2° shot

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I raggi di sole pomeridiano filtravano tra le finestre schermate delle tende bianche della biblioteca, illuminando soavemente le stanze piene di libri dell'edificio; un lungo tavolo era posto al centro della stanza principale dove vari studenti si dedicavano allo studio o alla semplice e tranquilla lettura di un buon libro, quando Namjoon fece il suo ingresso.

Ogni giorno, dopo aver concluso il suo lavoro part-time, andava a rifugiarsi in biblioteca: sentire l'odore dei libri, lo spessore della vecchia carta sotto le dita, camminare tra gli scaffali e scorrere con la mano le copertine, era una delle cose che più amava fare appena aveva un attimo di pausa. La tranquillità di quel posto e la serenità, che leggere un libro gli trasmetteva, era la cosa migliore per allontanargli ogni dubbio o pensiero che lo tormentavano: l'unica cosa che riusciva a calmarlo era immergersi in un una nova storia leggendo le righe di quei libri ingialliti.

Quel giorno Namjoon, con suo dispiacere, notò che il suo solito posto vicino alla finestra era stato occupato così, sbuffando leggermente, si avvicinò al bancone della bibliotecaria cercando consiglio su quale libro potesse iniziare questa volta: " Ancora qua Namjoon?" chiese la donna sorridendo al ragazzo che, timidamente, si grattò il retro della nuca sorridendo alla donna mostrandole le due fossette che si palesarono accanto ai lati della sua bocca: " Come sempre. Cosa mi consiglia oggi?" domandò lui appoggiando le mani al bancone, sporgendosi leggermente avanti per osservare i libri nascosti sotto lo stesso.

La donna, senza esitare, estrasse un libro dalla copertina rossa e lo avvicinò al volto del giovane: "Divertiti" concluse lei, liquidandolo muovendo leggermente la mano: " Grazie" affermò lui, facendo un leggero inchino allontanandosi dalla scrivania.

Mentre andava alla ricerca di un posto per stare tranquillo, notò come il suo vecchio e fidato angolo, fosse ormai libero e pronto per essere occupato: avvicinò la poltroncina nera alla finestra così da potersi beare di tutti i raggi del sole possibili in modo da poter conciliare al meglio la nuova lettura.

*

" Scusa, ma li c'ero seduta io" una voce squillante ridestò Namjoon dalla sua interessante lettura, costringendolo ad alzare gli occhi dalle pagine giallastre: "Come?" chiese il ragazzo incredulo : " Ho detto che in questo posto ero seduta io poco fa. Mi sono appena alzata per andare in bagno e te già me lo freghi?" proseguì la ragazza dai capelli marroni indicando il bagno con la mano: "Finalmente ero riuscita a trovare il posto perfetto per leggere in tranquillità senza che qualche bambino mi corresse tra le gambe" concluse lei sbuffando leggermente, abbassando il braccio sbattendolo contro il fianco.

Namjoon non sapeva come comportarsi: era stato preso alla sprovvista e sentiva che doveva fare il galantuomo per una volta: "Se vuoi sederti ti lascio il posto" balbettò lui alzandosi dalla poltroncina lasciando il posto alla ragazza: " Oh, grazie" ringraziò lei sorpresa dalla reazione del ragazzo.

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