Chapter 8

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Quasi urla, indicandomi il collo.

Mi guardo allo specchio e noto un inizio di un succhiotto.

«Figlio di buona donna!» mi lamento toccandolo, come se posso farlo scomparire.

«Te lo ha fatto Clay?» mi chiede la ragazza con tanto d'occhi.
Arriccio il naso e mento.

«No»

«Wow non l'avevo mai visto marchiare qualcuna prima d'ora.» dice a bassa voce.

«Non è stato Clay! Come te lo devo dire? In cinese?»

«Okay calma ragazzina e poi tranquilla non dirò nulla a Zoe solo perché sei carina e sai tenere testa più di lei.»

Meglio. Almeno non faró a capelli con nessuno. Non mi andava per niente.

«Okay»

Si girano e se ne vanno. Io piego i vestiti che mi ha prestato Chloe e glieli restituisco.
Mi fissa incredula.
Ah giusto.
No aspetta. Lei è stata a guardare tutta questa scena senza dire niente? Oh.

«Chloe? Ci sei?» dico sventolandogli una mano accanto al viso.

«C-cos'è successo con C-C-Clay?» dice balbettando.

Le racconto tutto.

«COSAAAA? STAI SCHERZANDO??»

«No! Per quale motivo dovrei scherzare?»

«E SEI COSÌ CALMA??? CIOE SE ERO IN TE SALTELLAVO DALLA GIOIA» dice ridendo saltellando e battendo le mani. Tutto contemporaneamente.

«Beh si sono felice, ma non mi illudo più di tanto. Cioè nel senso; la sua ragazza potrebbe prendersela con me. Ma questo non mi interessa. Mi pesa solo il fatto che lui è fidanzato e fa tutto questo.»

«Beh, gira voce che lui si sia messo con la gallina per un obbligo di non so cosa»

Cosa? Impossibile.
Se a me non piace una persona non mi ci metto nemmeno per obbligo.

«Si ma a me se non piace una persona non mi ci metto nemmeno per un obbligo quindi deduco che non sia vero» dico dicendogli il mio pensiero

«Hai ragione, ma dicono che si sia messo con lei, si per un obbligo, ma anche perché è brava a letto.»

Ah pure

«Ah vabbe. Affari loro.»

Mentre usciamo dagli spogliatoi mi vibra il cellulare.
Numero sconosciuto.

'Cambio di programma domani si va a una festa. ;)'

'Chi sei?'

'Clay'

«CHLOEEEEEE! Leggi qui!» le dico mostrandole il cellulare.

«Oh mio dio!!! Okay calma. Dovrai essere stupenda. Ti darò dei consigli, però intanto rispondi al messaggio.»

'Okay, grazie per l'invito. Ci vediamo domani. ;)'

«Mi servirebbe uno strappo a casa» mi chiede Chloe con la faccia da cucciolo.

«Okay ti accompagno io tranquilla»

«Grazie grazie grazie» dice saltellando e uscendo dallo spogliatoio.

———

3 ore dopo circa mi sveglia il miagolio del mio gatto (Mina), che ha fame. Decido di alzarmi e noto che i miei non ci sono. Prendo il cellulare. 32 chiamate perse da mamma, 5 da papà e 1 nuovo messaggio. Non ho voglia di leggere il messaggio perciò richiamo mia madre.

«Mamma?»

«Tesoro Stiamo tornando a casa.. dobbiamo parlarti di una cosa importante.»

Sto cominciando a preoccuparmi.

«Va Bene.» e riattacco.

Do da mangiare a Mina, salgo in camera mia, mi stendo sul letto e decido di leggere il messaggio.

Riley: 'Ehi allora alle 5.00 da Starbucks ricordi?'

Oh dio me ne ero completamente dimenticata. Ma non posso di certo dirglielo. Perciò opto per un'altra cosa.

'Assolutamente. A dopo ;)'

Non ho detto ne si e ne no. Quindi va bene così.

'Wow allora sei forte'

E ti pareva. Era tanto che non ti facevi viva.

'Visto si'

Mi preparo ora calcolando che manca un'ora e mezza alle 5.00.
Mi faccio una doccia, mi asciugo i capelli, mi metto un filo di mascara, l'eye-liner (quello non manca mai) e un rossetto rosso spento.
Un leggins nero, una felpa bianca dell'adidas che si abbina alle mie super star bianche e un cappellino nero.
Scrivo un biglietto a mia madre;

'Mi incontro con Riley da Starbucks, parliamo dopo. Vi voglio bene.'

Prendo le chiavi dell'auto ed esco.


Abbiamo passato tutto il pomeriggio a chiacchierare di scuola e altro.
Si è fatta molto carina, ma è rimasta la solita simpatica e allegra Riley delle elementari. A volte vorrei avere il suo spirito di vita.
Torno a casa e trovo i miei seduti al tavolo a discutere a bassa voce.

«Sono tornata!» urlo dall'ingresso.

Entro in cucina.

«Bene tesoro siediti.» dice la mamma facendomi accomodare sulla sedia.

Sono in ansia.

«Prima, siamo usciti perché ci ha convocati il nostro datore di lavoro..»

«Vai al sodo mamma.»

«Dopo tanti giri di parole, ci ha detto che dovremmo partire per l'Europa per un mese o più per controllare i progetti degli aerei di altri paesi...»

«NO! Non posso crederci! Ci siamo trasferiti ieri! Ieri caspita! Proprio ora che mi ero messa l'anima in pace che saremmo rimasti qui piu a lungo mi sono permessa di fare amicizia!»

«Carol..» Si intromette mio padre

«Carol un corno! Voi non capite! Io..»

«Caroline facci finire di parlare.» mi blocca mia madre.

Alzo le mani e le faccio segno di continuare.

«Io e tuo padre abbiamo deciso di lasciarti qui.»

Il mio cuore quasi si ferma.
È una bella idea del fatto di rimanere qui. Ma io non sono mai stata senza di loro per così tanto tempo. So che ora sono grande ma li ho sempre avuti al mio fianco.

«Oh.. e quindi?»

«Ora che sei cresciuta, puoi anche rimanere a casa da sola. Noi ti chiameremo sempre.»

Non sono d'accordo.. ma ora che ci penso ha ragione. Come farò quando mi sposerò e andrò a vivere senza di loro?

'In quel caso avrai un marito scema. Sempre se ti sposerai.'

Giusto. Però è anche giusto il fatto che ora devo farmi una vita. Quindi si. Può andare.

«Va bene dai. Stento a dire di si. Ma hai ragione. Prima o poi dovrò farmi una vita. Certo, meglio tardi che mai, però..»

«Menomale che comprendi tesoro, sei molto intelligente. Noi partiremo domattina verso le 6.30 del mattino dato che l'aereo ci sarà alle 8.00, e prima che arriviamo ci vuole un pochino. Ti metteremo i soldi in banca e tu li preleverai da li. Va bene?» dice con un sorriso

«Va Bene mamma.»

«Ti vogliamo bene tesoro» aggiunge mio padre. E ci stringiamo in un abbraccio.

«Anch'io»

Name of Love.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon