Capitolo 37 - Pranzo di famiglia

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Capitolo 37- Pranzo di famiglia


Martina pov’s

-uffa non mi va!- borbotto. Non ci credo che la metà dei miei vestiti non mi entra più. La pancia per ora è appena accentuata, ma purtroppo ho sempre avuto la mania di comprare i vestiti della taglia giusta se non perfino più piccoli, in modo da marcare le mie curve e adesso non so cosa indossare.

 Sono passati pochi giorni, ma non ho ancora detto nulla a Jawaad. Lo amo, ma non so come la prenderebbe avendo notizia che aspetto suo figlio. È giovane ed è logico supporre che non vuole avere un figlio così presto, però, io non lo conosco abbastanza bene da dire sé lui lo vuole o no questo bambino. La sua reazione potrebbe anche sorprendermi.

Mi tolgo anche questo pantalone che non mi va più e prendo un pantalone di tuta. È inutile provare tutti i miei jeans, è solo una perdita di tempo. Ho messo qualche chilo e ora devo comprarmi dei pantaloni più grandi.

Cerco si sistemarmi, oggi vengono a pranzo i padri degli altri, perciò voglio sembrare presentabile. Mi metto una maglia larga e m’infilo delle Nike nere. É sorprendente come alla fine, anche se passano tanti anni, le marche più importanti sono sempre le stesse.

Sento bussare alla porta e sussurro un -entra-.

Subito mi ritrovo un ragazzo con una bellissima massa di capelli corvini. Spero che nostro figlio erediti i capelli da lui, adoro i suoi capelli neri.

-da quand’é che bussi?- chiedo inarcando un sopraciglio.

Lui si avvicina dicendo un -non si saluta?- e mi scosta i capelli biondi dal collo e mi lascia alcuni morbidi baci.

-allora?- domando ignorando la sua domanda.

-ho più volte visto Juliet cambiarsi qui, perciò cerco di evitare di incontrarla mentre si cambia. Sai, ora stiamo insieme e voglio fare tutto bene-.

.

-oh, ma quando puoi essere dolce!- esclamo girandomi e mettendogli le braccia intorno al collo. Non so se sia possibile ma ogni giorno, m’innamoro sempre di più di lui.

Lui mi sposta una ciocca di capelli dal viso.-non sono mai stato un tipo dolce, ma quando sto con te, sono un'altra persona-.

Sorrido -lo stesso vale pure per me-.


Hanna pov’s


-allora, tu stavi con un ragazzo e lui ti ha tradita.- dice Katherine.

Annuisco. Ho chiesto a Jessica e Katherine di darmi qualche consiglio. Di solito sono io a dare consigli in fatto di ragazzi, ma questa volta ho assolutamente bisogno d'aiuto.

-non ci credo che a tredici anni stavi con un ragazzo maggiorenne!- dice sconvolta Jessica.

-veramente avevo quasi quattordici anni- mormoro. Non ho detto né il nome del ragazzo né l'età precisa.

-lo sai che era un rapporto in legale?- mi chiede Katherine. Pensi che quando si é innamorati si guardi l'età o la legge? In più io amo disobbedire alla legge.

-si- affermo -ma non é questo l'importante. Che devo fa con lui?-.

-hai detto che l'hai rivisto dopo quattro anni- pensa ad alta voce Jessica e poi il suo sguardo si illumina, le é venuta un'idea. -potresti farlo ingelosire-.

Veramente io le ho chiesto un modo per dimenticarlo, non di farlo ingelosire -io non intendev...- non mi fa finire e continua a parlare.

-lo so, ma credo che sia giusto fargli capire che tu non sei più una bambina e che sei cresciuta-.

-ho capito!- esclama Katherine. Sono l'unica a non capire, o sono loro che non mi vogliono comprendere?

-io vorrei sapere come comportarmi con lui, non ... qualunque cosa state progettando- cerco di spiegargli, ma loro si sono messe a parlare per conto loro e non mi ascoltano. Sembra che sono invisibile. Perché non ho chiesto a qualcun altro? Ah, già. Credevo che parlando con una persona matura e una che non lo é per niente, sarei riuscita a comprendere come devo fare con Theo.

-Na!- mi chiama Katie con il soprannome che mi hanno dato quando avevo 3 anni.

-si?- mugugno. Ero assolta nei miei pensieri.

-abbiamo un piano- esordisce Jessica sorridendomi. Di solito sono io ad amare e progettare piani, invece questa volta è tutta opera di quelle pazze. Delle amiche più normali, no?

 Sto per ripetere che non voglio ascoltare uno dei loro folli piani, quando ci penso per bene. Perché no? É giusto fargli vedere che non ho più tredici anni, sono grande e matura e poi conoscendo Katherine non sarà niente di esagerato, o troppo folle.



Harry pov's


-ragazzi muovetevi é tardi!- grida Liam sulla aspettando vicino alla porta di casa. Oggi dobbiamo andare a pranzo dai nostri figli e purtroppo siamo già in ritardo di oltre dieci minuti.

Io mi avvicino a lui, mentre Zayn saltella su un piede cercando di infilarsi una scarpa e Louis si mette un paio di pantaloni blu. Aspetta un attimo! Dove é Niall?

Liam ci guarda tutti e tre e ci chiede -Niall?- pure lui ha notato la mancanza del biondo tinto.

Ci guardiamo tutti intorno e all'improvviso vediamo scendere in fretta e furia un Niall senza maglietta e con alcune stampelle piene zeppe di camice. Sembra sull'orlo di una crisi di nervi.-stai bene, amico?- gli chiede Zayn preoccupato.

-si, si, ma non so quale mettermi!- esclama.

Rimango senza parole, a Niall non gli importa mai che cosa indossa, sarebbe capace di andare a un gala con degli shorts strappati.

-Perché ti importa tanto, stiamo andando a mangiare da loro, non al tuo matrimonio?- solo dopo mi accorgo della grande sciocchezza che ho detto, lui non si sposerà mai ...

-allora, cosa metto?- chiede ancora, sembra non aver sentito cosa ho detto, meglio così.

Liam mi sussurra all'orecchio -è agitato, non ci far caso- secondo me è impazzito, non è normale essere agitati per il fatto di andare a pranzo dai propri figli, per di più è la seconda volta per me e lui che mangiamo da loro.

Lascio stare e gli dico di mettere la camicia rossa. Non so ancora se la cosa più assurda è che non sa che camicia mettere, o che vuole indossare una camicia. A lui non piacciono le camice.

Fortunatamente dopo essersi messo la camicia rossa Niall si da una calmata, meno male, perché mi stava cominciando a innervosire. Liam bussa alla porta e ci viene ad aprire una ragazza dai capelli neri e gli occhi azzurri. Se non mi sbaglio si chiama Juliet e fa parte della band del figlio di Niall, Derek. -buongiorno- ci saluta educatamente.

La salutiamo e lei ci fa entrare e si dirigere in un'altra stanza in cui non sono mai stato, la seguiamo come che non vediamo nessun altro. La stanza è bellissima oltre che grandissima, le mura sono bordeaux, i mobili color panna e alle pareti sono appesi alcuni quadri davvero magnifici. In mezzo alla stanza c'é un tavolo lunghissimo, sarà lungo oltre due metri, se non di più.

-bellissima- dico stupefatto.

-wow- esclama Louis.

-fantastica- dice Liam e Niall e Zayn annuiscono d'accordo.


Jennifer pov’s


Dovrei scendere giù, perché mio padre e gli altri sono arrivati, ma continuo a cercare il mio telefono. É circa una settimana che non lo trovo più. L'unica cosa che mi solleva é che é un modello di quest'epoca, almeno se qualcuno l'ha trovato non si farà strane domande, dall'altro canto ci sono salvati molti numeri di gente del futuro. Se qualcuno chiama una persona del futuro ... sarà un disastro.

Mi passo una mano fra i capelli corvini, devo sicuramente ritrovarlo!



Un viaggio che ti cambia la vita //One DirectionWhere stories live. Discover now