VI. SCENA PRIMA

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«M non sai perché Max mi ha fatto una carognata simile?» Chiedo alla mia amica con un magone in gola e un nodo alla bocca dello stomaco che a cena mi sono rifiutata di mangiare.

«Secondo me saresti dovuta stare al gioco e basta.» Fisso la mia figura sconcertata allo specchio.

«Ma che dici??»

«Dai non è successo niente di male.»

«Infatti Massimo per te che sei ottuso fare scherzi del genere alla tua migliore amica è il gioco ideale.»

Non ho parole. Mi sento ancora più cretina adesso. Si diverte! Si diverte e continua a farmi innervosire. Chiudo il telefono ma prima di riuscire a lanciarlo sul letto ricevo una chiamata da Michela. Spero sia davvero lei dall'altra parte quando rispondo.

«Cate scusami ma Max mi ha preso il telefono e non me n'ero accorta.»

«Non fa niente basta che gli ribadisci che con me ha chiuso, tanto non gli servo più. Andasse a trovare qualcun'altra per i suoi giochetti stupidi.»


Ho una rabbia dentro, non capisco che gli ho fatto a Max, cioè Massimo, o forse la sto prendendo troppo male, è possibile? Non lo so, non ci capisco niente. Mi sento improvvisamente incapace di comprendere e molto brava a farmi prendere in giro. Non avrei manco mai pensato di trovarmi in questa situazione, assurda per altro, ripeto, me la starò prendendo per niente? Ho bisogno di una giornata al mare o anche una serata va bene uguale basta che l'aria non sia di questa città che per quanto bella questi giorni non è altro che soffocante, snervante, ho voglia di andare via, senza dire niente a nessuno o magari avverto solo chi merita di volermi sempre bene.

Mano è il primo che mi viene in mente, lo chiamo, così gli chiedo quando è libero per andare al Mini Mics, lo stabilimento dove andiamo l'estate a passare le domeniche oppure le serate a ballare, con i migliori dj e la miglior compagnia di sempre, a volte s'incontrano pure cantanti famosi quindi è un piacere andarci.

Massimiliano, detto Mano per far prima, mi dice che domani è libero la sera che devo dire è perfetto così ballando ballando colgo l'occasione di bere e di non pensare troppo anche se l'ultima volta che l'ho fatto è successo... quello che è successo. Basta non ci devo pensare, santa miseria!

Ricordati di guardare il mare - BABIWhere stories live. Discover now