20. La Terra

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Come promesso, il mattino seguente Optimus portò Sealightblue a visitare il nuovo pianeta.
Nel frattempo le parlò anche degli ultimi fatti che era successi sul loro pianeta. Ovviamente lei non era stata informata di nulla.

Decepticon infami.

Cybertron stava morendo.
Questa informazione percosse l'anima della femme, e sentì come se un ghiacciolo lungo, gelido e appuntito le trafiggesse la scintilla.

Questa informazione non le andava proprio giù.
Il loro pianeta, la loro amata casa, stava morendo.
E la causa di tutto questo era l'unico mech che Sealightblue poteva intendere come un 'padre': Megatron.
Lui, che amava così tanto la loro patria, l'aveva infettata con l'Energon Oscuro. Era tutto un grande controsenso.

L'Energon Oscuro era un antico minerale (di composizione simile all'Energon Comune) che Optimus aveva menzionato più volte durante la loro conversazione. Però quello era più leggenda che realtà.
Era praticamente impossibile.
Non poteva essere il sangue del grande Unicron...

Sealightblue cercò di uscire dai suoi pensieri, che le contorcevano la mente.
Ora lei e il fratello si trovavano nel continente chiamato "America Meridionale", nella foresta pluviale. Questo luogo era assai distante dalla piccola base autobot, anche se sempre sul pianeta Terra. Per questo i due Prime avevano usato il Ponte Terrestre, anziché Spaziale. Era stato costruito dal medico-scienziato degli autobot, Ratchet.
Sealightblue non si fidava di lui.

A differenza di Optimus; di lui invece la femme si fidava. Ma non per un motivo ben preciso, sembrava quasi istinto.

"Non fidarti. Magari ti stanno solo ingannando. Come i decepticons. Come puoi sapere se non stanno mentendo? E se quel Prime non ha mentito sul fatto di essere tuo fratello?

Come puoi fidarti di lui? Non lo conosci. Hai visto come ti hanno trattata. Non puoi più permetterti di fidarti di nessuno. Mai più."

Cercava di avere un volto abbastanza neutrale.
<<Puoi dirmi precisamente dove siamo?>>
<<Le coordinate a memoria non le so, ma ti posso dire che siamo in Brasile>> si guardò un po' in giro e puntò un dito lontano, oltre la schiera di vegetazione verde <<e, quel fiume là, è il Rio delle Amazzoni>>

Lei aguzzò lo sguardo e quasi inciampò, quando un strano esserino le sfrecciò davanti. Era grosso quanto un piede della Prime.
Balzò indietro sorpresa. Era davvero strano. Sembrava essere di gelatina. E ricoperto da una pelle non-metallica nera.
Era schifoso.

<<Aww, quella è una pantera>> disse il fratello <<se la tocchi, è morbidosa>>
La pantera si nascose fra gli arbusti, prima che Optimus potesse toccarla.

<Che cosa significa 'morbidosa'...?> pensò <secondo me è solo schifosa>

<<Quindi questo pianeta è abitato?>> la femme era curiosa di sapere di più.
<<Sì, sono esseri costituiti in prelenza da carbonio. C'è una specie in particolare con la quale siamo riusciti a cominicare. Gli esseri umani>>

Una brivido percorse Sealightblue lungo la schiena. Esseri viventi che parlavano una lingua che i cybertroniani comprendevano pienamente? Com'era possibile? E le pantere? Non parlavano? Che peccato... Anche se le sembravano schifose, le poteva definire anche carine in un certo senso... o dolci.

<<Non preoccuparti, non rappresentano per noi una minaccia>> disse Optimus senza guardarla. Il mech blu e rosso stava cercando di farsi strada nella foresta pluviale con le braccia. Era assai fitta.

ᴀʀᴛɪɢʟɪ ᴅɪ ᴘʀɪᴍᴇ ɪ - A Transformers StoryOnde histórias criam vida. Descubra agora