È una storia un po' complicata

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Huntington Beach, 15th May 1999, 3:45 PM

«No aspetta Hari! Non puoi entrare! Mio fratello mi ucciderà» ma oramai la mora aveva già la mano sulla maniglia, pronta a spalancare la porta

«Mckenna chiudi!» urló Brian, mentre imbracciava la sua amata chitarra, facendo fermare anche i suoi amici

«È stata Hariette, io l'avevo avvisata» si giustificò la bambina, quasi sull'orlo del pianto.

Nel frattempo Hari era rimasta incantata e squadrava tutti i minimi dettagli di quella stanza strana, con tanti triangoli che spuntavano dalle pareti. I ragazzi che c'erano dentro, poi, non erano come i suoi amichetti di classe, erano alti e mingherlini, qualcuno aveva addirittura dei peli in faccia. Lei era figlia unica per cui tutto ciò le sembrava abbastanza strano. A destra c'era il fratello di Mk che imbracciava una chitarra, aveva i capelli chiari sparati verso l'alto ed urlava senza sosta cose che lei non ascoltava nemmeno. Al centro c'era un ragazzo moro con due orecchini neri molto grandi, il cappellino sulla testa con la visiera all'indietro e una maglia con delle strane scritte rosse. Dall'altro lato c'era un ragazzo più basso di tutti, imbracciava una strana chitarra a 4 corde e sembrava divertito da quella scenetta, sorridendo di tanto in tanto e facendo muovere l'anello che teneva attaccato alla narice. Di fianco a lui c'era un altro chitarrista, capelli scuri e corti ed unghie tinte di nero. Aveva una birra in mano e la tracannava con velocità, infatti era quello più in carne di tutti. Alla fine Hariette vide una grande astronave che continuava a fare qualche rumore anche mentre fratello e sorella litigavano, allora si avvicinó un poco e vide un alieno dai capelli biondi, il pizzetto e degli occhialini ovali poggiati sul naso. La bambina fece un salto all'indietro spaventata ed allora l'alieno le mostró la mano, sventolandola in segno di pace

«Ciao piccola, io sono Jimmy, tu come ti chiami?» le chiese con un grande sorriso da orecchio ad orecchio.

Prima che potesse rispondere Brian prese lei e la sorella e le trascinó fuori la sala prove
«Non dovete entrare mai più, chiaro?» apostrofó il ragazzo, fissando Hari poiché la sorella si era nascosta dietro di lei, quasi impaurita. Di tutta risposta la mora gli fece una linguaccia e continuó

«Quando saró più grande ti giuro che ti picchieró, Brian!»

«Si si, certo nanerottola» cantilenó il ragazzo, tornando in sala prove e chiudendo la porta.

«Tuo fratello è proprio uno stonzo!» puntualizzó Hari

«Che significa stonzo?» chiese la biondina

«Non lo so, lo ha detto ieri papà ma deve essere qualcosa di brutto» la mora si grattó la testa prima di continuare «Vogliamo giocare a nascondino?»

«Si! Inizio io» Mckenna corse via a nascondersi prima che l'amica potesse cambiare idea.

È una storia da dimenticareWhere stories live. Discover now