L'inizio del torneo[1/5]

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La ragazza annuì. Da quando erano entrati nella stanza, non le aveva staccato gli occhi di dosso. Spesso Nemeria l'aveva vista scrocchiare le dita o contrarre la mascella, le narici appena dilatate: voleva spaccarle la faccia tanto quando lo voleva lei.

- Ma veniamo al dunque. Dammi quel ciondolo e ti dirò tutto quello che so sui tuoi amici topolini. -

- Come faccio a sapere che non ti rifiuterai di parlare dopo che te l'avrò dato? -

Abayomi storse le labbra in una smorfia offesa. Era un bravo attore, glielo doveva riconoscere.

- Fiammella, mi offendi così. Un uomo come me non può che piegarsi al volere della fortuna se questa ha sancito la tua vittoria. - tirò fuori la moneta e la lanciò in aria, per poi riprenderla tra due dita, - Il nostro accordo era chiaro: se avessi vinto, ti avrei rivelato quello che sapevo; se avessi perso mi sarei potuto, come dire... dimenticare alcuni dettagli importanti. Purtroppo la stanchezza mi rende difficile ricordare tutto, ultimamente. -

La presa si serrò ancora di più attorno alla pietra di luna. Il suo effetto calmante contrastava appena il tumulto nel petto di Nemeria, era come se non riuscisse a contenere e immagazzinare tutta quella rabbia. Già il tenerla in mano, però, le dava la forza di preservare il controllo e mantenere a fuoco tutti i consigli di Pavona. L'ultimo regalo di sua sorella, l'unico oggetto sopravvissuto assieme a lei all'eccidio della sua tribù... Abayomi non era degno nemmeno di sfiorarlo.

- Devo interpretare questo tuo silenzio come un ripensamento, mia cara? - la stuzzicò.

- No. -

Afferrò il ciondolo per il laccio e lo issò fino ad averlo davanti agli occhi. Era un regalo di augurio per il suo apprendistato come Jinian. Era stato qualche mese prima. Una vita fa, un'eternità.

Abayomi ridacchiò e si protese verso di lei, scoprendo le labbra sulla fila di denti rovinati.

- Onora il nostro contratto. -

Allungò il braccio e le fece cenno con il dito di dargli il dovuto. Nemeria indugiò ancora e poi vi appese il ciondolo. Prima che si allontanasse, gli artigliò il polso e lo strattonò verso di sé. Il tepore della sua pelle svaniva in cenere nel calore della sua stretta.

- Me la riprenderò. - ringhiò, i polpastrelli premuti contro la vena. - Sappi che me la riprenderò. -

Zahra era già scattata quando Abayomi la rimise al suo posto con uno sguardo. Quando tornò a guardare Nemeria, aveva la pupilla dilatata e gli angoli della bocca tremolavano in un ghigno estatico.

- Non vedo l'ora di giocare di nuovo con te, Fiammella. Sapere che ci incontreremo di nuovo... non immagini quanto mi ecciti. -

Si umettò le labbra e le stampò un rapido bacio sul dorso della mano. Nemeria mollò subito la presa e si pulì sulla tunica, scatenando l'ilarità di Abayomi. Passò un minuto abbondante prima che riuscisse a recuperare il controllo. Si asciugò le lacrime e scrollò le spalle, lisciandosi la tunica sul petto. La rapidità con cui tornò serio, con le labbra appena stirate in un accenno di sorriso, aveva un che inquietante.

- Dunque... vuoi che parli io oppure hai delle domande specifiche da pormi? -

- Voglio sapere tutto di ognuno di loro. Dove sono, se stanno bene, se c'è un modo per raggiungerli. -

Abayomi si mise il ciondolo al collo e si stravaccò contro Zahra. Lei lo abbracciò da dietro, allacciandogli le dita attorno al bacino.

- La ragazza che avevamo preso in ostaggio è stata venduta a Mina. Adesso fa parte della sua servitù e si occupa delle faccende di casa. L'ultima volta che sono andato a casa sua, stava giusto pulendo il pavimento. -

Nemeria si sentiva la gola disidratata e le labbra secche. Deglutì a vuoto e irrigidì i pugni fino a perdere la sensibilità nelle dita. Mina e Kimiya. No, non poteva essere.

- Non ti preoccupare. Finché farà esattamente quello che Mina le dice non le accadrà nulla. La villa di Mina è nel Quartiere del Ghiaccio. Adel e Mina sono molto amici. Sia io che Zahra abbiamo avuto modo di vederla spesso, ma... diciamo che Mina e Tyrron non vanno molto d'accordo. Se e quando riuscirai a conquistarti una maggiore libertà, forse potrai incontrarla. - si fermò, si passò il labbro tra i denti e soffiò una risata gracchiante, - Sempre che sia ancora lì, si intende. -

- Cosa intendi? -

- Proprio quello che ho detto. Mina gestisce anche la maggior parte dei bordelli del Quartiere del Fuoco. Si dice, anche se non ho avuto modo di appurarlo, che si occupi di soddisfare qualsiasi bisogno per il giusto prezzo. Per certi lavori la bocca non serva mica per parlare. -

Lo sguardo obliquo che le lanciò, a metà tra il divertito e l'eccitato, le fece venire i brividi.

- Mi fai schifo. -

- È questo il lato divertente di questa situazione. Tu mi odi, ma non puoi fare a meno di me. - arrotolò il laccio e la pietra di luna attorno al dito e continuò, - La puttana di Dariush e il moccioso intelligente sono riusciti a scappare, invece. Quando i kalb sono tornati, si sono dileguati nella folla prima che potessero bloccare le uscite. Non ricordo di averli visti durante la vendita, no, Zahra? -

- No, non c'erano. -

- Sarai contenta di sapere che probabilmente sono tornati a strisciare nelle vostre amate catacombe. -

Anche se avrebbe voluto rimanere impassibile, Nemeria non poté non tirare un sospiro di sollievo. Chiuse gli occhi e spinse con forza la rabbia contro la parete della sua anima.

- Non chiamarli così. - sibilò.

- Il ratto e la puttana? Perdonami, forse le mie parolacce ti turbano? -

Si stava prendendo gioco di lei; la pungolava e poi si ritraeva, saltellando lontano come un amdir, un folletto crudele del deserto. La provocazione del topo nascosto sotto una foglia di stramonio.

- Vai avanti. -

A quel ringhio, Abayomi allungò le gambe e si sistemò meglio tra quelle di Zahra.

- I due gemelli so solo che sono stati divisi. Il maschio è stato comprato da Siamak, mentre lei è finita tra le mani di un Alatfal'yl con un nome insignificante... Arshia, mi pare di ricordare. Invece, a essere comprate in coppia sono state le due ragazze, quelle basse che stavano sempre assieme. Come si chiamavano? -

- Afareen e Chalipa. -

Abayomi schioccò le dita con un ghigno vittorioso.

- Ecco, loro sono andate con una donna con le sopracciglia tinte di rosso e il collo appesantito da almeno dieci collane d'oro. Se non le hanno spedite a fare le puttane, probabilmente adesso faranno parte della servitù di qualche nobile. -

- E di Hami? Di Hami si sa nulla? -

- Il fratello del Ratto è stato comprato da un uomo tutto muscoli, forse un qualche fabbro, considerando le mani unte e sporche di nero. Non ti so dire chi sia: le armi sono troppo difficili da rivendere, anche per un genio come me. -

Fighting FireWhere stories live. Discover now