47. Spiagge spagnole & Ultima cena

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Dal momento che anche per noi è arrivato il tempo di tornare in patria, abbiamo deciso -o meglio dire ho deciso dato che per Harry avremmo dovuto passare la giornata in albergo- di passare l'intera giornata sulla magnifica spiaggia di San Sébastian. Infatti, mentre io prendo il sole con Isabél e Luna, Harry gioca a pallavolo con Miguel e Andres. Sono due coppie conosciute stamattina sulla spiaggia, appena arrivati, e abbiamo anche scoperto che tutte e quattro sono inglesi quindi non abbiamo avuto molti problemi nel comunicare.

«Allora, come vi siete conosciuti?» domanda Luna guardandomi.

Sospiro sorridendo, mentre guardo il ragazzo dare la battuta e osservo i guizzi dei suoi muscoli. E pensare che quelle braccia mi tenevano inchiodata al muro solamente tre ore fa.

«Ci siamo conosciuti al Brooklyn Bridge Park» sorrido guardandola. «Praticamente mi ha spoilerato la fine di un libro, importunandomi» rido leggermente al ricordo mentre torno con lo sguardo sul ragazzo che adesso sta passando una mano tra i capelli per poi sistemare lo snapback al contrario. «Mi ha offerto un caffè per farsi perdonare. Tutto è iniziato da lì»

Luna caccia un urletto di gioia, facendo ridere anche Isabél. «Che cosa carina» dice quest'ultima. «Io ho conosciuto Miguel dandogli una testata» dice facendomi ridere. «Non l'ho visto arrivare e lui non ha visto arrivare me...e boom!» dice scrollando le spalle, con un sorriso sulle labbra.


«Di che parlate?»

Guardo Andres, sorridendo, mentre Luna gli chiede qualcosa che non riesco a sentire per via della mia testa bloccata su altro: Harry, che ha fatto un tuffo, sta camminando sulla spiaggia verso di me scuotendo i capelli. Afferra poi il cappello e gli occhiali e si avvicina sorridendo.

«Giocate con noi?» chiede mentre scuote di nuovo i capelli facendoli sgocciolare sulla mia pelle asciutta. Lo guardo borbottando un "cretino" mentre lui ride e mi afferra una caviglia.

«Harry dai» rido provando a spingerlo con l'altro piede libero. Provo ad alzarmi, fallendo miseramente ma ridendo. «Vengo a giocare solo se mi lasci andare»

Harry subito lascia la mia caviglia, così mi alzo e lego i capelli in una coda. Dovrei tagliarli, ma mi duole il cuore al solo pensiero. Sospiro guardando le ragazze e allargando le braccia. «Andiamo dai, altrimenti non ce li scolliamo più da dosso»

Le ragazze ridono alzandosi, legando i loro capelli castani in una coda. «Facciamo maschi contro femmine?» chiede Isabél guardando il proprio ragazzo.

I ragazzi si guardano: Miguel scrolla le spalle, Andres sorride guardando Luna ed Harry osserva me pensieroso.


«Che c'è, avete paura di perdere?» domando incrociando le braccia contro il mio petto coperto da un bikini fucsia. «Ci andremo piano, promesso»

«Non sei spiritosa» sbotta Miguel, mentre Harry sorride provocatorio e lecca le labbra.

«Ci stiamo» annuncia dopo, battendo le mani e indicando il piccolo campo da beach volley ancora libero.


«Bene» dico iniziando a camminare con le ragazze accanto. «Vi faremo mangiare la sabbia»

«Puoi dirlo ben forte!» esclamano Isabél e Luna ridendo.



*


«Battuta!» urlo lanciando la palla sopra la mia testa, per poi fare un piccolo salto e colpirla con il palmo.

Poetry. » Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora