4°shot

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Un caldo tepore colpì le guance del ragazzo che stava uscendo di casa in fretta e furia, quasi dimenticando il mazzo di fiori gialli che aveva comprato quella mattina proprio per l'occasione di quel pomeriggio. Guardava insistentemente l'orologio da polso maledicendo il pisolino che poco prima lo aveva accolto, donandogli il meritato riposo che tanto cercava da qualche giorno.

Una folle corsa lo contraddistingueva dalle persone che popolavano le strade quel pomeriggio di primavera: " Permesso" "Mi scusi" queste erano le uniche parole che riusciva a pronunciare mentre cercava di sviare la folla di gente che gli si parava davanti: " ma tutti ora dovevate uscire di casa?" sbottò subito dopo essere stato colpito dalla borsetta di una signora che non ne voleva sapere di lasciarlo passare.

Mentre attendeva che il semaforo diventasse verde, il telefono iniziò a squillare rompendo l'aria gremita di chiacchiericci con le note della sua suoneria. Hoseok prese il telefono dalla tasca posteriore dei pantaloni e un grande sorriso si palesò sul suo sguardo preoccupato: " Pronto T/N dove sei?" chiese cercando di non far notare il suo respiro affannoso: " Hobi sto prendendo il secondo treno ora. Te sei ancora a casa di amici?" domandò la voce femminile dall'altra parte della cornetta, facendo ricordare al ragazzo la scusa che le aveva raccontato per non farle scoprire la sua sorpresa: " Ehm... si stiamo andando a prendere un gelato: sai una piccola pausa prima di ritornare sui libri" affermò lui cercando il più possibile di giustificare il frastuono che poteva sentire in sotto fondo la ragazza: " ah ho capito" rispose lei con un tono di voce leggermente triste: " Quindi ci vediamo domani giusto?" domandò lei con speranza: nel frattempo il semaforo era diventato verde e il povero Hobi si vide costretto a camminare a passo svelto per non far notare l'affanno che la corsa poteva creare alla sua voce: " Certo che ci vediamo domani T/N, in fondo una promessa è una promessa" rispose una volta raggiunto il marciapiede dall'altra parte della strada: " Ottimo. Ora devo andare, ti aggiorno durante il viaggio della mia posizione: passo e chiudo" concluse lei ricevendo un semplice "Passo e chiudo" da Hoseok che chiuse velocemente la chiamata riponendo accuratamente il telefono in tasca: " Che la corsa continui" si incoraggiò il ragazzo riprendendo il cammino.

Mancavano ancora quattro isolati per giungere alla stazione e sperava vivamente che il treno rallentasse così da dargli la possibilità di arrivare alcuni minuti prima di lui; ogni tanto osservava il mazzo di girasoli che teneva in mano e, con la mano libera, puliva leggermente i petali che si coloravano di grigio a causa dello smog della città: " Dovete essere perfetti" ripeteva ogni volta che compiva il gesto sorridendo leggermente tra lui sentendosi stupido a parlare con dei fiori.

Il treno di T/N sarebbe arrivato per le quattro e il mondo crollò addosso al ragazzo non appena notò che il tempo era contro di lui: " merda" imprecò a denti stretti, quando per l'ennesima volta si vide costretto ad attendere minuti preziosi davanti le strisce pedonali bloccate dal semaforo rosso: " Ho meno di mezz'ora per arrivare in stazione, ti prego diventa verde" ripeteva mentre schiacciava a ripetizione il pulsante del semaforo pregando cambiasse colore il più in fretta possibile: " Sia ringraziato Buddha" gridò alzando appena la testa al cielo, non appena riuscì a schizzare via da quel posto.

Seven ShotWhere stories live. Discover now