1.

1.4K 44 9
                                    

Tutte le ancelle continuano a stare appiccicate al mio corpo, toccandone ogni parte per far risultare tutto perfetto. 
C'è chi sta ancora cucendo il mio vestito da sposa davanti ai miei occhi ed è l'unica cosa che queste stupide servette sappiamo fare bene. 
Un lungo vestito rosso decora tutta la stanza, gli orli sono ricamati con del filo oro, come tutte le decorazioni floreali che si trovano sopra lo strascico. Sulle spalle si trova un leone ricamato, simbolo della mia casata, sempre in oro.
Le maniche cadono morbide sul manichino, delle maniche larghe, da donna matura.
Altre stanno strofinando la mia pelle con una spugna, mentre io mi trovo dentro ad una vasca piena di oli aromatizzati agli agrumi e sali da bagno.
L'acqua si sta raffreddando e le ancelle mi aiutano ad alzarmi, per poi farmi uscire e posare i miei piedi sul pavimento.
Con una stoffa, strofinano tutto il mio corpo, aiutandomi ad asciugarmi.
Mentre mi avvicino al mio vestito, delle ancelle mi seguono e, dopo aver aspettato che tutti i dettagli fossero finalmente conclusi, mi aiutano ad indossarlo stringendo il corpetto.
Mi specchio e mi calza a pennello. Quell'oro in campo rosso porpora, colori della mia casata, fanno risaltare i miei capelli biondi e l'iride verde smeraldo dei miei occhi. Mi sento una vera leonessa vestita in questo modo e tutti, guardandomi, riconosceranno che sono una Lannister.
Delle ancelle portano via la vasca, facendo gocciolare un po' d'acqua sul pavimento che, subito, altre ancelle asciugano, mentre altre mi fanno sedere su una delle sedie di legno che si trovano nella mia stanza e mi acconciano i capelli, legandoli in delle trecce e sistemandole sopra la testa, lasciando due ciocche boccolate sulle spalle.
E' tutto perfetto, mi sento una regina ed è l'unica cosa che desidero da questo matrimonio.
Jaime Lannister, mio fratello gemello, apre la porta della mia stanza, facendo sussultare tutte le mie luride servette per la sua bellezza. Tutte, però, accorgendosi del mio ringhio verso di loro, si affrettano a lasciare la stanza, lasciandoci da soli.
"Non dovresti essere qui" gli dico mentre continuo ad ammirare il mio riflesso sullo specchio.
"Perché? Per caso io sono lo sposo che porta sfortuna se vede il vestito della sua amata prima delle nozze? Che se la prendano gli Dei, la sfortuna! L'unica sfortuna è che sto indossando un'armatura, un mantello bianco ed una spada sul fianco perché devo scortare mia sorella, nonché futura regina, invece di stare sull'altare ad aspettarti."
Rimango muta per quelle parole. Odio sentirmi impotente davanti alle sue parole, ma succede sempre.
Mi afferra per i fianchi, da dietro, lasciando qualche delicato bacio sul collo, provocandomi un leggero solletico che percorre lentamente la mia spina dorsale, dopo aver scansato i miei capelli dalle spalle.
Io lo respingo, non con tanta facilità.
"No... No, Jaime. Non qui. Non ora."
Lui annuisce e poi, dopo essersi inchinato, si dilegua, facendomi capire che è abbastanza ferito per la situazione.
Prendo un boccale di vino e verso un po' del contenuto in una coppa, per poi farlo scendere in gola con un solo sorso. "Il miglior modo per iniziare una brutta giornata" penso mentre guardo da fuori tutti i soldati, cavalieri e lord muoversi a cavallo verso il tempio.
La casa su ruote mi porta a destinazione e mio fratello mi scorta fino all'entrata, stringendo il mio braccio dolcemente.
"Auguri, sorellina" mi annuncia lasciandomi da sola, con un bacio sulla fronte, a percorrere la navata centrale del tempio per arrivare dal mio futuro marito.
Rhaegar Targaryen, primo del suo nome, si erge in piedi davanti a tutti i sudditi, indossando un vestito sul viola con dei ricami in oro, facendolo abbinare al colore della sua iride viola scuro.
I suoi capelli argentati cadono fin sopra le spalle e i primi due lembi sono legati dietro la testa con due trecce. 
Il suo fianco è padroneggiato da una spada lunga, dentro ad una custodia bianca decorata da motivi floreali dorati.
Rhaegar è sempre stato così attraente, anche da bambino. Io ed Elia continuavamo a discutere su chi delle due si sarebbe sposata il principe, ebbene, ho vinto io, ma gli Dei mi hanno riservato un destino atroce: quello di non amarlo.
Cammino tenendo il mento alzato, mentre lascio che tutti gli inviati mi guardino.
Arrivo sull'altare e Rhaegar posa un bacio delicato sulla mia mano, dopo avergliela protratta davanti al viso, inchinandosi.
La cerimonia ha inizio e Jaime, con il suo mantello bianco sulle spalle, mi guarda in lontananza dal lato destro del tempio, dietro al Guerriero, suo protettore.
Cerco di non guardarlo e di concentrarmi sul filo porpora che sta legando il sacerdote tra la mia e la mano del re. Subito dopo avviene lo scambio dei mantelli con sopra ricamato lo stemma delle nostre casate.
Una cerimonia fantastica, se non fosse per lo sposo sbagliato. 

Dopo aver atteso la fine di tutta la cerimonia, ci attende il banchetto e, come da tradizione, Rhaegar monta su un purosangue bianco e poi fanno salire anche me dietro di lui, costringendomi ad afferrare i suoi fianchi per evitare di cadere.
Il banchetto ci sta aspettando e in vista, ci sono più di settanta portate, tra le quali, alcune provenienti da ogni angolo dei Sette Regni.
La prima portata è servita in tavola ed io e il re, sediamo su due troni uno affianco all'altro, a capotavola, dove ci è permesso guardare tutti gli invitati dall'alto, veniamo serviti per ultimi.
Poco sotto il mio trono, ma comunque seduto ad un posto alto rispetto a tutti i sudditi, si trova mio fratello e ad affiancare il trono di mio marito, c'è mio padre, Twyn Lannister, in mancanza del suo, assente a causa della mancanza della testa, grazie a mio fratello che si è guadagnato anche il titolo di "Sterminatore di re". E' con questo nomignolo che riesce a farsi strada tra tutte le persone, senza farsi neanche sfiorare.
Bevo l'ennesima coppa di vino sperando che quel sapore dolce che viene dal sud mi faccia ridere un po' di più.   

La sposa sbagliata. #Wattys2019Where stories live. Discover now