Capitolo 14

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So benissimo che sono presenti degli errori grammaticali e non, verrà tutto corretto al termine del libro...Buona lettura!

Bella's POV

Dopo la giornata passata all'Empire State Building non ho più visto Alex.

Sono passate cinque settimana da quel giorno.

Non so cosa fare ne cosa pensare. Nessuno mi dice niente ogni qualvolta che provo a chiedere di lui.

Vorrei almeno sapere se sta bene.

A me basta che lui sia felice e lo sarei anche io.

Chiudo il computer e i numerosi libri che sono sparsi a terra.

Tra un paio di giorni ho un esame importante e questa volta voglio dare il meglio di me ed eccellere.

Mi sollevo da vicino la finestra, dove mi ero seduta per ascoltare il rumore della pioggia.

Già, oggi è uno di quei giorni grigi nonostante l'estate sia praticamente alle porte.

Grigi come il mio umore ultimamente.

Scendo al piano di sotto per mettere qualcosa sotto i denti e mentre mi preparo un panino un messaggio di Virginia mi avverte che di li a poco sarebbe passata da me per parlarmi.

E' da un po che non parliamo, in mensa non si ferma quasi mai, le nostre lezioni sono diverse quindi non ci incontriamo quasi mai e c'è qualcosa che la turba.

Quelle poche volte che l'ho vista di sfuggita mi è sembrato che qualcosa non andasse per il verso giusto, perciò mi va più che bene che passi da casa mia per parlare.

Sento il campanello suonare, lascio tutto sul tavolo e vado ad aprire.

<<Ehii, Vi!>> la saluto con un caloroso abbraccio

<<Vieni...entra>> ho notato che ha uno sguardo triste ma continua sorridere per non farmi preoccupare anche se oramai la conosco abbastanza bene da vedere che sta mentendo, a se stessa prima di tutto.

<<Allora cosa mi racconti?>> chiedo cercando di farmi dire qualcosa.

<<Credo che sia tu quella con una vita più interessante, quindi tocca a te parlare>> esclama ridendo.

<<Va bene. Tempo fa l'ho visto avvinghiato a una ragazza, in mensa, ci siamo guardati per un attimo poi me ne sono andata. Da quel momento non ci siamo più parlati e neanche visti se vogliamo dirla tutta. Sono cinque settimane che sembra sparito nel nulla e nessuno mi dice niente. Il fatto è che dopo che ci siamo baciati davanti al tramonto, dopo che abbiamo girato New York mano nella mano, dopo che l'ho fatto scappare da una finestra per evitare brutti incontri con i miei genitori con la promessa di rivederci il giorno dopo mi sento un po presa in giro...>> cerco di trattenere le lacrime anche se so perfettamente che non ce ne sarebbe alcun bisogno <<insomma non mi aspettavo tutto questo in così poco tempo e io non sono abituata a baciare qualcuno che poi trovo con un'altra...La verità è che sento il legame che ci unisce, un po come due calamite e non riesco a credere di essermi illusa così.>>

<<Bella ascolta, pensa alle perle>>

Adesso cosa centrano le perle??

<<Non sono bellissime??>> chiede

<<Emh..si sono molto belle ma dove vuoi arrivare?>> dico un po stranita da questa sua esclamazione.

<<Sapevi che le perle nascono proprio dal dolore? Proprio così, quando un'ostrica viene ferita, anche da un piccolo granello di sabbia che entra al suo interno, ricopre con diversi strati di madreperla ciò che l'ha danneggiata. E come risultato si ha una bellissima perla. Questo per dirti che ogni ferita, ogni colpo che incassi devi semplicemente rivestirli con tanto amore e fare di quelle ferite le tue perle. Tu ami quel ragazzo ti si legge negli occhi ma in amore ci sono dei sacrifici da fare, non è tutto così semplice come sembra forse vuole solo prendersi del tempo per capire se lui è disposto a compiere quei sacrifici. E se così non fosse Bella non è colpa di nessuno, si va avanti ognuno per la propria strada>>

A un millimetro di cuore #wattys2018Where stories live. Discover now