La Squadra Perfetta

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Jack si stacca dal bacio -Bene...ho trovato un modo per farti smettere di parlare...- ride -Jack...devo dirti una cosa...- gli accenno mentre lui sta prendendo la maschera sul balcone e la compra -Che succede?- mi domanda con aria preoccupata -Io...non tornerò a casa...- so che posso fidarmi di lui e che è l'unico che può capirmi, se gli dico la verità, ma ho paura adesso, ho paura di me stessa, dicono che l'istinto delle sirene è di uccidere ogni uomo che passa per i sette mari, ed io non vorrei mai uccidere Jack e non voglio che chiunque faccia parte della mia vera famiglia gliene faccia. -Perché? È successo qualcosa?- mi accarezza la guancia dolcemente. Devo dirgli la verità -Ecco...a quanto pare io non sono più una principessa, visto che il re e la regina non sono veramente i miei genitori... quindi sarai costretto a cambiarmi nomignolo.- i miei occhi fanno cadere delle lacrime, Jack mi abbraccia -Tu sarai sempre la mia Princess. Non è importante che loro non siano sangue del tuo sangue, la cosa importante è che gli vuoi bene e adesso asciugati le lacrime che non ti dona un viso cosi imbronciato...- mi dice guardandomi negli occhi.

Lui è sempre dolce con me, vorrei capire se è veramente cosi gentile o sta fingendo, non credo sia una persona cattiva, però non lo conosco cosi bene da poterlo giudicare. -Perché mi tratti cosi bene...? Io non sono nessuno per te.- gli domando, sperando in quella risposta che vorrei sentire in questo momento. -Ma come...non siamo amici?- giusto, ha ragione siamo solo amici, però perché il mio cuore continua a battere cosi velocemente quando i nostri occhi si incrociano? -Ovvio...- questa parola mi si annoda in gola.

Vedo alcune persone correre via, io e Jack ci chiediamo cosa possa essere successo, ci avviciniamo ad un signore che si è fermato davanti a noi -Scusi, ma cosa sta succedendo? Perché corrono tutti?- gli domando prima che potesse fuggire di nuovo -Delle guardie stanno lottando con un bambino...che usa la magia, sta distruggendo tutto.- l'uomo se ne va. Un bambino...lottano con un bambino, ma povero -Jack dobbiamo aiutare quel ragazzino...- gli dico seria iniziando a correre nella parte opposta alle altre persone. Quando arriviamo, la prima cosa che noto è che tutto attorno a noi va a fuoco, il fumo annebbia di molto la mia visuale, prendo un fazzoletto e lo porgo sul mio viso per cercare di non respirare il fumo, che continua ad espandersi.

Ad un tratto qualcuno mi va addosso, è un ragazzo, i suoi capelli sono molto strani, sono di un colore blu spento, come i suoi occhi, di altezza è poco più basso di me, ha addosso un mantello lungo e nero, dal volto sembra un bambino, ma il suo sguardo sembra quello di una persona adulta, quello sguardo che si ha solo quando hai visto qualcosa che ti ha cambiato la vita, qualcosa di molto brutto.

-Stai attenta! Vattene se non vuoi rimanere ferita!- mi dice il ragazzino. -Aspetta...perché stai lottando con loro?-  gli domando, prendo la sua mano per fermarlo. -Eh ovvio...loro mi vogliono morto e io mi oppongo...- mi dice, staccandosi dalla mia presa, per poi continuare a lanciare palle di fuoco, che si creano nelle sue mani, subito dopo che i suoi occhi diventano di un blu luminoso. Perché vogliono uccidere un bambino? Cosa a fatto per meritare la morte?

Cerco con lo sguardo Jack, non trovandolo più alle mie spalle. Poi lo vedo a combattere contro le guardie, sono felice che lui sta aiutando quel bambino, ma sono molto preoccupata che possa farsi male, non posso aiutarli non so fare niente.

Riesco a intravedere un piccolo vicoletto, se riesco ad avvertire i ragazzi senza far capire niente alle guardie, mi avvicino a Jack che continua a combattere -Dobbiamo riuscire a distrarli per poi andarcene...ho già trovato una via di fuga...- cerco di dire a lui con la poca aria che mi è rimasta. Jack da un calcio alla guardia che gli sta davanti, facendola cadere a terra, per poi prendermi per mano e iniziare a correre, ma io mi fermo quando vedo il ragazzo di prima, ferito a terra con una delle guardie pronta a colpirlo. Io di fretta prendo la spada di Jack e blocco l'uomo, nel momento stesso in cui la lama stava per sfiorarlo. -Ei! Non mi serve il tua aiuto!- seriamente io lo salvo e neanche un grazie, che ingrato - Io invece penso che stavi proprio per morire...- gli rispondo, Jack blocca quell'uomo da dietro e lo butta a terra -Jack aiutiamolo ad alzarsi, che è ferito ad una gamba- affermo di fretta -Non ho bisogno del vostro aiuto, non so neanche chi siete...- ma è possibile che una persona sia cosi cocciuta -Allora chiariamoci, o accetti il nostro aiuto o rimani qui a morire...la scelta è tua!- in pochi secondi ho sfogato tutta la mia rabbia su di lui, il suo sguardo freddo si trasforma in un ghigno divertito -Bene...allora si gentile Bambolina...- mi porge la mano e mi fa l'occhiolino, lo aiuto a mettersi in piedi e Jack in quel momento continua a guardare il ragazzino in malo modo. -Allora mi aiuti o no Jack?!- gli domando, lui fa un sospiro e prende per un braccio il bambino.

The Siren  Falls in Love With the PirateWhere stories live. Discover now