Libri natalizi

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Ah, il Natale. 

Se nel primo speciale mi sono messa a parlare dei fumetti, a questo punto non resta che guardare ai libri ambientati in questo periodo. A prima vista potrebbe sembrare un argomento semplice, sui cui scrivere pagine e pagine, ma, per mia terribile sfiga, trovare tre storie e un altro bonus si è rivelato alquanto complicato e mi ha spinto verso la strada del mai una gioia più nero.

Siete pronti a rivivere qualche trauma infantile?

Siete pronti a rivivere qualche trauma infantile?

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Benissimo, allora andiamo!

Canto di Natale di Charles Dickens

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Canto di Natale di Charles Dickens

Pubblicato nel 1843, è senza ombra di dubbio il romanzo natalizio più famoso di sempre, a causa anche delle numerose trasposizioni cinematografiche che si sono susseguite nel corso degli anni (dal 1901 al 2017 se ne contano ben ventotto, partendo da cortometraggi muti fino al lungometraggio realizzato in animazione digitalizzata in 3D).

La vicenda si snoda attorno alla lunga notte in cui Scrooge, il terribile vecchio banchiere londinese che odia il Natale, viene visitato da tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro), preceduti dall'apparizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley. Le visioni che gli propongono solo tali che, la mattina, Scrooge non può far altro che ravvedersi, decidendo di cambiare totalmente la sua condotta e di iniziare un vita diversa, all'insegna della generosità e della bontà d'animo.

L'opera, comunque, racchiude in sé una serie di critiche sociali, tipiche di Dickens, quali lo sdegno e la lotta contro la povertà, lo sfruttamento minorile e l'analfabetismo, che vengono mischiate al gusto del racconto gotico.

L'opera, comunque, racchiude in sé una serie di critiche sociali, tipiche di Dickens, quali lo sdegno e la lotta contro la povertà, lo sfruttamento minorile e l'analfabetismo, che vengono mischiate al gusto del racconto gotico

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La freccia azzurra di Gianni Rodari

Libro per bambini del 1964, La freccia azzurra, ad essere onesti, non è ambientato proprio a Natale, bensì nel periodo attorno all'epifania che, come ben si sa, tutte le feste su porta via. Infatti, i bambini "italiani sono i più fortunati, perché la notte tra il 5 e il 6 gennaio ricevono degli altri regali: volando a cavallo di una scopa glieli porta la Befana, una vecchia burbera ma buona".

La storia ruota attorno proprio alla Freccia Azzurra del titolo, un trenino giocattolo che, assieme ad altri balocchi esposti nella vetrina del negozio della Befana, decide di raggiungere i bambini meno fortunati e donarsi a loro, iniziando a vagare per la città in un lunga notte in cui la neve cade pesante e fitta. Questa spinta, in realtà, nasce perché il piccolo Francesco, l'altro protagonista, passando davanti alla vetrina si era intristito nel rendersi conto che non avrebbe mai potuto avere quei giocattoli, in quanto povero.

La freccia azzurra, per me, è stato proprio un piccolo trauma infantile, una di quelle storie a cui non riesco a pensare senza che mi salga il magone. Rodari non si risparmia, crea una situazione di tensione terribile (sia per i giocattoli che vagano nella neve, sia per Francesco, che dovrà affrontare da solo un vero treno) e si lascia scappare anche titoli dei capitoli quali Spícciola vuol morire.

Però è bello, ma proprio tanto.

Le lettere di Babbo Natale di Tolkien

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Le lettere di Babbo Natale di Tolkien

Pubblicato nel 1976, il libro risulta essere una raccolta di lettere fittizie attribuite a Babbo Natale che Tolkien, dal 25 dicembre del 1920, iniziò a inviare ai propri figli, continuando per ben ventitré anni (quando ormai l'ultimogenita aveva raggiunto i quattordici anni). Ogni lettera arrivava infilata in una busta bianca come la neve, un disegno colorato fatto da Tolkien stesso ad accompagnare il racconto e il francobollo delle Poste Polari ad affrancarla.

Le storie, ricche di humor e creatività, narrano degli straordinari avvenimenti che costellano la vita di Babbo Natale al Polo Nord; tra le righe si alternano le vicende di personaggi come l'Orso Bianco combinaguai, suo aiutante, o l'Uomo della Luna, o ancora le renne, capaci di creare guai e pasticci a più e non posso.

Le storie, ricche di humor e creatività, narrano degli straordinari avvenimenti che costellano la vita di Babbo Natale al Polo Nord; tra le righe si alternano le vicende di personaggi come l'Orso Bianco combinaguai, suo aiutante, o l'Uomo della Lu...

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Bonus!

La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen

Conosciuta anche come fiaba portatrice di traumi dal 1848, pure questo drammatico racconto cade nel periodo natalizio. Più precisamente, è ambientata durante la notte di Capodanno, nella quale la Piccola Fiammiferaia inizia ad accendere i fiammiferi che avrebbe dovuto vendere nel tentativo (vano) di scaldarsi un po'; questi, però, le mostrano una serie di immagini (una cena succulenta, un bel camino scoppiettante, un albero di Natale tutto addobbato...)che culminano con quella della nonna morta anni prima.

Il finale è tanto triste quanto immaginabile.

Piccolo fun fact nato dalla mia simpatica esperienza personale? Durante tutto il periodo delle elementari, ogni volta che si avvicinava il Natale, questa fiaba veniva letta a tutta la classe, giusto per rendere le nuove generazioni il più traumatizzate possibile.

RebyBnn

Christmas specialWhere stories live. Discover now