E finì con un fiume di inchiostro

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Huntington Beach, 28th December 2009, 3:36 AM

Rimasero lì quei due, stretti in una morsa che nessuno voleva abbandonare, come se rischiassero di cadere in mille pezzi se si fossero lasciati.

«Ho voglia di una sigaretta ma io le ho dimenticate, tu le hai?» chiese Brian staccandosi repentinamente, come a voler cancellare quello che era successo

«Si, sono nello studio di sopra, vai tu?»

Prima che la ragazza dai capelli argentati potesse finire, Bri stava già salendo le scale.

Lei si fermó a pensare alle lunghe chiacchierate con Leana, accompagnate sempre da uno spritz, con gli occhi persi nell'oceano azzurro della california. Ripensó al sorriso delle gemelle DiBenedetto, alle loro manie di precisione ed alle sgridate ai loro mariti anche solo per una manciata di minuti di ritardo. Ripensò a Johnny, il nanetto che da ubriaco faceva divertire tutti, e a Zacky, che con quelle due pozze azzurro cielo poteva convincerti a fare anche il peggiore dei tatuaggi, tipo il Gesù sull'avambraccio destro. Le tornò in mente quello spilungone di Jimmy ed il tuatuaggio che si era fatto fare da lei qualche giorno prima sulla gamba, "1981", il suo anno di nascita. Perché l'aveva fatto? Stava già premeditando qualcosa?

Le domande nella testa di Hariette si accavallavano ma furono distrutte da una melodia che proveniva dal piano di sopra.

Lentamente la ragazza salì le scale e si ritrovò Brian di spalle che imbracciava la chitarra che era precedentemente posizionata in un angolo del suo studio, suonando una canzone da lei conosciuta

Would you know my name
If I saw you in heaven?
Would it be the same
If I saw you in heaven?
I must be strong and carry on
'Cause I know I don't belong here in heaven*

Hariette lo guardó mentre era di spalle, con la sua maglia nera e la testa china sulla chitarra, mentre cercava di far rientrare dentro di sè tutta la tristezza

Would you hold my hand
If I saw you in heaven?
Would you help me stand
If I saw you in heaven?
I'll find my way through night and day
'Cause I know I just can't stay here in heaven

Alzò di poco la testa come a fissare il vuoto e lo vide fare un respiro profondo alzando le spalle. Forse il moro non si era nemmeno accorto di lei in quel momento, tanto che era immerso nel suo mondo

Time can bring you down
Time can bend your knees.
Time can break your heart
Have you begging please.
Begging please...

Cantó lei, facendolo finalmente girare verso la porta. La stanza diventó improvvisamente piccola e soffocante non appena i due si scontrarono con gli occhi, le due pozze azzurro cielo della ragazza e i due buchi neri del ragazzo. In quel momento si scambiarono paure e lacrime senza nemmeno dire una parola, anche la mano del ragazzo si era fermata nello strimpellare quelle corde. L'ansia era l'unica cosa a tenerli legati, l'ansia che uno dei due, da un momento all'altro, potesse perdere il contatto visivo e scivolare giù nell'inferno interiore. La prima a muoversi fu Hari, che riuscì a fare solamente un passo verso il moro e questo bastó per farlo ridestare e continuare a suonare

Beyond the door
there's peace, I'm sure.
And I know there'll be no more
tears in heaven.

Riprese la ragazza, cercando ancora quegli occhi neri che ormai erano diventate due pozze di pece bollente.

Brian di tutta risposta si tolse la tracolla e posò la chitarra, cercando finalmente le sigarette sulla scrivania. Una volta trovate le prese e velocemente scese le scale, senza più guardarla nemmeno per caso. Lei se ne accorse, capì che la stava evitando quando ad un suo
«Brian...» il ragazzo continuò a camminare, senza nemmeno voltarsi.










*la canzone è Tears in Heaven di Eric Clapton

È una storia da dimenticareWhere stories live. Discover now