Capitolo 8

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Faceva caldo, il sole splendeva come non mai. Era mezzogiorno, e lo stregone era tranquillamente seduto in un tavolo all'aperto di una pizzeria. A Roma. Già, Magnus Bane, il sommo stregone di Brooklyn, aveva deciso di trasferirsi. E l'Italia... beh, aveva sempre voluto viverci. E aveva deciso di iniziare proprio con la capitale.

Peccato davvero che facesse così caldo. Per quale motivo aveva deciso di trasferirsi ad agosto? Non sarebbe stato meglio dicembre?

Però in fondo non se ne pentiva. Aveva bisogno di cambiare aria. New York ormai sapeva troppo di lui. Ogni cosa glielo ricordava. Non sarebbe mai riuscito a riprendere a vivere lì.

Per quanto facesse male ammetterlo, aveva bisogno di cambiare aria. E di ricominciare. Era sicuro che Alec sarebbe stato d'accordo.

Ecco, la pizza era stata portata al tavolo. Mentre addentava la prima fetta, notò il cameriere fargli l'occhiolino da lontano. Sorrise leggermente, compiaciuto di avere ancora quell'effetto sugli uomini. E anche sulle donne, ovviamente.

Erano passati più di cinque anni dalla morte di Alexander e lui non aveva più avuto una relazione. E non si sentiva ancora pronto. Forse più avanti... ma ora, ora no.

Sospirò leggermente, distogliendo gli occhi dal cameriere dai capelli blu. Non gli interessava, per quanto carino fosse. Mentre continuava a mangiare, tra un morso e l'altro, tirò fuori dal suo zainouna busta bianca.

"Per quando deciderai di trasferirti", c'era scritto.

La aprì, attento a non sporcarne il contenuto con le mani. Forse sarebbe stato meglio leggerla in un altro momento, non a tavola... ma in fondo, aveva importanza? Era da giorni che se la portava dietro e sentiva che quello era il momento giusto. Perché no?

"Magnus,
Ciao. Hai deciso di lasciare New York, eh? Mi chiedo se sia a causa di un nuovo lavoro o per semplicemente andare avanti. Spero sia la seconda opzione. Non perché io voglia essere dimenticato, ma perché voglio che tu stia bene. E una nuova città, un nuovo stato, forse addirittura un nuovo continente, ti faranno bene. Ma non dimenticarti dei tuoi amici, mi raccomando. Ci tengono a te, non tagliare del tutto i contatti.

Ma allo stesso tempo non avere paura di conoscere gente nuova. Ovunque sarai, le persone ti adoreranno. Lo sai, no? Vivi, vivi, vivi. Non fermarti mai.

Chissà, magari sei già lì, nella tua nuova casa. Sarà un appartamento o una villetta? O magari una casa-barca su qualche fiume sperduto? Me la immagino piena di colori, di strani profumi, di poltrone di dubbio gusto. Senza offesa.

Sai, per quanto mi faccia male, spero tu possa trovare qualcun altro. Come compagno intendo. O compagna. Sì, lo sto dicendo davvero. E sono geloso anche solo all'idea, ma è quello che devi fare. Non puoi rimanere sempre solo a piangere sul ricordo di una persona che non c'è più.

Perciò sì, se lo o la trovi interessante, affascinante di bell'aspetto... allora dovresti farti avanti. Se credi che possa piacerti, ovviamente. Non ti trasformare in uno zitello, mi raccomando. Non è nel tuo carattere.

Sai, Magnus, spero che tu stia bene. Non bene bene, ma bene meglio. E che tu stia davvero lottando con tutte le tue forze per tornare a vivere. Te lo meriti, e so che ce la farai. Sei fortissimo, l'uomo più forte che io abbia mai conosciuto. Ne hai passate tante e ti sei rialzato più splenderete e grandioso di prima. Devi solo farlo un'altra volta. E io sarò qui, in queste lettere, ad appoggiarti e a sorreggerti in ogni passo, anche in quelli più piccoli e insignificanti. Non sei solo, e mai lo sarai. Ricordatelo sempre.

Tuo,
Alexander".

Spazio me
Buonasera a tutti!
Spero che la storia continui a piacervi.
Volevo soltanto dire che domani parto, e non so quando riuscirò a postare. Con questo intendo che non so quale giorno della settimana, poiché intendo ugualmente aggiornare una volta ogni sette giorni. Spero di riuscire a continuare il venerdì.
Buon weekend a tutti!
~Gy

"Dear Magnus..." |Malec|Where stories live. Discover now