Il potere del fuoco [1/4]

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II

Il potere del fuoco

Che succede?

Che ne sarà di me?

E che cosa farò dopo?

Adesso c'è il buio

dove i tuoi occhi facevano luce

ma è stato tanto tempo fa

è stato la notte scorsa[...]

Gayle Forman, Resta fino a domani.

La prima cosa che Nemeria percepì, quando riprese conoscenza, fu la consistenza friabile della sabbia sotto le dita

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La prima cosa che Nemeria percepì, quando riprese conoscenza, fu la consistenza friabile della sabbia sotto le dita. La luce del sole, che brillava a picco dal cielo terso, le bruciava gli occhi attraverso le palpebre. I raggi le incendiavano la nuca, trasmettendole un calore insopportabile. Aveva un forte mal di testa e lo stomaco dolorosamente contratto, ma sul corpo non vedeva alcuna ferita, niente che le lasciasse intuire di essere stata colpita. Era stata fortunata.

Si strofinò le braccia e si umettò le labbra secche, percependo il fastidioso scricchiolio dei granuli di sabbia sotto i denti. Lasciò vagare lo sguardo, ricercando in quel paesaggio desertico un qualche punto di riferimento, una palma o una duna familiare. Se davvero era riuscita a teletrasportarsi, prima doveva verificare di essere nel posto giusto.

Quel pensiero fu come una stilettata al cuore. Era fuggita lasciandosi alle spalle la sua tribù, la sua famiglia. Per un secondo, il pensiero di morire lì, sotto il sole cocente, le parve una prospettiva allettante, ma l'istinto di sopravvivenza non glielo permise. Come in un sogno, strinse la pietra di luna che le pendeva al collo e cominciò a camminare.

Sulla linea dell'orizzonte, al confine tra il cielo azzurro e le dune giallastre, circondata da una patina di sabbia e calura si ergeva una città, o forse era solo un miraggio. Ma Nemeria seppe all'istante che era lì che doveva andare, il suo corpo disidratato bramava il refrigerio dell'ombra e dell'acqua. Così procedette finché le mura bianche presero una consistenza fisica, reale come il chiacchiericcio delle persone e la puzza nelle strade.

Si guardò intorno timorosa, ma nessuno sembrò fare caso a lei. Solo le guardie, con un'armatura ramata e un semplice mantello rosso senza alcun emblema, le lanciarono un'occhiata distratta, per poi tornare a sorvegliare la fiumana di persone che entrava e usciva a piedi o su carri. Nemeria si concesse di studiare con involontaria insistenza quelli che trasportavano spezie e altri generi alimentari, avvertendo un fastidioso brontolio allo stomaco. Non appena il mercante si accorse di lei, le urlò di andarsene, quasi fosse feccia a cui non valeva la pena di offrire neanche un sorso d'acqua. Nemeria, però, non replicò, allontanandosi rapidamente.

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