il mio silenzio era più rumoroso di mille parole. Mi stavo prendendo ogni colpa e stavo confermando le sue accuse. Dandomi le spalle uscì velocemente dalla stanza, ignorando sua sorella che continuava a chiamarlo in modo insistente. Seguirlo significava continuare a mentire. Abbracciarlo e baciarlo avrebbe significato essere ancor più meschino di quanto non lo fossi stato fino a quel momento. E Draco non lo meritava.
"Cosa ci siamo persi?" Adhane uscì dalla porta del bagno con Theodore al seguito, entrambi sembravano aver corso una maratona, eppure non c'erano segni evidenti di una loro intimità. Abbassai lo sguardo e strinsi i pugni. "Credo che la serata sia finita per me. Continuate pure, io vado a dormire." Mormorai dando una pacca affettuosa sulla spalla di Aries, cacciando dalla busta il suo regalo, per poi consegnarglielo.
Il pacchetto di Draco, invece, era al sicuro nella mia tasca e lo sarebbe stato per un bel po'. "Mi dispiace di aver rovinato la serata. Se non avessi chiamato gli altri..." Cominciò la ragazza, ma io le sorrisi dolcemente, rassicurandola. Il pendolo suonò la mezzanotte, rendendo triste e opprimente l'aria intorno a me.
"Non è colpa tua. Buon Natale, Aries."
Dissi semplicemente, camminando verso l'uscita.
"Harry!" Adhane mi corse dietro e mi bloccò per un polso, a qualche metro dalla porta del salone. Il corridoio era buio e l'unica cosa che riuscivo a percepire era la sagoma sfumata del ragazzo. Le sue spalle si alzavano e abbassavano velocemente, sintomo del suo respiro irregolare. Tirai via la mano e continuai a camminare verso il piano superiore. Non ero arrabbiato con Adhane, ma ero così confuso da rischiare di fare qualche cavolata. Dovevo riflettere bene su quello che volevo, prima di prendere delle decisioni che riguardassero lui o Draco.
"Mi dici cosa è successo? Tu e Draco avete litigato?" Chiese seguendomi. Io sbuffai. "Forse..." Mormorai. Adhane mi bloccò nuovamente, adesso alla luce del secondo piano, riuscivo a vedere i suoi occhi scuri scrutarmi inquieti.
"Pensavo che tu lo amassi." Ammise a bassa voce, come se avesse paura di quello che stava dicendo.
Rimasi immobile davanti a lui.
"Amore è una parola grossa." Borbottai.
"Non sono sicuro di sapere quali siano le mie emozioni di recente... figuriamoci pensare di amare qualcuno..." Continuai, abbassando ancora di più la voce.
Vedevo lo strapiombo davanti a me ed ero certo che da un momento all'altro sarei caduto giù, non perché qualcuno avesse intenzione di spingermi, ma perché ero consapevole di voler affondare nel profondo di quella nera oscurità. Adhane era lo strapiombo.
Fu lui ad avvicinarsi a me per primo, appoggiando dolcemente le sue labbra alle mie, assaggiandole con foga, ma allo stesso tempo gentilezza. Era completamente diverso rispetto a quello che avevo provato insieme a Draco. Draco era passione, era fuoco vivo che mi bruciava dall'interno. Un'anima simile che riusciva a coesistere con la mia.
Adhane al contrario era una carezza leggera e piacevole, una luce tenue che illuminava il mio cuore, timida.
Il cuore accelerò la sua corsa e mi staccai dal moro. "Harry, tu mi piaci." Sussurrò Adhane sulle mie labbra, poi sorrise.
"E sono certo che io piaccio a te." Ridacchiò baciandomi di nuovo a stampo.
"Ma Draco. Lui è il meglio che tu possa chiedere e anche se mi costa tantissimo dirtelo, tu lo ami." Continuò mentre il suo sorriso si oscurava, tristemente.
"Come fai a dirlo, se nemmeno io so cosa pensare?" Chiesi accennando ad una smorfia disperata. Il ragazzo mi accarezzò la guancia dolcemente. "Lo vedo nei tuoi occhi. Lo guardi come se per te non ci fosse nulla di più importante." Disse.
"Eppure adesso sono qui..." Sussurrai.
Cosa ci facevo lì? Tra le braccia di Adhane, tradendo ancora una volta la fiducia dell'unica persona che contava davvero?
"Mi dispiace." Dissi correndo via, cambiando così repentinamente il mio umore da sorprendere Adhane, che non fu più in grado di seguirmi.
Mi chiusi a chiave in camera mia e mi sedetti sul pavimento ai piedi del letto, con la testa tra le mani e il respiro spezzato. Non mi ero mai sentito così codardo nella mia vita. Mi era sempre importato poco o nulla di quello che succedeva intorno a me, e meno ancora delle persone. Avevo vissuto guardando sempre avanti con spavaldo coraggio, e adesso? Ora che avevo accanto delle persone che mi amavano, scappavo come un coniglio. L'amore rende deboli, l'avevo sempre saputo. Avevo, però, sperato che innamorarmi di un Serpeverde, un cattivo, avesse reso la cosa meno evidente. Mi ero sbagliato. Da quando avevo ammesso a me stesso di essermi innamorato di Draco, le cose mi erano totalmente sfuggite di mano.
Raccolsi tutto quello che avevo e lo chiusi nel mio baule, che lasciai ai piedi del letto, prima di scappare via dalla finestra. Dietro di me, depositato con leggerezza sul letto, vi era un bigliettino.

"Ci rivedremo ad Hogwarts alla fine di queste vacanze. Senza magia non mi è possibile portare via il mio baule, quindi ti chiedo di prendertene cura fino al nostro prossimo incontro.
Tuo, Harry."

Double Trouble || DrarryWhere stories live. Discover now