10) Collaborare

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Nel vecchio mondo tutto era diverso. Per certi versi era più semplice, per altri più complicato.
Tre anni fa non ci si poneva nemmeno il dubbio se fidarsi o meno di qualcuno, perchè era qualcosa di istintivo, che ti veniva da dentro, e in realtà non ci si dava davvero molto peso dato che non si trattava di questioni di vita o di morte.

Ora invece, nel bel mezzo dell'apocalisse, era fondamentale scegliere con cura minuziosa di chi fidarsi perchè anche un piccolo errore di valutazione avrebbe potuto portarti dritto verso la dannazione eterna e al cannibalismo.

Loro non si erano fidati abbastanza di me e ora... Era colpa mia se erano ridotti così. Era colpa mia se Cassandra e Charlie erano in fin di vita.

Avrei dovuto essere più convincente riguardo alla pericolosità della tempesta. Io sapevo che non bisognava sottovalutare quel cielo incazzato. Avrei dovuto spiegarmi meglio invece che dare di matto e scappare via in mezzo ai campi. Avrei potuto fare qualcosa per fermarli.
Era colpa mia se quel gruppo stravagante che mi aveva accolta tre giorni prima era a pezzi.

Uscii dalla casa correndo e mi avvicinai alla calca di persona raccolta attorno a dei corpi stesi a terra. Alcune teste si girarono verso di me, tra cui quella preoccupata di Mack, e poi ritornarono a fissare i feriti.

Istintivamente cercai Murphy con lo sguardo e mi accorsi che anche lui stava guardando me.
"Vicky!" Esclamò lui venendomi incontro. Con estremo piacere vidi che era molto più pulito di come lo ricordavo e mi sembrava addirittura ringiovanito di un paio d'anni. Doveva aver approfittato della pioggia come avevamo fatto io e Mack... Oddio! Io e Mack avevamo fatto anche altro!

Non potevo pensarci in quel momento. Proprio non potevo!

Corsi verso Murphy e lo abbracciai come se fosse stato per me la persona più importante al mondo e mi sentii rassicurata dalla sua presenza e felice di vederlo.

"Grazie al cielo stai bene! Non me lo sarei potuto perdonare se ti fosse successo qualcosa!" Dissi io sciogliendo l'abbraccio che lui aveva contraccambiato più che volentieri.

"Bellezza, è proprio grazie al cielo se quegli idioti sono feriti! Avrei dovuto seguirti quando sei scesa dall'auto. Sarai anche più giovani di tutti, ma sei la più intelligente. Piccola, d'ora in poi sarò la tua ombra!" Mi fece l'occhiolino e io gli sorrisi arrossendo.

Murphy era l'unica possibilità che l'umanità aveva di ritornare alla normalità e in quel momento lui significava tutto per me, perché non volevo che il mondo continuasse ad essere un posto così selvaggio. Il mondo prima dell'epidemia di Virus Z non era perfetto, ma aveva certe istituzioni e infrastrutture che rendevano la vita centinaia di volte migliore rispetto a quella che avevamo durante l'apocalisse. Le cose basilari al giorno d'oggi non erano più così scontate e, nonostante fossero passati già tre anni, non riuscivo ancora ad abituarmi al fatto che non avevo una casa fissa, che non potevo farmi una doccia quando mi andava, che non potevo andare al supermercato a comprare qualcosa se avevo fame, che non potevo più ascoltare la musica come una volta,... c'erano tante cose che erano cambiate. C'erano tante cose a cui pensavo di essermi abituata mentre stavo con Dane, ma da quando ero rimasta sola avevo capito che era lui l'unica cosa di cui avevo bisogno. Da quando lui non c'era, i piccoli piaceri della vita mi mancavano più di quanto io avessi pianificato durante il mio periodo di ossessione per l'apocalisse al liceo.

"Victoria! Murphy! Cazzo, smettetela di flirtare e veniteci a dare una mano con Cassandra e Charlie!"

"No grazie, io passo" si rifiuto lui. "Non ho intenzione di sporcarmi le mani e i vestiti con il loro sangue! Mi sono appena lavato!"

Watch your back [Z Nation-The Walking Dead] SOSPESA Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt