4. Autobot

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<<Ma come NON C'È?!>> ruggì Shining Swords infuriata.
<<Stai ferma, birbona, la ferita è ancora aperta>> cercò di calmarla Ratchet, il primo medico che Shining aveva mai visto nella sua vita.
<<CHIUDI STO MUSO O TI DIMOSTRERÒ QUANTO POSSO ESSERE "BIRBONA">> la voce della piccola femme rimbombava nei corridoi dell'infermeria di Iacon.
<<No, grazie. Non mi serve una dimostrazione per capirlo>>

Shining, dal momento in cui le comunicarono la scomparsa di Soundwave e Megatron, precisamente tre giorni prima, continuava ad essere nervosa in continuo, e di mordere chiunque si avvicinasse a lei. Aveva pure morso Optimus.

Oh, giusto, ORA C'È ANCHE QUEL ROGNOSO OPTIMUS CHE CONTINUA A PREOCCUPARSI DEI FATTI DEGLI ALTRI. Shining non ce la faceva più. Ogni aiuto da parte sua o mano tesa, si susseguiva a un continuo ringhìo, da parte della femme.

<Forse era meglio perfino quando era Orion Pax. Almeno si interessava solo di Megatronus> pensava Shining.

<Optimus Prime. Arghhh, è come dire: uno sharkticon con le ali, un gladiatore predacon...> pensò a sé stessa e continuò a elencare nella mente <un... UN ARCHIVISTA PRIME>
Sbuffò stanca di tutto questo.

La sua ferita era abbastanza profonda e provocava tanto quando dolore. Ma più che la sua pancia, era la sua scintilla ad essere veramente ferita.

Non poteva restare qua in ospedale a insultare le persone con lo sguardo in continuazione tutta la giornata. Doveva svignarsela. Al più presto. Soprattutto perché le dava sui nervi quel medico. RATCHET. Era troppo gentile.

Quando si addormentò, sognò Soundwave.

Si ricordò del momento in cui lo conobbe. Lei era piccola e da pochi giorni conosceva Megatronus. Le restò ben impresso in mente quel piccolo mech blu notte, che sbirciava da dietro il grosso Gladiatore.
Lui aveva la sua età.
All'inizio litigava continuamente con lui, ma poi cominciò a vederlo speciale.

Si ricordò anche del loro primo bacio. Soundwave aveva appena scoperto come attivare il Ponte Spaziale. Erano alla loro ennesima "missione assai inutile" su un altro pianeta, con molta vegetazione.

In realtà era più un'esplorazione che una missione vera e propria. Però lo stesso finivano nei guai. Quel giorno erano su un pianeta su cui erano già andati in passato.
Infatti lì era il Regno del loro "più grande nemico", così lo chiamavano (soprattutto perché non si ricordavano il suo nome), che voleva catturarli per sottoporli ad esperimenti orribili.
Quando ormai pensavano che fosse la fine per loro, lui la baciò.

Durante il sogno, si ricordò anche dei giorni successivi allo scontro in Arena, durante il quale scoprì la sua forma da drago. Dato che non conosceva nessun predacon, Sound cercava di spiegarle come staccarsi da terra in volo, attraverso le leggi della fisica che aveva studiato. Ovviamente lei non ne capì nulla. E figuriamoci volò, al massimo si schiantò col muso a terra...

Un botto svegliò all'improvviso Shining, che fece uno scatto nervoso. Si sedette sul letto dell'infermeria e si guardò attorno. Silenzio. Un inquietante presentimento l'avvolse.
<E se fosse Megatronus? Cioè Megatron che è venuto a vendicarsi?> rabbrividì e si alzò.

Si guardò attorno e subito notò che il vetro della finestra era infranto. Con il suo udito delicato sentì un fruscio nel buio che avvolgeva un angolo della stanza.
Senza esitare si avvicinò e notò che un mech si nascondeva. Non era di grandi dimensioni, forse solo un po' più alto di lei...

<<Shining?>> sussurrò il mech e lei riconobbe istantaneamente la sua voce.
<<Jazz? Che ci fai qua? E soprattutto, guarda che esiste anche una porta>> chiese lei.
<<Ehm, lo so... ma... sai, la porta era chiusa dato che è notte...>> cercò di spiegare Jazz.
Shining scoppiò in una risata rumorosa.

<<Shhhh. Non farti sentire! Ce ne andiamo al più presto>> la azzittì Jazz, cercando di fare il minimo rumore possibile.
<<Ma come "andiamo"? Noi? Vuoi dire che finalmente lascierò questo orribile posto? Davvero?>> Shining era felicissima. Non sapeva che dire...

<<Sì, e ci uniamo agli Autobot. Molti dicono, anche Optimus, che Megatronus tornerà e non per abbracciarci e dirci "Oh, quanto tempo che non ci vediamo! Forse sono tre giorni, come il tempo passa veloce", ma per combattere per diventare lui l'unico Prime. Ci servirà anche il tuo aiuto. Potrebbe rivelarsi prezioso, dato che conosci bene le sue tattiche>> Jazz l'afferrò per il polso e la diresse alla finestra, ma lei si fermò.

<<Come? Combattere? Contro Megatronus? E poi: Auto-che?>> Shining non capiva più nulla.
<<Sì, sì e sì. Autobot, cara. Ti spiegherò tutto per strada, ma ora seguimi>> era evidente che Jazz voleva che lei combattesse contro "suo padre". A Shining non piaceva per niente questa cosa.

<<No, Jazz. Io non combatterò contro di lui. Mai.>> affermò lei.
<<Ma se ha cercato di ucciderti!>> ribatté lui.
Insomma, aveva ragione. E poi se Megatronus veramente fosse tornato, sarebbe diventato pericoloso.
<<Va bene, verrò con te. Ma non combatterò>> sussurrò Shining.
<<Questo si vedrà>> lui sorrise in modo sarcastico come sempre.

Saltarono giù dalla finestra, lui fece una giravolta e atterrò in piedi; lei cercò di cadere su quattro zampe, ma finì per darsi una testata. Dopo la risata di Jazz, passarono alla forma veicolare e partirono.
Lui andò per primo per far strada. Lei lo seguì.
Con una certa parte della sua scintilla si sentiva in colpa.
Ma non sapeva il vero perché...

ᴀʀᴛɪɢʟɪ ᴅɪ ᴘʀɪᴍᴇ ɪ - A Transformers StoryWhere stories live. Discover now