Capitolo 15: Ritual

4.5K 189 58
                                    

Uscì dalla Jeep e mi incamminai con Stiles verso l'entrata. Appena entrai gli studenti cominciarono a fissarmi e a sussurrare tra di loro. Una sensazione di forte disagio mi travolse. 

"Stiles, stanno guardando me?" chiesi alzando lo sguardo verso di lui.

"Ignorali" annuì con un cenno del capo continuando a guardare verso il basso, così da non incrociare i loro sguardi.

"Quella è la ragazza a cui è morto il padre"

"Ho sentito che anche la madre è morta"

"Mi spiace per lei"

"Com' è che si chiama?"

"Perché è qui? Dopo quello che è successo ugh io sarei morta"

"Oddio guarda, penso stia per piangere"

Sentire tutti che parlavano di me e di mio padre era davvero difficile. Non volevo piangere davanti a tutti, così cercai di trattenere le lacrime e respingerle.

"Hey, andrà tutto bene. Non ascoltarli ok?" mi sussurrò Stiles. Ma era più facile a dirsi che a farsi considerando che era tutto ciò di cui si stava parlando nei corridoi. 

"Non penso di farcela" dissi per poi correre nel bagno più vicino. Buttai tutte le mie cose per terra, appoggiandomi al lavandino e rimanendo a fissare il mio riflesso allo specchio. I miei occhi erano rossi e contornati da profonde occhiaie. La mia faccia sembrava prosciugata a causa di tutte le lacrime che avevo versato.

Debole. Ecco cos'ero. Ero debole.

Potevo sentire la rabbia ribollire dentro di me. Ero stufa e stanca di piangere ed ero stufa e stanca di sentirmi debole. Volevo solo che tutto se ne andasse, che tutto sparisse. Non volevo più provare tutte quelle emozioni. 

Riuscì finalmente a respirare non appena qualcuno fece il proprio ingresso in bagno. Mi strofinai gli occhi e mi sistemai il trucco.

Presi tutte le mie cose e uscì dal bagno. Sobbalzai quando vidi Stiles in piedi di fronte alla porta "Va tutto bene?" mi chiese gentilmente.

"Lo chiedi un sacco di volte, sai?" dissi per poi incamminarmi fino a raggiungere il mio armadietto. Lui mi seguì e si appoggiò dall'altro lato in modo da tenermi ancora d'occhio mentre prendevo i miei libri.

"Voglio solo che tu sappia che sono qua per te e che mi importa." chiusi l'armadietto e gli sorrisi.

"Non lo so. Sento troppe cose e non penso che vada tutto bene. Ho perso entrambi i miei genitori nell'arco di un anno e ho solo 16 anni."

***

Finalmente anche quella giornata di scuola finì. Camminai velocemente verso la sua classe. Chiusi la porta appena vidi che dentro non c'era nessuno se non lei.

"Brianna mi dispiace molto, ho sentito cosa è successo al telegiornale io-" la interruppi subito.

"Voglio farlo" mi guardò scioccata.

"Sei sicura? Forse dovresti pensarci sopra prima."

"Sono sicura. Hai detto che posso spegnere la mia umanità e tutte queste emozioni che provo. Voglio solo che se ne vadano. Sono stanca di sentirmi debole e voglio potere" rimanemmo entrambe sorprese dalle parole che uscirono dalla mia bocca. Potere. Non ci avevo mai veramente pensato.

"Va bene. Ma mi serve tempo per prepararmi. Se cambi idea non esitare a dirmelo" alzai gli occhi al cielo per poi uscire dalla classe.

Lo avrei fatto. 

New Girl // Stiles Stilinski [1] #Wattys2018Where stories live. Discover now