Capitolo 14

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POV'S VOCE FUORI CAMPO
Si sono sistemati tutti nelle stanze, sembrano soddisfatti dell'immobile, ma pretendono ancora di avere delle spiegazioni su questo trasferimento così inaspettato. Si riuniscono per cenare, ma più che una cena sembra un colloquio che ricorda molto la Rubiconda Brigata o per meglio dire la 'fiera della parole'. Tutti avevano qualcosa da contrastare, ma i diretti interessati (Andy e Rye) non hanno ancora proferito parola di questo fatto. Non sanno cosa dire, non possono dire la verità, Rye non vuole dire la verità. La minaccia è stata forte e chiara, non poteva aprire bocca su questo, non vuole che facciano del male ad Andy. É troppo importante.
Hanno alterato la verità, hanno dovuto, si fidano dei loro amici ma non si fidano del ideatore della minaccia che tanto li turbava.
Finita la cena  i quattro ignari dalla verità gingillano sul divano, mentre i due innamorati discutono sul da farsi per evitare che possa iniziare una belligeranza con il nemico.

POV'S RYE
"Dobbiamo trovare una soluzione a tutto questo." Dichiara Andy
"Hai ragione, ma stai tranquillo, per ora siamo al sicuro"
"Questo 'per ora' non mi convince per niente, dobbiamo uscire da questa faccenda. E molto in fretta, prima che qualcuno si faccia del male"
Annuisco
Ci accoccoliamo nel letto e pochi minuti dopo Andy si addormenta sul mio petto. Mi sto per addormentare anche io, ma non posso assopirmi, voglio proteggerlo. Ho paura ma non del nemico, ho paura per andy. É molto vulnerabile e sensibile, e non permetto a nessuno di toccarlo....

POV'S JACK
"Per me non ce la raccontano giusta, ci hanno mentito"
"Non dire così jack, perché dovrebbero farlo." Dice brook
"Da quando stanno insieme non ci considerano neanche. Ci sono loro e solo loro. Noi esistiamo per loro solo quando gli fa comodo." Continuo io arrabbiato.
"Jack dai smettila, perché dovrebbero mentirci? Ti stai solo facendo delle gran paranoie." Conclude mikey
"Sapete una cosa ragazzi, non mi interessa niente. Io me ne vado" prendo il mio telefono e il portafoglio ed esco di casa, sbattendo la porta.
Sono troppo orgoglioso per ritornare indietro e dirgli che forse ho un po' esagerato. Sono ormai 2 ore che sono fuori e mi hanno già chiamato come minimo 50 volte. Adesso aspetto ancora 10 minuti, voglio arrivare a casa quando sono già tutti a letto. Non ho voglia di dargli ragione.
Mi siedo sulla panchina in un parchetto non molto distante dal nostro vecchio appartamento.
Troppo ricordi mi balenano nella mente, che mi accorgo secondariamente di avere un ragazzo vicino, che mi guarda.
È inquietante/ imbarazzante questa situazione. Volevo andarmene, ma le mie gambe non ne volevano sapere, erano come incollate per terra.
"Ciao, cosa ci fai qui da solo di notte?" Mi chiede
Ma questo cosa vuole?!? Manco lo conosco?! I fatti suoi non se li sa fare.
"Niente" sorrido falsamente e mi giro di spalle.
"Beh, questo l'ho visto. Ma io ti stavo chiedendo come mai non sei a casa tua" mi dice appoggiando una mano sulla mia spalla.
Questo pensa che io sia stupido.... gli darei un pugno molto volentieri.
"Credo proprio, che non sono fatti tuoi" gli dico alzandomi "ci si vede" continuo.
"Nono, dove credi di andare? Tu rimani qui... voglio parlare con te" mi blocca per un polso e mi spinge nella panchina.
Oh merda, era meglio se mi stavo a casa! 
Si siede sopra di me e inizia ad accarezzarmi il petto. Cerco di discostarlo ma è troppo forte.
"Senti un po' bamboccio se non stai fermo mi tocca usare questo" dice estraendo dalla cintura dei pantaloni un coltellino.
Non lo ascolto e continuo a muovermi, ma mi punta il coltello nel collo.
Con il telefono che avevo in mano, cerco di chiamare un contatto a caso della mia rubrica, senza farmi vedere.
"Aiutooo, vi prego aiutatemi" ripeto per almeno 5 volte.
"Bene mi hai proprio stancato, spostiamoci da qui" mi tira per il colletto della camicia
"Dove?" Gli chiedo sperando che possa darmi qualche indizio in modo che dall'altra parte del telefono possano aiutarmi
"Ohh, tranquillo non molto distante da qui. Un bel parchetto ... lo conosci già"

POV'S RYE
I miei occhi si stavano per chiudere quando il telefono di andy inizia a vibrare. Non voglio fare il ficcanaso, ma forse è Jack... è da 2 ore che è uscito da quello che mi hanno detto i ragazzi.
Giro lo schermo e rispondo
" Aiutooo, vi prego aiutatemi"
"Bene mi hai proprio stancato, spostiamoci da qui"
"Dove?"
"Ohh, tranquillo non molto distante . Un bel parchetto ... lo conosci già"
Oddio, ora se la prendono con jack, ed é tutta colpa mia. Devo trovarlo.
Ma che parco potrebbe essere?!? Forse quello dell'altra volta. Mi alzo dal letto cercando di non svegliare andy, gli do un bacio a stampo ed esco di casa.
Spero vivamente di trovarlo.

POV'S X
"Ok, perfetto...... ora il ragazzino sta sistemando un suo amico. Il prossimo sarà il fidanzato. Ci sta mettendo troppo per il suo amico, meglio prendere qualcuno che considera più importante."

 love is love/ Randy fan fictionWhere stories live. Discover now