La giornata piú lunga [2/4]

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- Siediti, Zahra. -

La voce di Nande era autoritaria, non ammetteva repliche, eppure Nemeria era certa che non avrebbe obbedito. Ebbe i brividi quando l'Alatfal'yl si ristese sul letto. Oltre al livido sulla spalla, un taglio profondo rosseggiava all'altezza del ginocchio, con i bordi slabbrati e incrostati di sangue raggrumato.

- Togliti la tunica e spo... - Nande corrugò la fronte, - È un caracal quello che vedo? -

Nemeria si umettò le labbra e deglutì un paio di volte. Si impose di raddrizzare le spalle e la schiena, anche se la pelle tirò sulle ferite ancora aperte.

- Mi stavo chiedendo se... se conoscessi qualcuno che può curarlo. -

Nemeria tenne saldamente gli occhi in quelli di Nande, sperando che il cuore tornasse al suo posto, anche se la presenza di Zahra incombeva su di lei come un gheppio.

- So che tu ti occupi di noi, però magari hai dei contatti fuori di qui che potrebbero... aiutarlo. -

- Ho un amico che si intende di animali. - rispose la donna dopo un momento, - Potrei provare a chiedere, però tieni conto che non potrebbe venire qui a controllarlo. Solo il personale autorizzato può accedere alla scuola. -

Come se avesse capito, Batuffolo perse qualsiasi vena combattiva e si fece piccolo piccolo tra le braccia di Nemeria, che, istintivamente, sprofondò il viso nel pelo del collo. Era un cucciolo, la pelliccia sporca nascondeva un corpicino gracile e debole. Sarebbe bastato un niente per spezzare quella vita e Nemeria non poteva perderlo. Il suo cuore era già un cimitero, aggiungere un'altra fossa era inconcepibile.

Nande annuì, come se fosse riuscita a leggerle dentro.

- Posso controllarlo io, se vuoi. Per ora. Molte erbe che uso per preparare gli impacchi vanno bene sia per uomini che per animali; se però non saranno sufficienti, dovrai essere tu a chiedere a Tyrron di far venire qui una persona esterna. -

- Sì, va bene. - accettò in fretta Nemeria.

Batuffolo sussultò e le affondò le unghiette nella tunica, salvo ritrarle subito, quasi avesse intuito che così facendo le avrebbe procurato dolore.

- Bene. Adesso ti medico, poi mi lasci il cucciolo. - sancì Nande e, prima che Nemeria potesse ribattere, le fece cenno di stendersi su un altro letto, - Più parli, più tempo rimane qui con me. -

- E a cena, a differenza del pranzo, il cuoco non è così flessibile. - aggiunse Noriko.

In risposta, Batuffolo si protese verso il pavimento, scalciando con le zampine posteriori per scendere. Nemeria lo appoggiò a terra con quanta più delicatezza poté e obbedì.

- Devo dire che sei migliorata molto in soli due giorni. - osservò Nande ammirata, percorrendo il profilo delle frustate, - Ci metteranno quantomeno due settimane a guarire del tutto, però adesso hanno un aspetto più sano. Ti fanno ancora molto male? -

- Sì, basta poco perché senta dolore. Stanotte è stato un incubo. -

- Posso immaginare. -

Le spalmò la stessa crema del pomeriggio, con un'aggiunta di zenzero che le fece storcere il naso.

- Non c'è un Dominatore dell'acqua qui? -

- Sì, c'è, ma interviene solo in sporadici casi e quando i padroni glielo ordinano. Le tue ferite non sono abbastanza gravi per richiedere l'intervento di Serafim. - le fece cenno di mettersi seduta, mentre lei cercava le garze, - Mina e gli altri lanisti non lo permetterebbero, dopo quello che hai combinato. Ti auguro di non doverlo mai incontrare, comunque. Se vieni mandata da lui, significa che sei più di là che di qua. -

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