È una storia un poco scontata

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Long Beach, 15th June 2007, 1.47 AM

Hariette e Mckenna si scambiarono un sorriso, guardandosi negli occhi e continuando a ballare. La mora fece un giro su se stessa e l'ampio vestito verde si aprì a ruota, mostrando un po' in più le gambe. Quella notte era la loro notte, desideravano andarci da quando si erano iscritte alla high school ma, come ben si sa, il ballo di fine d'anno era riservato quasi esclusivamente ai diplomandi (a meno che tu non fossi un grande amico di un diplomando, in quel caso forse avrebbero potuto chiudere un occhio).
C'era un altro modo, però, per assicurarsi un posto alla festa che si prefiggeva essere la più bella di sempre, ed era quello di entrare nel comitato studentesco per la raccolta fondi. Le due amiche ogni pomeriggio sceglievano 3 negozi di Main Street e si arrendevano solo quando raggiungevano il loro scopo, ringraziando il negoziante con un gran sorriso per la "generosa e volontaria offerta".
Hari e Mk erano una forza della natura insieme, non le si poteva dire di no e, dal canto loro, avrebbero fatto di tutto per partecipare al Flower Power Party.
Raccolsero 500 dollari in una settimana e 450 la successiva (Hari diceva che era colpa di Mckenna che quella settimana aveva un forte mal di gola che non le permetteva di essere persuasiva) e li portarono agli organizzatori, i quali furono ben lieti di accettare la donazione e dare alle due un posto d'onore nel privè.
E cosa avrebbero dovuto fare loro nel privè? Una volta entrate si lanciarono subito nella mischia, cominciando a ballare, a ridere e a vivere quegli attimi di spensieratezza adolescenziale.

Non sapevano che sarebbe durato ancora poco, perché dall'altra parte della città un infuriato Brian Haner Jr si metteva in macchina per recuperare la sua sorellina.














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«Lei deve farmi entrare» cominciò il moro

«Non posso, ho ordini superiori di far entrare solo i ragazzi col biglietto» il bodyguard alto fronteggiava Brian, senza smuoversi di un centimetro «e poi lei sembra abbastanza grande, cosa vuole da una festa di liceali?» continuó l'omone strizzando l'occhio

«Devo recuperare mia sorella e quella pazza della sua amica, e giusto per informazione ho solamente 24 anni...» Brian sembró quasi offeso, era entrato già nella fase in cui non faceva più piacere che gli altri gli dessero più anni di quelli che in realtà aveva. Che sembrasse più maturo lo sapeva bene, sia esteticamente ma soprattutto mentalmente.

Non appena aveva saputo che la sua sorellina si era imbucata ad una festa di diplomandi non ci aveva visto più... dopotutto era ancora una bambina diciassettenne, lei!
Suzy, la madre dei due Haner, sapeva tutto e lui aveva subito gridato al complotto, elencando tutte le cose brutte che sarebbero potute succedere a Mckenna, (dallo stupro alla morte, passando per terremoti fulminei ed attacchi alieni) portandolo ad entrare in macchina borbottando qualcosa di incomprensibile.
Arrivato lì non si aspettava di certo che tutte le porte fossero aperte per lui, ma nemmeno così tanto astio da parte di quello scimmione.

«Mi dispiace, non posso farti entrare»

E allora Bri con passo fulmineo, senza perdere tempo, si diresse verso il retro, pensando che nei film c'era sempre una porta del retro aperta. Trovó un'uscita d'emergenza, apribile solo dall'interno e, fortuna volle, una ragazza in quel momento uscì da lì per fumarsi una sigaretta. Dapprima non ci fece caso, superando l'entrata velocemente. Poi si bloccó sull'uscio e la guardó.
La ragazza era di schiena ed aveva un vestito verde corto fin sopra il ginocchio, i capelli raccolti ed arruffati e qualche gocciolina di sudore che le scendeva sulla schiena nuda.

«Hariette...»

«Br...Brian?!?» la mora si giró interrogativa e quasi non si strozzó col suo stesso fumo

«Da quanto fumi e dove cazzo è mia sorella?» il ragazzo disse tutto d'un fiato, continuando a mantenere la porta aperta con una mano

«Io... è andata in bagno, penso» la ragazza si sentiva spaesata, forse anche l'alcol stava iniziando a fare effetto

«PENSO? Cazzo Hari!»
Brian si diresse a grossi passi nel bagno delle donne, tra gli sguardi indiscreti delle ragazze che si giravano per guardarlo. Lui non vedeva nient'altro che quella porta rossa, come un toro con suo drappo.
La aprì e ci si fiondò dentro non trovando nessuno. Quando la rabbia stava quasi sfiorando la punta dei capelli si girò e vide Mckenna contro il muro, intenta a farsi baciare il collo da un tizio a caso.
Brian lo tirò via con estrema facilità e prima che potesse dire niente i due fratelli si erano già allontanati.

È una storia da dimenticareWhere stories live. Discover now