Capitolo 11

41 11 10
                                    

So benissimo che sono presenti degli errori grammaticali e non, verrà tutto corretto al termine del libro...Buona lettura!

Bella's POV

Dolori lungo la schiena sono il mio risveglio di oggi.

Dopo aver ascoltato parte della conversazione tra mia madre, mio padre e mio fratello, sono corsa in camera crollando a terra in un pianto quasi isterico, un po per rabbia un po per delusione.

Sono rimasta lì, proprio dietro la porta, costretta a fingere di stare male per non farmi vedere in quello stato, con le gambe abbracciate dalle mie braccia e il cuore amareggiato, ridotto a brandelli.

Osservo fuori dalla mia finestra e ovviamente come se fossi in simbiosi con questo cielo, un forte temporale si abbatte su di noi.

Rivoli di pioggia scorrono veloci sul vetro della mia finestra e posso dire che a volte sono gelosa della pioggia, gelosa di quelle gocce che cadono senza destinazione e senza sapere quale destino questa vita gli riserva.

Scosto la tenda di lato e noto un uomo sulla cinquantina, capelli brizzolati, occhiali scuri calcati in testa, vestito di tutto punto; schizzare via a bordo di una Bmw nera opaca.

Non conosco l'uomo, non so chi sia ne cosa ci faccia qui a casa nostra così presto.

E' quasi l'alba, il sole comincia a sorgere e io decido di andare a fare un bel bagno caldo prima di sgattaiolare via senza farmi vedere.

Non ho nessuna voglia di incontrare i loro volti pronti a mentirmi convinti che io sia all'oscuro di tutto.

*****

Prendo lo zaino e sgattaiolo fuori mentre gli altri fanno colazione.

Christian si starà già chiedendo perchè non ho aspettato per uscire di casa insieme ma non riuscivo a stare un minuto di più in quella casa.

Con lo sguardo basso scendo l'ultimo gradino e di colpo mi ritrovo a toccare con mano qualcosa di soffice ma al contempo molto definito.

<<Finito di toccarmi??>> una voce bassa e roca, che riconoscerei fra mille mi parla.

Alzo lo sguardo e sento le guance andare a fuoco dalla vergogna, stavo toccando il petto di Alex.

Ma che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?

<<Scusami..>> dico a bassa voce, trovando a un tratto interessanti le mie vecchie Stan Smith.

<<Per cosa? Per essere scappata da me o per aver toccato il mio muscoloso petto?>> la sua voce e la sua espressione diventano per un attimo seria per poi essere stroncate da una lieve risata dalla sua battuta sui suoi muscoli.

<<P-per entrambe.. si.. per entrambe le cose>>

<<Eh va bene ma->>

<<Aspetta tu cosa ci fai qui a quest'ora del mattino?>> lo interrompo prontamente.

<<Tuo fratello mi ha chiesto di venirvi a prendervi>>

<<E perchè?>>

<<Tuo fratello ha la macchina rotta. Finito con le domande?>>

E ora che faccio? Non posso andare a scuola con loro, non ho nessuna voglia di vedere mio fratello.

<<Che succede?>>

Esito un attimo prima di parlare, mi mordo le labbra ansiosamente, non sono così sicura di potermi fidare.

<<I-io...ecco...non posso venire a scuola con voi. Non voglio vedere mio fratello e se tu ora faresti finta di non avermi visto mi salveresti la vita>> sputo in una marea di parole.

A un millimetro di cuore #wattys2018Where stories live. Discover now