Chapter 25

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Sento le mie palpebre aprirsi pian piano...

Solo dopo aver aperto completamente gli occhi mi rendo conto di cosa è accaduto...

Il mare, il tramonto, lo sparo, le miccette, i ragazzini, il fazzoletto... ODDIO!

Sono in una stanza, sembra uno spogliatoio. Solo mentre riprendo coscienza sento che sono seduta su una sedia alquanto scomoda e completamente legata ad essa. Ho un tessuto davanti la bocca e legato dietro la testa per non permettermi di parlare. Sento delle voci, dei passi avvicinarsi alla porta situata alla mia sinistra.

"Si certo di a Michael di aspettarmi in ufficio, darò ulteriori dettagli sulla situazione."

Stringo gli occhi dalla paura... Lacrime salate continuano a rigare il mio viso.. in silenzio.

La porta si spalanca.

è la fine.

"Bene bene bene. Ti sei svegliata ragazzina, sai che sei una dormigliona? Quante ore dormi al giono? Tante?"

Un uomo sui 40 anni incombe nella stanza con altri due uomini. è alto, capelli neri, barba di 3-4 giorni, vestito in modo elegante. 

Il silenzio rimbomba nella stanza.

"RISPONDI RAGAZZINA!" Sbotta l'uomo.

Annuisco frettolosamente.

"Bene. Come ti chiami bellezza?"

è incredibile quanto velocemente riesce a cambiare umore costui.

"Oh giusto. Toglietegli il fazzoletto dalla bocca." ordina ai due uomini.

"Allora?" dice mentre armeggia con dei fogli o quel che sia, su un tavolo.

"Caroline." dico con voce tremante.

Sono stordita, capisco poco e niente.

L'uomo ignora ciò che ho appena detto ed esce dalla stanza.

Sento una voce familiare... una voce che ho sentito per molto ma.. non riesco a capire chi è..

CLAY! Ora riconosco la sua voce! Dio ti ringrazio! Qualcuno che può aiutarmi!

"CLAY! CLAY!!! SONO QUI CLAY AIUTAMI!" urlo improvvisamente facendo spaventare i due uomini girati verso il tavolo.

"Chi è che urla Mark? Che cavolo stai facendo? Questa voce mi è familiare." Dice Clay con voga.

Mark? è il nome di quest'uomo? E come fa Clay a conoscerlo? 

Sento arrancare dei passi verso questa direzione.

Entra Clay nella stanza. Sento un balzo al cuore nel vederlo. Quanto mi è mancato il suo viso. Quanto mi è mancata la sua voce, la sua preoccupazione per me... Quanto mi è mancato, lui.

Dietro di Clay, appare Mark che lo sovrasta con forza.

"Caroline, non mi piacciono le grida quindi o la pianti o ti taglio la lingua, a te la scelta." Dice mentre si dirige al tavolino. Sembra essere troppo calmo. 

Respiro pesantemente e chiudo di scatto la bocca.

"Brava bambina." Ride

"Che diavolo hai in mente Mark?! Ti avevo detto che ti avrei restituito il favore! Non c'era bisogno di rapirla!" Urla Clay a.. Mark.

Cosa sta dicendo? Si conoscono? E di quale favore sta parlando?

Guardo Mark, sogghigna.

Clay sposta lo sguardo su di me, ha gli occhi colmi di emozioni, poi sposta lo sguardo verso l'uomo, pieno di rabbia e gli punta un dito contro mentre con l'altra mano senza farlo vedere tira fuori.. UNA PISTOLA!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 15, 2018 ⏰

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