Mario Mandžukić (2)

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Sono fidanzata con Mario da qualche anno ormai, tre per la precisione.

Viviamo insieme in un appartamento a Torino, vicino all'Allianz Stadium, da un anno; mentre in Croazia abbiamo una casa in riva al mare.

Quando ho conosciuto Mario faceva finta di essere un ragazzo misterioso, comportandosi anche un po' da bad boy ma avevo intuito già da subito che non era così, anzi, si è rivelato essere un ragazzo dolcissimo, romantico e geloso.

Oggi ho finito di lavorare verso le quattro di pomeriggio perciò sono tornata a casa prima di lui.

Finisco di sistemare le ultime cose per poi sdraiarmi sul letto e continuare a leggere il libro che ho iniziato qualche giorno fa.

Sento la porta di casa aprirsi, sarà probabilmente Mario che è tornato dall'allenamento.

"Amore?" mi cerca alzando leggermente la voce per farsi sentire.

"Sono in camera" dico continuando a leggere.

"Ehi, ciao" lo saluto appena varca l'entrata della stanza.

Si avvicina a me e mi bacia facendomi distogliere l'attenzione dal libro.

"Ciao" mi sorride.

"Com'è andata oggi?" Gli chiedo prima di riprendere quello che stavo facendo.

"Bene, l'allenatore ha intensificato l'allenamento in vista delle prossime partite quindi sono un po' stanco" risponde mentre apre l'armadio cercando qualcosa da mettere.

"Giocherai bene come hai sempre fatto" lo rassicuro.

"Speriamo" ride mentre prende dei pantaloni della tuta grigi ed una maglietta nera a maniche corte.

"A te com'è andata la giornata?" Domanda.

"Oggi tutto bene, hanno detto di essersi diveriti" rispondo.

Qualche giorno alla settimana di pomeriggio lavoro come istruttrice in una nota palestra di Torino.

"Vado a farmi la doccia, torno subito" mi avvisa uscendo dalla camera.

Continuo a leggere il mio libro, i miei occhi scorrono sulle parole abbastanza velocemente perchè sono arrivata al punto interessante del racconto, la parte che si vuole sapere a tutti i costi, quella che potrebbe cambiare il finale che ci eravamo immaginati.

Proprio nel momento in cui la storia sta per prendere la svolta decisiva il mio fidanzato finisce di fare la doccia ed entra nella stanza sdraiandosi sul letto appoggiando la sua testa sul mio petto.

"Cosa stai facendo?" Mi domanda.

"Sto leggendo, non vedi?" Gli chiedo con fare ovvio.

"Ed io ora cosa faccio?" Si lamenta.

"Fai qualcos'altro" rispondo cercando di continuare a leggere.

All'inizio sbuffa ma poi sembra trovare qualcosa da fare.

Inizia a lasciarmi qualche bacio sul collo proseguendo fino alla mandibola arrivando sotto all'orecchio, per poi soffermarsi in una zona e marcare il territorio.

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